Mentre in Toscana si registra un calo nei contagi giornalieri, la Regione Toscana annuncia che sono in allestimento 230 ‘nuovi’ posti di terapia intensiva. Un passo avanti sul fronte sanitario toscano che si prepara così ad affrontare il possibile picco annunciato per fine mese. «Lo scenario su cui stanno lavorando gli esperti prevede un picco intorno al 28 di questo mese – ha spiegato oggi Enrico Rossi al Tgr Toscana-, un picco che dovrebbe essere retto, un’onda che dovrebbe essere contenuta già con le dotazioni che abbiamo, senza bisogno di posti letto aggiuntivi. Però dobbiamo stare pronti al peggio».
Individuati 230 posti di terapia intensiva: si aggiungono ai 447 già attivi
«Noi vogliamo curare tutti, deve essere la funzione del sistema pubblico. Con la costruzione dei nuovi ospedali avvenuta negli ultimi 15 anni le terapie intensive sono aumentate di un terzo – ha aggiunto Rossi -». Sono 447 i posti letto di terapia intensiva disponibili nella regione: parte di questi verrà utilizzata per curare i malati di coronavirus. «Con la riduzione dell’attività programmata, potremo utilizzarne 200, 220 o qualcosa in più – ha spiegato Rossi –. Inoltre abbiamo in dotazione 300 sale operatorie e anche queste, in parte, possono essere trasformate per la terapia intensiva». Prosegue anche la ricerca di posti aggiuntivi. Ad oggi sono 230 quelli individuati da Rossi: 150 sulla costa, riattivabili in una decina di giorni (tra il vecchio ospedale di Lucca parzialmente in disuso, quello di Massa dismesso, quello di Carrara, e quello del vecchio Santa Chiara di Pisa) a cui si aggiungono i 74 nella Toscana Centrale.
Saranno richiamati anche medici e infermieri in pensione
«Quindi ai 447 posti già attivi di terapia intensiva, che per grande parte saranno usati eventualmente per malati da Covid-19 – ha spiegato Rossi – oltre a circa 200 sale operatorie utilizzabili come terapie intensive, stiamo preparando altri 230 posti circa. Ora cercheremo di richiamare anche i pensionati, medici ma anche infermieri per dotare questi posti di una risorsa umana adeguata». La Regione Toscana si dichiara attiva anche sul fronte dei dispositivi di protezione individuale: «da mercoledì ci stiamo rifornendo di 100mila mascherine al giorno – ha spiegato Rossi – alle quali si aggiungono quelle che arrivano dalla Protezione civile. Non avrei mai pensato di autoprodurre le mascherine, ma così è stato. Ringrazio le aziende, come quelle della moda, che si sono adoperate».
In calo la conta giornaliera dei positivi al Covid-19 in Toscana
Rispetto a domenica, con 151 nuovi tamponi positivi, oggi si attesta a 85 il numero dei nuovi contagi. Un dato isolato ma che fa comunque sperare. In totale, sale dunque a 866 il numero dei contagiati in Toscana dall’inizio dell’emergenza. I casi attualmente positivi e in cura sono però 840. Il dato tiene conto dei 7 pazienti guariti da un punto di vista virale e dunque definitivamente, delle 5 guarigioni cliniche e, purtroppo, dei 14 decessi, quattro in più rispetto a ventiquattro ore prima. Fra loro anche l’ex sindaco di Fivizzano (Ms), Paolo Grassi. Spetterà in ogni caso all’Istituto superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus: si tratta infatti di persone, da 70 a 98 anni, affette da più patologie. Sono invece 8.455 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana, di cui 4.423 cittadini che hanno avuto contatti stretti con casi positivi.
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