Quarantena per chi arriva dalle zone rosse, tende per il triage davanti ai carceri, chiusura di cinema, teatri, pub. Sono solo alcune delle misure adottate negli ultimi due giorni dalla Regione Toscana sul fronte dell’emergenza Covid-19. Misure stringenti finalizzate a limitare i contatti: ad oggi l’unico modo per ridurre il più possibile il rischio di contagio. E l’Ospedale San Giovanni di Dio fa sapere che sono sospese accettazione prelievi e prenotazioni al Cup.
Rossi: «Misure severe ma essenziali per contrastare la diffusione del virus»
«Ci siamo subito attivati perché in questa fase è essenziale limitare al massimo le occasioni di contagio e l’unico modo per contrastare la diffusione del virus passa necessariamente per un cambiamento dei comportamenti individuali, che dovranno più di sempre improntarsi ad un senso di responsabilità collettiva – ha spiegato ieri il presidente Rossi in riferimento alle restrizioni attivate a seguito dell’ultimo decreto varato dal Presidente del Consiglio -. Sono misure severe, che incidono sulla vita sociale di tutti e che hanno conseguenze sul piano economico, lavorativo, psicologico di ciascuno. Ci stiamo attrezzando per diffonderne al massimo la conoscenza, perché dal loro rispetto deriva la sicurezza di ciascuno e quindi di tutta la collettività e la necessità, improrogabile, di proteggere le persone più fragili e sostenere il lavoro di quanti sono impegnati, ventiquattro ore su ventiquattro, nella prevenzione, cura dei malati e contenimento dell’emergenza».
Isolamento fiduciario per chi arriva dalle zone rosse
Per chiunque faccia ingresso in Toscana dopo avere soggiornato in zone a rischio epidemiologico è previsto l’obbligo di procedere all’isolamento fiduciario volontario dal giorno dell’ultima esposizione. L’ordinanza, firmata ieri dal presidente Rossi, si rivolge a chi arriva o negli ultimi quattordici giorni è arrivato in Toscana dalla Lombardia e dalle altre quattordici province dichiarate zona rossa: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia.
Chi rientra in questa casistica deve comunicarlo, soprattutto in presenza di sintomi, se residente o domiciliati in Toscana, al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. Altrimenti si può chiamare il numero unico dell’Azienda USL di riferimento: Toscana Centro 055/5454777, Toscana Nord Ovest 050/954444, Toscana Sud Est 800579579.
Le persone in isolamento fiduciario non possono avere contatti con altre persone, hanno il divieto di spostarsio di partecipare a viaggi, hanno l’obbligo di rimanere raggiungibiliper l’attività di sorveglianza, devono evitare contatti strettie dunque indossare una mascherina chirurgica nel caso che vivano assieme ad altre persone. Oltre ad osservare scrupolosamente le ordinarie misure igieniche come il lavaggio frequente delle mani, l’utilizzo di fazzoletti monouso, la pulizia e disinfezione frequente delle superfici ed aerazione degli ambienti.
Recepite le misure del DPCM: stop a eventi, messe, funerali, pub, discoteche, musei
La Regione si è attivata immediatamente per recepire e diffondere al massimo la conoscenza delle disposizioni contenute nel decreto varato ieri dal presidente del consiglio. Oltre a stabilire le nuove “zone rosse” detta, all’articolo 2, le disposizioni valide sul resto del territorio nazionale e quindi anche per la Toscana che introducono alcune novità e ribadiscono o inaspriscono raccomandazioni e divieti già presenti nelle precedenti ordinanze. Ecco nel dettaglio le misure previste:
– Stop a congressi, riunioni, meeting e eventi sociali in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità nonchè ogni altra attività convegnistica o congressuale;
– Sospese, a pena di sanzioni e sospensione dell’attività, manifestazioni, eventi e spettacoli, compresi quelli nei cinema e teatri, le attività di pub e discoteche, scuole di ballo, sale giochi. Chiusi musei e istituti di cultura;
– Bar e ristoranti: lo svolgimento delle attività può avvenire solo con obbligo, a carico dell’esercente, di far rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Per le altre attività commerciali si raccomanda di contingentare gli accessi, sempre nel rispetto della distanza di un metro;
– Sport: eventi e competizioni sportive solo a porte chiuse, compresi gli allenamenti agonistici, ma sotto il controllo di personale medico per verificare il rispetto delle norme per la riduzione del rischio di contagio e il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro;
– Scuola e Università: confermato lo stop a tutti i servizi educativi e le attività didattiche e formative, ferma restando la possibilità di svolgere attività a distanza. Ribadito lo stop ai viaggi e scambi di istruzione, uscite e visite guidate; esclusi dal divieto i corsi di specializzazione e formazione in medicina e i tirocini delle professioni sanitarie.
