Ucraina, l’appello alla pace di Opi Firenze – Pistoia

«La sicurezza degli infermieri è sancita dal diritto internazionale»

 

Solidarietà al popolo ucraino, protagonista dei drammatici eventi degli ultimi giorni, arriva anche dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia. L’Ordine lancia un appello per la protezione e la sicurezza degli infermieri e di tutti gli operatori sanitari in Ucraina, sancite dal diritto internazionale. «Il Consiglio Direttivo, le Commissioni d’Albo degli infermieri delle province di Firenze e Pistoia e i suoi oltre 9250 membri sono solidali con le persone, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari coinvolti nel conflitto in Ucraina – dichiarano da Opi Fi-Pt -. Qualsiasi attacco contro personale o strutture sanitarie va contro la protezione degli operatori sanitari sancita dalle normative internazionali e dalla Convenzione di Ginevra e rappresenta un a ronto a tutta l’umanità».

«L’accesso al soccorso sanitario e la fornitura di assistenza umanitaria in Ucraina devono rimanere una priorità»

«L’accesso al soccorso sanitario e la fornitura di assistenza umanitaria devono rimanere una priorità, con le città sotto attacco e decine di migliaia di persone sfollate – proseguono -. Chiediamo a tutte le parti coinvolte nel conflitto e alla comunità internazionale di fare tutto quanto in loro potere per proteggere gli infermieri che spesso mettono a repentaglio la propria vita per prendersi cura degli altri. Infermieri e operatori sanitari tutti sono una forza per la guarigione e la riconciliazione. I principi dell’imparzialità dell’assistenza sanitaria e della neutralità infermieristica e medica sono molto più forti di qualsiasi differenza tra le persone: quando proteggiamo il lavoro e l’imparzialità dei professionisti sanitari, manteniamo la nostra umanità che continua a brillare nella comunità infermieristica di tutto il mondo».ù

«Nessuna guerra e inasprimento politico possono influenzare la missione dell’assistenza infermieristica»

«La politica è tutt’altro che infermieristica e i conflitti armati sono opposti al valore principale della nostra professione che è “tutelare la salute e il benessere”. Insieme al mondo intero, auspichiamo una rapida risoluzione di tutti i conflitti e un ritorno a una vita normale e pacifica – concludono. Nessuna guerra e inasprimento politico possono influenzare la missione dell’assistenza infermieristica. Desideriamo profondamente che non si perdano più vite e che tutti gli infermieri tornino ai loro doveri pacifici in un ambiente sicuro e protetto. Che la politica torni ad usare la diplomazia e rinunci alla guerra come sistema di pacificazione».

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