L’assemblea annuale di Opi Firenze-Pistoia è stata indetta in prima convocazione l’11 dicembre e in seconda per il 12 dicembre
Opi Firenze–Pistoia torna a riunirsi in assemblea annuale. La prima convocazione dell’assemblea ordinaria è stata indetta in videoconferenza domani, mercoledì 11 dicembre alle 8.30. In seconda convocazione (sempre in videoconferenza) è stata indetta giovedì 12 dicembre alle 15.30. L’assemblea dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze–Pistoia si svolgerà tramite la piattaforma certificata SkyVote Meeting.
Per disposizione legislativa, la prima convocazione è valida solo se si raggiunge un quarto degli iscritti. Qualora non si raggiunga il numero legale, l’assemblea si costituisce validamente in seconda convocazione, che appunto è valida qualunque sia il numero degli intervenuti, purché non inferiore a quello dei componenti il Consiglio Direttivo (15).
Assemblea annuale: i punti all’ordine del giorno
All’ordine del giorno dell’assemblea annuale dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia sono previsti diversi punti. Essi sono: la relazione programmatica 2025, l’approvazione del Bilancio di Previsione anno 2025, il regolamento di riscossione delle quote e, inoltre, la possibilità della vendita relativa ai locali della sede Firenze (che si trova in via Pierluigi da Palestrina al civico 6).
Le parole di Nucci, presidente di Opi Firenze-Pistoia
«Siamo giunti a un appuntamento importante. È fondamentale partecipare numerosi per svariati motivi – commenta David Nucci, presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia –. Tra questi, occorre seguire la relazione programmatica. Ci dirà dove andremo nel prossimo futuro applicando il programma condiviso durante il periodo elettorale, puntare all’approvazione del bilancio di previsione che è la conseguenza naturale dell’applicazione relativa alla relazione programmatica. Serve l’aiuto di tutti i nostri scritti anche per definire la destinazione della sede in via da Palestrina a Firenze, per noi diventata un costo e non un potenziale».
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