Un incontro tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i sindacati per confrontarsi sul funzionamento dei servizi e le condizioni di sicurezza del personale che opera nelle Rsa. L’emergenza Covid-19 si riflette infatti anche sulle strutture per anziani, pubbliche e private, dove negli ultimi giorni si sono verificati casi di contagio. Rossi ha spiegato che anche per il personale che vi lavora è previsto lo screening sierologico. E sono in arrivo nuove mascherine.
Da subito strutture per cure intermedie di pazienti Covid
”Non sarà creato un sistema di Rsa Covid-19″, ha chiarito Rossi durante la videoconferenza con i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil regionali. “Saranno invece realizzate da subito strutture per cure intermedie destinate o dedicate a pazienti affetti da SARS CoV-2, utilizzando i presidi ospedalieri non utilizzati, le cliniche della sanità privata e le strutture appartenenti al sistema di residenza assistenziale che abbiano personale e dotazioni strumentali adeguate”.
Le scelte della Regione in materia di Rsa
La Regione fin dal 2 marzo aveva consigliato comportamenti utili ed adottato misure precise. Dalla riduzione e poi sospensione delle visite esterne all’isolamento degli ospiti contagiati, fino alla gestione del personale entrato in contatto con casi positivi. Queste ed altre scelte sono state ribadite nel corso della riunione:
- in caso di positività al Covid-19, il paziente contagiato e il personale della struttura verranno messi in quarantena
- a tutto il personale delle Rsa che si trovi ad operare a contatto con pazienti Covid-19 saranno garantite forme di allontanamento dall’ambito familiare attraverso alloggio presso le stesse Rsa o presso alberghi sanitari, in modo da evitare che altre persone rischino di contagiarsi.
- sarà precisato in modo chiaro quali siano i casi in cui i pazienti saranno ricoverati presso le strutture di cure intermedie e quando debba invece essere garantito il ricovero ospedaliero.
Dispositivi di protezione e screening sierologici
Al centro del confronto anche i dispositivi di protezione e gli screening sierologici sugli operatori. Per i primi si procederà velocemente ad una distribuzione delle mascherine ‘made in Tuscany” in tutte le Rsa. Saranno destinate prioritariamente al personale di assistenza che vi opera. Gli screening sierologici, così come avverrà per il personale delle aziende sanitarie pubbliche, saranno estesi con le stesse impostazioni agli operatori di assistenza delle Rsa. L’obbiettivo è rafforzare le misure di controllo delle condizioni di salute.