La Regione ha raggiunto un accordo con le associazioni degli albergatori e degli agriturismi. Il presidente della Toscana Enrico Rossi aveva anticipato nei giorni scorsi il piano a cui si stava lavorando. L’obbiettivo era trovare oltre duemila posti pronti all’uso per ospitare malati ma anche i professionisti sanitari, per tutelarne i familiari. Sul fronte del contenimento, sarà la Diesse Diagnostica Senese a fornire alla Regione Toscana i test sierologici per la diagnosi del Covid-19. Via libera, infine alla realizzazione dei 280 nuovi posti di terapia intensiva annunciati nei giorni scorsi.
Accordo con albergatori e agriturismi per sistemare oltre 2mila isolati. Tra questi anche medici e infemieri negativi
Entro 24 ore le Asl riceveranno l’elenco delle strutture alberghiere che saranno utilizzabili per ospitare i malati e il personale medico risultati positivi al virus ma asintomatici. Ma anche medici e infermieri negativi, nell’ottica di tutelare i familiari con cui vivono, visto il contatto ripetuto con i malati. Le stesse strutture potranno essere utilizzate per pazienti con che non abbiano necessità di essere ricoverati, appena positivizzati, oppure dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi. Liberando così anche posti in ospedale.
I dettagli dell’accordo e i requisiti delle strutture
L’intesa prevede una tariffa unica per qualsiasi tipo di struttura, frutto di una media delle varie situazioni presenti sul territorio. Spetterà alle Asl mettersi in contatto con gli albergatori disponibili (mentre le aziende ospedaliere si dovranno rapportare con le Asl). Si potranno utilizzare anche strutture non comprese nell’elenco fornito dalla Regione. Naturalmente sono previsti requisiti minimi da garantire, per tutte.
Ogni camera dovrà avere televisore digitale terrestre, wi-fi, riscaldamento, bollitore ed asciugacapelli. E ancora servizio di reception e vigilanza 24 ore su 24 per garantire il passaggio di fornitori e personale sanitario e impedire l’accesso ai non autorizzati. Non si potranno ricevere visite e negli spazi comuni dovranno essere garantite le regole tese ad evitare affollamenti.
Prima della consegna tutti i locali saranno sanificati dalle Asl, così come ogni volta che mutassero gli ospiti. Il prezzo fissato è di 30,90 euro a stanza, Iva esclusa. Saranno le Asl a fornire coperte e lenzuola (cambiate ogni sette giorni) e asciugamani (sostituiti ogni due). Ugualmente sarà la Asl a garantire a proprie spese agli ospiti carta igienica, bagno schiuma e shampoo, colazione, pranzo e cena.
Toscana all’avanguardia dello screening grazie a un’eccellenza senese. A breve i kit sierologici
Sarà la Diesse Diagnostica Senese, azienda toscana leader nella diagnostica, a fornire alla Regione Toscana i test sierologici per la diagnosi del Covid-19. «Anzi, fanno sapere dalla Regione – la svolta a favore di uno screening di massa con questa procedura è avvenuta anche grazie alla presenza in Toscana di una realtà come questa». L’azienda, con 40 anni di esperienza alle spalle (spin off dello storico Istituto Sclavo) lavora in stretta collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma.
La Toscana, comincerà lo screening con le tecnologie già disponibili per proseguire poi con i kit sierologici che a breve l’azienda senese metterà a disposizione. Si partirà con lo screening su medici, infermieri e operatori sanitari e quindi sui 60mila dipendenti della sanità toscana e su quelli della sanità privata. Questa diagnosi non sostituirà ovviamente quella che viene effettuata col tampone.
Via libera alla realizzazione di 280 nuovi posti di terapia intensiva
Deliberata oggi anche la realizzazione delle 280 postazioni aggiuntive di terapia intensiva. Saranno realizzate in 13 presidi ospedalieri: 4 situati nell’area nord ovest, 5 nell’area centrale e 4 nella sud est. Il costo totale dell’intervento è di 16.046.660 euro. La Giunta stanzierà 2.382.660 di euro per la realizzazione di lavori di adeguamento delle strutture; gli altri 13.664.000 euro saranno forniti dal Dipartimento di Protezione Civile per l’acquisto di attrezzature medicali.
«Le Aziende – spiega il presidente Rossi – realizzeranno le nuove postazioni nel più breve tempo possibile. Potranno anche derogare sia dalle normali procedure burocratiche che da queste previsioni di distribuzione dei posti letto, ma per farlo avranno bisogno di una esplicita ordinanza emessa dal presidente della Regione».
Nell’area nord ovest si tratta degli ospedali di Campo di Marte (Lucca) con 72 nuove postazioni, dell’ospedale di Carrara con 24, dell’ex ospedale di Massa con 27 nuovi posti e del Santa Chiara di Pisa con 22. Per l’area centrale l’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze ne avrà 12, quello dell’Annunziata a Bagmo a Ripoli (FI) 6, il Palagi di Firenze 14, il Santo Stefano di Prato e il San Jacopo di Pistoia 6 ciascuno, mentre a Careggi le nuove postazioni di terapia intensiva saranno 34. Nell’area sud est i nuovi posti saranno 8 all’ospedale di Grosseto, 24 in quello di Arezzo e 25 in quello di Siena.
Linee guida per i percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti affetti da COVID-19
Con un’ulteriore ordinanza Rossi ha poi definito le linee guida di indirizzo per il percorso diagnostico-terapeutico in ambito ospedaliero e peri-ospedaliero per i pazienti affetti da COVID-19. In particolare sono state delineate le caratteristiche cliniche e terapeutiche che è necessario attivare, in un crescente livello di intensità di cura, dal momento dell’entrata del paziente in ospedale, sino all’eventuale ricovero in terapia intensiva.
Il documento stabilisce la gestione dei casi COVID-19 cosiddetti paucisintomatici, di quelli con sintomatologia respiratoria impegnativa e di quelli non COVID-19. Vengono indicati nel dettaglio il percorso pre-ricovero (con gli esami effettuati nell’inquadramento iniziale del paziente), la diagnostica effettuata durante il ricovero, la terapia farmacologica prescritta, le fasi relative ai pazienti che escono dall’area critica, i criteri di dimissibilità ed il percorso post ospedaliero.
Le linee guida sono state definite da un’apposita Commissione di esperti e a queste dovranno attenersi le Aziende sanitarie e i diversi soggetti che operano nell’ambito o in raccordo con il Servizio Sanitario Regionale.