L’ospedale pediatrico si è dotato di due grandi prefabbricati per ampliare gli ambienti e creare percorsi separati per i pazienti Covid. Tamponi H24
Il Meyer cambia assetto e potenzia le proprie strategie alla vigilia della stagione invernale, che quest’anno si presenta ancora più difficile per l’emergenza Coronavirus. Tra le misure adottate dall’Ospedale pediatrico fiorentino l’allestimento di due grandi prefabbricati per allargare e sdoppiare gli spazi del pronto soccorso, la riorganizzazione di ambienti e percorsi per gestire ancora meglio i percorsi separati dei pazienti con sintomi Covid. Ma anche il potenziamento della capacità di effettuare tamponi. A visitare la nuova struttura, questa mattina, sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore per il diritto alla salute Simone Bezzini e il rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei.
Giani: “La possibilità di effettuare tamponi anche in orario notturno contribuisce a rafforzare la campagna di tracciabilità”
“Il progetto del Meyer contribuisce a rendere sempre più efficaci e sicuri i percorsi di accesso al pronto soccorso pediatrico in un momento così complesso – ha detto il presidente Eugenio Giani -. Percorsi differenziati garantiscono massima sicurezza, ma anche l’efficienza di un’organizzazione ospedaliera capace di mettere in atto soluzioni creative per la migliore presa in carico dei suoi piccoli pazienti. Poter effettuare tamponi anche in orario notturno contribuisce inoltre a rafforzare la campagna di tracciabilità portata avanti dalla Toscana con un obbiettivo ben preciso: spezzare la catena dei contagi in ogni territorio”.
Bezzini: “Una strategia intelligente a misura dei più piccoli”
“Le strategie organizzative messe in atto dal Meyer rispondono in modo intelligente alle necessità del momento – ha aggiunto l’assessore Simone Bezzini -. L’ampliamento degli ambienti per la creazione di un pronto soccorso diviso in due aree separate, rese ben distinte anche grazie a un sapiente utilizzo di colori differenti e ben riconoscibili, testimoniano ancora una volta l’impegno costante e quotidiano della direzione generale e di tutti i suoi collaboratori, che fa del Meyer una delle nostre migliori eccellenze ospedaliere. Il tutto a misura dei più piccoli”.
Dei: “Mostrare a medici e infermieri riconoscenza e collaborazione”
“La sfida del Coronavirus che si ripropone in questo tempo difficile impone la massima sinergia di tutte le energie della nostra società – ha dichiarato Luigi Dei -. I capofila di questo impegno sono senza dubbio i medici e gli infermieri verso cui dobbiamo dimostrare sia la nostra riconoscenza che la nostra collaborazione, con l’osservanza di tutte le regole che possono salvaguardare la salute di tutti. Anche in questa occasione l’Azienda ospedaliero universitaria Meyer si conferma struttura di eccellenza al fianco dei bambini”.
Zanobini: “l’ampliamento, partito in estate, ci consente di farci trovare pronti all’arrivo della stagione invernale“
“Il Meyer non ha smesso mai di prepararsi all’autunno – spiega Alberto Zanobini, Direttore generale dell’Ospedale pediatrico fiorentino – e oggi vediamo i frutti del duro lavoro che abbiamo portato avanti, senza mai fermarci, durante i mesi estivi. Il nostro obiettivo era quello di essere all’altezza di una sfida impegnativa, garantendo ai piccoli pazienti un’accoglienza sicura e rispettosa dei protocolli Covid. L’ampliamento del pronto soccorso ci consente adesso di farci trovare pronti all’arrivo della stagione invernale che per noi è sempre difficile a causa dell’intensa circolazione dell’influenza e delle forme parainfluenzali”.
La divisione in due aree separate
In una zona all’interno della camera calda, sono state posizionate due strutture prefabbricate che separeranno i pazienti già fin dal momento dell’accesso. Nella prima sarà effettuato il pretriage. I pazienti con sintomatologia sospetta per Covid saranno valutati all’interno della seconda struttura, in diretta continuità con la sala di attesa del Pronto soccorso e assegnati al percorso Covid (contrassegnato dal colore viola) e presi in carico nelle stanze visita del Pronto soccorso.
I pazienti senza sintomi sospetti saranno assegnati al percorso non Covid (contrassegnato dal colore giallo) con seguente triage e invio nella sala di attesa osservata che fungerà da sala di attesa per questo percorso. Questi bambini saranno presi in carico per la visita all’interno di una struttura prefabbricata allestita nell’area adiacente al Pronto soccorso. In questo modo il Pronto soccorso sarà di fatto diviso in due anche dal punto di vista organizzativo per garantire l’assistenza in entrambi i percorsi.
Tamponi H24
Tra le strategie messe in atto per difendere l’Ospedale, l’aumento della capacità di effettuare tamponi, anche negli orari notturni. Grazie a questa capacità diagnostica, è possibile attribuire ai bambini il corretto percorso sia all’interno del Pronto soccorso che in caso di ricovero nei reparti.
L’appello del Meyer: evitare di rivolgersi al Pronto soccorso in caso di sintomi sospetti da Coronavirus
Come lo scorso aprile, l’appello che il Meyer lancia alle famiglie è quello di evitare di rivolgersi al Pronto soccorso nel caso in cui sia abbiano sintomi sospetti da Coronavirus. L’invito è quello di contattare prima il pediatra di famiglia, che valuterà la situazione caso per caso e indirizzerà il paziente. L’ingresso al Pronto soccorso potrà essere garantito a un solo genitore. Nel caso in cui si renda necessario un ricovero, anche precauzionale, i piccoli pazienti e i loro accompagnatori dovranno essere sottoposti a un tampone.