Stati generali farmacie, infermieri attori di quella dei servizi

«Gli infermieri sono pronti per essere attori della farmacia dei servizi, insieme a tutti gli altri professionisti. Un ulteriore tassello per garantire prossimità dell’assistenza ai cittadini, in totale coerenza e continuità con l’altro asse strategico della professione: l’infermieristica di famiglia e di comunità». Questo il messaggio portato da Ausilia Pulimeno, vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) agli Stati generali della Farmacia italiana, iniziativa di Federfarma che ha lanciato la nuova edizione a Roma. Il team che si viene a creare anche grazie alla farmacia dei servizi tra infermieri e farmacisti è una soluzione possibile per ridare slancio all’assistenza al di fuori dell’ospedale. Come prevede la legge, farmacista e professioni sanitarie daranno il via a una collaborazione fattiva per il cittadino e per snellire e sburocratizzare il sistema. I vantaggi assistenziali sarebbero evidenti: basta pensare a quale snellimento enorme ad esempio per le liste di attesa ne potrebbe derivare. Il cittadino sa bene dov’è la sua farmacia di riferimento e spesso vi si rivolge come prima istanza non avendo altre strutture organizzate in un significativo range temporale sul territorio. Si tratta di applicare le norme già in vigore che prevedono nella farmacia dei servizi, spazi dedicati a prestazioni che possono essere offerti dagli infermieri. Un presidio insomma, dove operano più professionisti con l’obiettivo della tutela della salute. Sul territorio il team è l’unica strada percorribile per ottenere un servizio che davvero abbia l’effetto di risolvere i problemi e i bisogni di salute dei cittadini che altrimenti non ha altra via se non il ricorso all’ospedale, riducendo i pronto soccorso a quelle immagini ormai tristemente note. Una “concorrenza” in questo ambito sarebbe davvero la negazione non solo della logica assistenziale, ma del buon senso: ogni professionista e ogni struttura sul territorio ha il suo ruolo e c’è spazio per tutti. I professionisti coinvolti nel team vanno dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, dagli infermieri ai farmacisti, dagli specialisti territoriali e ospedalieri agli assistenti sociali e così via, in una logica di collaborazione e corresponsabilità, individuando il soggetto responsabile della gestione del percorso di cura.

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