Tra le aree d’intervento anche l’adozione di comportamenti ‘green’ e l’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti pubblici
di Carlo Mochi Sismondi
Il 1° dicembre 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema del Decreto del Presidente della Repubblica che, dopo dieci anni, modifica e rinnova il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato nel 2013.
Il provvedimento adottato anche per adempiere ad uno degli impegni del PNRR
Il divieto di discriminazioni basate sulle condizioni personali, i criteri di misurazione della performance e la responsabilità dei dirigenti per la crescita dei propri collaboratori, l’adozione di comportamenti ‘green’, rispettosi dell’ambiente, l’utilizzo dei social media da parte dei dipendenti pubblici. Sono queste le principali aree di intervento su cui agisce lo schema di decreto. Il provvedimento arriva anche per adempiere ad uno degli impegni del PNRR e si propone di aggiornare, coerentemente alla riforma presentata nel Piano di Ripresa e Resilienza, il Codice vigente. L’obiettivo è adeguarlo al nuovo contesto socio-lavorativo e alle esigenze di maggiore tutela dell’ambiente, del principio di non discriminazione nei luoghi di lavoro e a quelle derivanti dall’evoluzione e dalla maggiore diffusione di internet e dei social media.
Zangrillo: «proseguiamo nella strada tracciata per una riforma della PA che basa la sua efficienza sul suo capitale umano»
«Con l’approvazione in Cdm della revisione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici proseguiamo nella strada tracciata per una riforma della PA che basa la sua efficienza sul suo capitale umano, ha spiegato il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo in una nota. «Tutta insieme la PA, centrale e territoriale, quale infrastruttura strategica per lo sviluppo del Paese, impegnata nella messa a terra dei progetti del PNRR, non può prescindere dalla giusta valorizzazione delle persone che lavorano per l’interesse collettivo e dalla loro responsabilizzazione, quali leve indispensabili per la crescita degli stessi lavoratori e delle organizzazioni».
Le novità in merito al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Più nel dettaglio, tra le principali novità compaiono: la responsabilità attribuita al dirigente per la crescita professionale dei collaboratori e per favorirne le occasioni di formazione e le opportunità di sviluppo, nonché l’espressa previsione della misurazione della performance dei dipendenti anche sulla base del raggiungimento dei risultati e del loro comportamento organizzativo. Ma anche l’espressa previsione del divieto di discriminazione basato sulle condizioni personali del dipendente, quali ad esempio orientamento sessuale, genere, disabilità, etnia e religione. Inoltre, la previsione che le condotte personali dei dipendenti realizzate attraverso l’utilizzo dei social media non debbano in alcun modo essere riconducibili all’amministrazione di appartenenza o lederne l’immagine ed il decoro. Attenzione viene dedicata anche al rispetto dell’ambiente, per contribuire alla riduzione del consumo energetico, della risorsa idrica. Tra gli obiettivi anche la riduzione dei rifiuti e il loro riciclo.