Con i suoi 121 casi ogni 100.000 abitanti, Pistoia è il Comune più colpito dal Covid-19 in Toscana. Una media tre volte più alta rispetto a quella regionale, ferma a 46 casi ogni 100.000 abitanti, stando a quanto ha dichiarato ieri il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro Renzo Berti. Ma dall’azienda sanitaria fanno sapere di essere pronti.
«Allo stato attuale – chiariscono dalla Ausl Toscana Centro – l’ospedale San Jacopo è organizzato per affrontare al meglio tutte le necessità richieste dalla popolazione. I professionisti sanitari sono impegnati costantemente per fronteggiare questa situazione di emergenza con grande professionalità e dedizione».
Più posti letto in tutti i presidi ospedalieri
L’azienda sanitaria ha già previsto un incremento di posti letto per pazienti Covid in tutti i presidi ospedalieri per affrontare ulteriori prossimi ricoveri. Per il San Jacopo si tratta di 70 posti letto liberi nell’area degenza e di 15 in terapia intensiva.
Entro questa settimana saranno attivati anche 20 posti letto all’interno dell’Ospedale del Ceppo per le cure intermedie. Qui si potranno gestire i pazienti dimessi dall’ospedale ma ancora positivi e che necessitano quindi di adeguata assistenza per una completa guarigione.
Una piccola parte dei pazienti dimessi nei giorni scorsi dal reparto Covid dell’Ospedale San Jacopo sono stati trasferiti alle cure intermedie del vecchio ospedale di Prato (Misericordia e Dolce). Qui completeranno il periodo di convalescenza.
Stretta collaborazione tra tutti gli ospedali della Ausl Toscana Centro
Questo modello organizzativo è esteso in tutti i territori dell’Ausl Toscana Centro. E’ attiva una stretta collaborazione tra i vari ospedali, compreso Careggi, per una equilibrata distribuzione dei casi più complessi.
Si prevede infatti un’attenta selezione dei pazienti da ricoverare, la gestione dei contagiati nei reparti dedicati ad intensità crescente di cure fino al ricorso della terapia intensiva per una percentuale limitata di ricoverati.
«Secondo le proiezioni epidemiologiche – ricorda l’azienda Sanitaria -, la settimana in corso rappresenta la fase più impegnativa per i nuovi contagi, che l’Azienda saprà però fronteggiare con la questa adeguata organizzazione».