Infermiera dell’Azienda USL Toscana Centro, Monica è scomparsa prematuramente dopo una dura battaglia con la malattia
“Potrebbe andare peggio… Potrebbe piovere!” Nella celebre citazione del film Frankenstein Junior si riassume l’essenza dello spirito di Monica Pusceddu, infermiera dell’Azienda USL Toscana Centro che ci ha prematuramente lasciato lunedì 26 agosto dopo una dura battaglia con la malattia che l’aveva colpita nel 2021.
Monica la ricordiamo per il suo immancabile sorriso, per la sua ironia pungente, per l’inguaribile ottimismo che contraddistingueva il suo carattere. Monica rallegrava le giornate, amava la vita e amava il suo lavoro. Monica amava la sua famiglia, i suoi amici e si batteva per le cause nobili. Questo era il suo spirito, che non ha perso neppure nei momenti più difficili e che ha fatto resistere a lungo la speranza in chi le voleva bene e sollevato l’animo delle persone che l’hanno accompagnata fino alla fine.
Dalla Sardegna, sua terra d’origine, all’impegno nelle carceri toscane
Monica Pusceddu era nata nel 1970 a San Gavino Monreale, piccolo paese dell’entroterra sardo che guarda verso la costa sud occidentale. Lasciando giovanissima la terra di origine, aveva studiato infermieristica a Portoferraio, nella scuola professionale dell’ex USL 26 Arcipelago Toscano e, dal 1994, aveva intrapreso la carriera libero professionale presso la Casa Circondariale dell’isola di Pianosa, imparando fin da subito a lavorare “in prima linea”, con sensibilità e passione, in uno degli ambiti più ostili e complessi dell’infermieristica moderna, l’assistenza penitenziaria che non abbandonerà più per tutta la carriera.
Nel 2002 si trasferisce a Firenze presso la Casa Circondariale di Sollicciano, dove lavora prima alle dipendenze del Ministero della Giustizia e successivamente a quelle della ex Azienda Sanitaria di Firenze che la assume definitivamente nel 2011, conferendole poi, nel 2019 l’Incarico di Direttore di Esecuzione del Contratto di Appalto del servizio Infermieristico Penitenziario e, nel 2021, l’incarico di Coordinatore Infermieristico della Sanità in Carcere.
Sollicciano, luogo di lavoro ma anche una seconda famiglia per Monica Pusceddu
In questi lunghi anni Sollicciano è divenuto per Monica una seconda famiglia, dove tutti le hanno voluto bene e dove la ricordano, con affetto e stima, per la dedizione e la passione che ha dedicato al lavoro e alle relazioni. Ma non solo, Monica Pusceddu è divenuta negli anni una collega conosciuta e stimata per tantissimi professionisti e collaboratori dell’AUSL Toscana Centro, in particolare della SOC Tutela Sanitaria negli Istituti di detenzione, della SOS di Gestione Firenze Nord-Ovest e della SOC Outsourcing e appropriatezza consumi del Dipartimento Infermieristico, con cui ha lavorato a più stretto contatto instaurando importanti relazioni professionali e di amicizia.
Monica si è distinta in modo particolare durante la Pandemia di Covid 19, prodigandosi in modo instancabile nel proprio ambito lavorativo, riuscendo a contribuire concretamente al contenimento del contagio all’interno di Sollicciano, fornendo assistenza all’interno di numerose RSA colpite dal contagio e collaborando alla Campagna Vaccinale 2021 negli hub vaccinali della SOS Nordovest e delle Associazioni Convenzionate del territorio.
Tutta la Professione Infermieristica piange la perdita di una straordinaria amica e collega
La sua abnegazione, prodigata anche durante i difficili momenti della malattia, è stato un esempio per tutti, ci ha trasmesso forza ed entusiasmo ed è motivo di orgoglio per tutta la Professione Infermieristica che oggi piange la perdita di una straordinaria amica e collega.
Monica lascia due splendide figlie che hanno ereditato da lei bellezza e fierezza d’animo. A loro va il nostro più sincero cordoglio, a loro ci stringiamo con affetto. A loro diciamo che la loro mamma sarà ricordata per sempre come una professionista eccellente e come una persona speciale, che non faceva mai mancare il suo aiuto ma anche la sua riconoscenza e che ci ha lasciato con una dignità esemplare.
Monica ci ha chiesto di non piangere, per questo vogliamo ricordarla con il suo sorriso più bello … sarà dura piccola sarda ma cercheremo di farlo anche sotto la pioggia!
I tuoi amici e colleghi