– Ospedali, Rsa, lungodegenze: vietato agli accompagnatori restare nelle sale di attesa dei pronto soccorso (salvo specifiche indicazioni del personale). L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, Rsa, hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione;
– Lavoro: il lavoro agile può essere applicato dai datori di lavoro per tutta la durata dell’emergenza, anche in assenza degli accordi individuali previsti per legge; qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o ferie.
– Carcere: sabato, sono state montate dalla protezione civile le tende di pretriage davanti ai nove istituti per cui era stata avanzata richiesta da parte del Ministero di Giustizia: Sollicciano e casa circondariale Gozzini a Firenze e i carceri di Prato, Porto Azzurro, San Gimignano, Livorno, Pisa, Massa e Volterra. Serviranno a garantire ambienti dove operare un filtraggio sui nuovi detenuti prima del loro ingresso in carcere. I casi sintomatici saranno posti in isolamento e si raccomanda di valutare la possibilità di misure alternative al carcere. I colloqui visivi avvengono in modalità telefonica o video e solo in casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale ma a distanza di almeno due metri;
– Luoghi di culto, messe, cerimonie, funerali: l’apertura dei luoghi di culto è consentita solo con l’adozione di misure per evitare assembramenti e nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro; sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali;
– Quarantena: divieto assoluto di mobilità dall’abitazione o dimora per le persone in quarantena.
Il bilancio di sabato e domenica
A livello di contagi, sabato in Toscana si sono registrati 34 nuovi casi di Covid-19. A questi si aggiungono i 53 di domenica. Proprio ieri è la notizia del primo morto: un settantanovenne con più patologie a carico e un quadro clinico complesso ricoverato sabato all’ospedale di Pisa e deceduto nella mattinata di domenica. A confermare se la morte vada imputata al virus sarà l’Istituto superiore di sanità. Ma ieri è stata anche la giornata del primo guarito definitivo in Toscana. Si tratta del calciatore di ventitré anni della Pianese, per il quale è stata dichiarata completa guarigione, non solo dal punto di vista clinico (assenza di sintomi) ma anche dal punto di vista virale: negativi tutti e due i tamponi faringei effettuati a distanza di 24h l’uno dall’altro (come previsto dal decreto ministeriale). In totale (dati di domenica 8 marzo, alle ore 17), i contagiati dall’inizio dell’emergenza in Toscana sono 166, comprese tre persone clinicamente guarite, un morto e un paziente definitivamente guarito. Le persone al momento ancora colpite dal virus sono dunque 164. Salgono invece a 2.394 le persone in isolamento a casa in tutta la Toscana.
San Giovanni di Dio, sospese accettazione prelievi e prenotazioni Cup
In linea con le misure di contenimento previste per limitare al massimo gli ingressi nei presidi ospedalieri l’ospedale San Giovanni di Dio di Firenze sospende le attività di prenotazione Cup di primo livello. La sospensione dell’attività è in vigore da oggi e fino a nuove disposizioni. Sospesa anche l’accettazione del punto prelievi dell’ospedale ad eccezione delle richieste con priorità U e B, del monitoraggio del trattamento anticoagulante orale e delle gravidanze a rischio. Per le prenotazioni Cup è possibile anche prenotare on line sul sito dell’Azienda Usl Toscana centro con il Prenotafacile o attraverso il Cup telefonico (055545454). Rimangono a disposizione anche gli sportelli delle farmacie aderenti al servizio Cup e gli sportelli Cup territoriali.