Opi Firenze-Pistoia: «vigiliamo per avere una prova centrata sulle evidenze»
«Il nostro impegno è quello di vigilare per un concorso centrato sulle competenze infermieristiche e sulle evidenze attuali». Lo afferma David Nucci, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze Pistoia a seguito del primo problema riscontrato da un candidato nell’ammissione al nuovo Concorso infermieri Estar Toscana bandito lo scorso dicembre (“Concorso pubblico unificato, per titoli ed esami, per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato nel profilo di infermiere – Area dei professionisti della salute e dei funzionari (236/2024/CON) per l’Azienda USL Toscana Centro e contestuale selezione per soli titoli per assunzioni a tempo determinato”).
«Già per il concorso di Estar del 2023, che determinò un numero importante di esclusi alla prova scritta (circa 150), il nostro Ordine si impegnò a offrire consulenza scritta sulle domande (una decina) che determinarono le esclusioni – ricostruisce Nucci -. Gli interessati mossero una segnalazione alla Commissione, che però decise di non rivedere la propria posizione sulle risposte, che considerava corrette pur essendoci palesi errori. Lo scorso dicembre è stato bandito un nuovo concorso: sono stati ammessi 3801 candidati e c’è già un ricorso per una domanda esclusa. Con Determina Dirigenziale 388/20.02.2025 Estar ha nominato la Commissione concorsuale e siamo ormai avanti nella procedura».
«Quello di collaborare allo sviluppo di concorsi e selezioni incentrati sulle competenze infermieristiche è stato un punto saldo del nostro programma elettorale – spiega Nucci -. Sulla scia di quanto già accaduto ci siamo impegnati a proporci come partner a Estar per la predisposizione di bandi in grado, per esempio, di descrivere le principali conoscenze e competenze trasversali, tecniche e attitudinali, relative al profilo professionale richiesto. L’obiettivo è sempre stato quello di proporre che i candidati siano valutati sulla base dell’infermieristica centrata sulle evidenze, per assicurare prove appropriate e non discrezionali».
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