Covid-19, Rossi: «in Toscana tampone a tutti i ricoverati». E chi arriva dalle zone rosse «torni a casa»

In Toscana sarà effettuato il tampone a tutti coloro che entreranno in ospedale. Lo ha dichiarato questa mattina, in conferenza stampa, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: l’obbiettivo è evitare che una persona che viene ricoverata in un reparto risulti positiva al Coronavirus e lo infetti.Un provvedimento che aiuterà a creare una sorta di cordone di sicurezza attorno agli ospedali e coadiuverà la corretta gestione da parte di medici e infermieri. Altri due i punti fondamentali: la questione delle tante persone arrivate in Toscana dalle zone rosse e l’attualissimo tema della terapia intensiva.

Chi arriva da zone rosse per vacanza “torni a casa”

Decisa la presa di posizione del presidente della Regione nei confronti di chi arriva in Toscana dalle zone rosse per vacanza o “in fuga”: presa d’assalto l’isola d’Elba, tutta la costa toscana, l’Aretino e l’Abetone. «Chiediamo che tornino a casa loro –  ha detto Rossi – facciano un atto di responsabilità verso la salute collettiva. Anche perché queste persone non hanno qui il medico di famiglia. Non avendo il medico di famiglia queste persone finiscono al Pronto soccorso e mettono ancor più rischio la salute degli altri e una struttura sanitaria fondamentale come l’ospedale. Oggi chiederò al Governo di prendere provvedimenti e trovare gli strumenti per poter far tornare a casa chi è venuto nelle scorse ore in Toscana dalla Lombardia o dalle 14 province facenti parte della ‘zona rossa’, esclusi coloro che sono qui per motivi di lavoro o urgenti, come da decreto». Ha inoltre ribadito che il contenimento è fondamentale.

Terapia intensiva: dal 2005 ad oggi +30% di posti

Nel fare il punto sull’organizzazione del sistema sanitario, Rossi ha precisato che in Toscana, dal 2005 a oggi, i posti letto di terapia intensiva sono aumentati del 30%: da 347 a 447. «Credo che sia un numero molto alto rispetto agli altri che ci sono nel Paese – ha detto -. Nelle terapie intensive prenderemo in carico i pazienti che ne hanno necessità. Oltre a quelle presenti nel pubblico, cercheremo di utilizzare anche le terapie intensive presenti nel privato. Però sarebbe un errore concentrare tutto nelle terapie intensive».

In Toscana tampone a tutti i ricoverati e “reparti bolla”

«Inoltre abbiamo deciso di fare il tampone a tutti coloro che verranno in ospedale, a tutti i ricoverati. Non vogliamo che una persona ricoverata in un reparto qualsiasi lo infetti e ci costringa chiudere tutto il reparto» ha aggiunto Rossi. Chi ha un problema di salute che richiede il ricovero e contemporaneamente risulta positivo al Coronavirus (e non ha necessità della terapia intensiva) sarà ricoverato in appositi “reparti bolla”, asettici, sigillati al Coronavirus. In una ventina di ospedali, già individuati, saranno a disposizione 2.000-3.000 posti letto per adeguare la cura al livello dei bisogni. Ancora, saranno creati degli “alberghi sanitari” per le persone che non possono stare in isolamento a casa, con personale dedicato.

Stretta sui visitatori negli ospedali

Il presidente Rossi ha ricordato anche le altre misure messe in atto o allo studio: «Abbiamo bloccato tutti gli interventi programmati, tranne quelli oncologici o salvavita. E vogliamo dare una stretta anche sui visitatori: entrerà in ospedale solo chi deve fare assistenza, gli altri tornano a casa». A tutti i toscani, Enrico Rossi ha chiesto spirito di solidarietà e disciplina: «Dobbiamo essere tutti consapevoli che il nostro comportamento influenza la nostra salute e quella di tutti».

Medici e pediatri: in arrivo i kit di protezione

Nel frattempo è partita (e si concluderà entro la fine della settimana) la distribuzione dei kit di protezione a medici e pediatri di famiglia e ai medici della guardia medica: mascherine, guanti e protezioni facciali. Con decisione assunta dall’unità di crisi regionale, su mandato del presidente Enrico Rossi, Estar ha provveduto ad acquisire e organizzare la consegna ad ogni medico di medicina generale (2.577), pediatra di famiglia (422) e medico di continuità assistenziale (703) su tutto il territorio toscano di un kit di prodotti di protezione necessari per svolgere la propria attività in questa situazione di emergenza. Il kit è composto da mascherine in TNT (tessuto non tessuto), guanti e protezione facciale per un totale di 3.700 protezioni facciali, 37.000 mascherine e 370.000 guanti. Il materiale sarà consegnato direttamente ai singoli ambulatori dei medici e nel caso di difficoltà nella consegna, in luoghi indicati dalle Aziende sanitarie di competenza dei medici.

In Toscana 43 nuovi casi nelle ultime 24 ore

Sono 43 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Toscana nelle ultime ventiquattro ore. Il monitoraggio è quello di mezzogiorno di oggi, lunedì 9 marzo. I contagiati dall’inizio dell’emergenza salgono dunque in tutta la regione a 208, comprese tre persone clinicamente guarite, un deceduto e un paziente definitivamente guarito. Questa la suddivisione per provincia di segnalazione o ricovero fino ad oggi, che può non coincidere con quella di residenza: 51 a Firenze, 16 a Pistoia e 5 Prato (totale Asl centro: 72); 31 a Lucca, 28 a Massa Carrara, 20 a Pisa, 10 a Livorno (totale Asl Nord-Ovest: 89); 6 a Grosseto, 29 a Siena e 12 ad Arezzo (totale Asl Sud est: 47). Salgono a 2.522 le persone in isolamento a casa in tutta la Toscana, 128 in più rispetto a ieri. Di queste 716 erano le persone prese in carico da numero dedicato e 1.086 da contatti stretti con casi positivi. In totale, dall’inizio dell’emergenza, sono state testate 1711 persone di cui 1432 negative, 208 positive e 71 in corso.

 

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