Bezzini: “La Toscana si colloca ai vertici nazionali per quantità e qualità delle attività di queste strutture”
A cinquant’anni dalla loro istituzione, si ripercorre la storia e l’attività dei consultori in Toscana, con l’obiettivo di rilanciarli e proiettarne la funzione nel futuro: un punto di riferimento per la salute pubblica, la prevenzione sanitaria e l’assistenza sociosanitaria gratuita. Nati come presidi per la salute sessuale e riproduttiva delle donne, oggi i consultori si aprono a un pubblico molto più ampio, rispondendo alle nuove esigenze della società.
“L’attenzione alle giovani generazioni diventa la priorità per i prossimi mesi e per i prossimi anni – ha detto l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Grazie all’impegno, alla competenza e alla passione che ci mettono i professionisti che vi lavorano, i consultori continuano a svolgere un lavoro importante di fronte ai nuovi bisogni della società nel tempo emersi: sotto il profilo della prevenzione e dell’assistenza.”
In arrivo una campagna di comunicazione sui social per far conoscere le attività dei consultori
Un’organizzazione che si è affinata ulteriormente e arricchita di nuovi servizi due anni fa con l’ultima delibera che individua le linee di indirizzo per rilanciare il sistema consultoriale: più sedi nei territori, orari di apertura estesi, e potenziamento delle équipe multidisciplinari (ginecologi, ostetriche, psicologi, assistenti sociali). Nel nuovo piano particolare attenzione è rivolta ai giovani dai 13 ai 25 anni, con una campagna informativa sui social media per far conoscere i consultori giovani e i servizi offerti.
“La legge sui consultori è arrivata ancora prima della legge sull’aborto – ha ricordato Cristina Manetti, capo di gabinetto e promotrice dell’iniziativa ‘La Toscana delle donne’ che ha concluso la mattinata di lavori sul tema all’Istituto degl’Innocenti –. La battaglia delle donne sui consultori è stata importante, ma i servizi offerti si rivolgono ad un pubblico più ampio.”
I numeri dei consultori in Toscana nel 2024
Nel 2024, oltre 233 mila persone si sono rivolte ai consultori toscani, con più di 580 mila prestazioni erogate. Il 60% dell’utenza femminile è rappresentato da donne in età fertile (15–49 anni), ma i consultori si confermano anche come presidio importante nella prevenzione oncologica, con oltre 176 mila prestazioni in questo ambito. Il 92,3% degli utenti è rappresentato da donne, mentre i giovani (di entrambi i sessi) costituiscono circa 65 utenti ogni 1000. L’87,9% delle persone assistite è di cittadinanza italiana.
Quella dei consultori in Toscana è una rete capillare sul territorio
Grazie alla collaborazione tra figure sanitarie e sociali (in ogni consultorio assistenti sociali, ginecologi, ostetriche e psicologi lavorano in equipe e in modo integrato) il modello toscano si conferma all’avanguardia nella sanità territoriale. La Toscana garantisce almeno un consultorio ogni 20.000 abitanti, presente in ogni zona distretto.
“La Toscana si colloca ai vertici nazionali per quantità e qualità delle attività di queste strutture e per la presenza capillare sul territorio – ha ricordato l’assessore Bezzini -. Ne celebriamo i cinquant’anni di storia, che rivendichiamo con forza sul piano valoriale, e con l’obiettivo di proiettarne l’attività nel futuro”.