Contratti pirata nel settore socio sanitario: il punto della Fp Cgil

Riportiamo la posizione della Fp Cgil in merito all’incremento nel settore socio sanitario assistenziale educativo dei contratti pirata, cioè quelli sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative.

 

«Nel settore socio assistenziale privato e nel terzo settore si contano ben 47 contratti nazionali di lavoro, 27 dei quali ‘pirata’, che vanno a incidere su un settore che conta un numero di addetti pari a 1,250 milioni spiega in una nota il sindacato -. Una proliferazione contrattuale fuori controllo, esplosa nel corso degli ultimi 10 anni, e che ha portato i contratti da circa 20 a un totale di 47, la gran parte dei quali cosiddetti ‘pirata’, ovvero sottoscritti da organizzazioni sindacali e datoriali non rappresentative. Per impedire la proliferazione di contratti sottoscritti da organizzazioni non rappresentative serve legare la realizzazione dei progetti del Pnrr collegati al welfare, e quindi l’accesso ai fondi da parte delle imprese, al rispetto dei contratti nazionali firmati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative».

 

A seguire, i dati nel dettaglio relativi al settore socio assistenziale privato, al terzo settore e ai contratti applicati al settore privato, elaborati dalla Fp Cgil.

Settore socio assistenziale privato

Nelle Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e nelle Rsd (Residenze sanitarie per disabili) operano 1.271 imprese, 702 delle quali private e profit, per un totale di 300.000 addetti. A queste corrispondono 7.493 strutture residenziali, 3.228 strutture di tipo semiresidenziale, 4.276 strutture di altro tipo (come centri di salute mentale, consultori, stabilimenti idrotermali).

Con riferimento alle strutture residenziali e semiresidenziali sono stati censiti 312.479 posti, pari a 517 per 100.000 abitanti. Di questi il 70% sono stati dedicati all’assistenza agli anziani, il 12,1% all’assistenza psichiatrica, il 16,9% all’assistenza ai disabili psichici e fisici, 1,0% ai pazienti terminali.

Inoltre vi sono 1.145 strutture riabilitative con 14.456 posti per l’attività di tipo residenziale e 14.035 posti per l’attività di tipo semiresidenziale dove lavorano 47.311 lavoratori.

I dati del terzo settore

Per quanto riguarda il terzo settore, in Italia ci sono oltre 862 mila dipendenti così suddivisi: associazioni (18,9% del totale addetti); cooperative sociali (53% del totale addetti); 8 mila fondazioni (102 mila addetti) e quasi 40mila altre forme giuridiche (con oltre 138 mila addetti).

Si contano, inoltre, 315 strutture sanitarie per circa 70 mila addetti (in crescita del 7,6% negli ultimi cinque anni) gestite dal terzo settore. Il dato disaggregato conta 12 mila medici, 26 mila infermieri e tecnici e 32 mila operatori di supporto (Oss e Osa).

Contratti applicati al settore privato

Negli ultimi dieci anni vi è stata una proliferazione di contratti applicabili al settore, passati da 20 a 47. Di questi ultimi, solo per il personale non medico operante in strutture riabilitative, residenziali e socio-sanitarie di tipo privato, risultano conclusi e attualmente in vigenza oltre 27 CCNL non firmati da organizzazioni maggiormente rappresentative.

Open chat
Hai bisogno di informazioni?
Scan the code
Powered by weopera.it
Ciao
Come posso aiutarti?

Se non hai WhatsApp Web sul tuo PC, puoi scansionare il codice dal tuo Smartphone per metterti in contatto con noi.