Il 2020 sarà l’Anno Internazionale degli infermieri e delle ostetriche. Ad annunciarlo la 72ª Assemblea Mondiale della Sanità in corso a Ginevra. Per la prima volta nella storia, le nazioni del mondo si uniranno così per celebrare i benefici che l’assistenza infermieristica e ostetrica apportano alla salute della popolazione globale. ‘Gli infermieri e le ostetriche – si legge nella motivazione che ha portato alla scelta – svolgono un ruolo vitale nella fornitura di servizi sanitari. Sono le persone che dedicano la propria vita alla cura di madri e bambini; dare vaccinazioni salvavita e consigli sulla salute; prendersi cura delle persone anziane e in generale soddisfare i bisogni sanitari quotidiani essenziali’.
“Queste due professioni sanitarie – ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – hanno un valore inestimabile per la salute delle persone di tutto il mondo. Senza infermieri e ostetriche, non si raggiungerebbero gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) o la copertura sanitaria universale (UHC). Mentre l’OMS riconosce il loro quotidiano ruolo cruciale, il 2020 sarà dedicato ad evidenziare l’enorme contributo di infermieri e ostetriche alla salute e per garantire l’attenzione nell’affrontare le gravi carenza di organico di queste professioni”.
“Gli oltre 20 milioni di infermieri in tutto il mondo – ha aggiunto la presidente dell’ICN, Annette Kennedy – saranno entusiasti di vedere la loro professione riconosciuta in questo modo. Vorrei congratularmi con il Direttore Generale dell’OMS, per la sua lungimiranza e saggezza nel voler evidenziare il contributo degli infermieri all’assistenza sanitaria e di tutti i paesi membri dell’Assemblea Mondiale della Sanità per aver consentito che l’anno degli Infermieri sia divenuto realtà”.
Secondo i dati Oms gli infermieri e le ostetriche rappresentano quasi il 50% della forza lavoro sanitaria globale. Vi è una carenza globale di operatori sanitari, in particolare infermieri e ostetriche, che rappresentano oltre il 50% dell’attuale carenza di operatori sanitari. Le maggiori carenze di infermieri e ostetriche basate sul fabbisogno sono nel sud-est asiatico e in Africa. Affinché tutti i paesi raggiungano l’obiettivo 3 di sviluppo sostenibile in materia di salute e benessere, l’Oms stima che il mondo avrà bisogno di altri 9 milioni di infermieri e ostetriche entro il 2030.