«Per me si tratta di un ruolo nuovo, sto cominciando a viverlo in questi giorni, ma ho ben chiaro cosa c’è da fare e metterò tutto il mio impegno per metterlo in pratica». A parlare è Paolo Cellini, dall’1 giugno nuovo direttore di struttura complessa di assistenza infermieristica dell’area pistoiese.
Dal 2006, per 11 anni, Cellini è stato direttore dell’unità assistenza infermieristica territoriale dell’ex Asl 11 di Empoli per poi ricoprire il ruolo di direttore di struttura semplice nella zona Firenze Sud Est fino a maggio di quest’anno. «Due ruoli diversi tra loro – spiega – se il direttore di struttura semplice si occupa della gestione diretta delle risorse umane, delle indicazioni e delle procedure, il direttore di struttura complessa si occupa della programmazione e del monitoraggio delle risorse che vengono distribuire in base alle necessità». Un ruolo quello di direttore di struttura complessa che prevede il contatto quotidiano con i direttori di struttura semplice della Azienda Usl Toscana Centro e con uno staff di infermieri che fanno riferimento al direttore.
Per diventare direttore di struttura complessa ciò che è richiesto è una formazione infermieristica tradizionale che comprende la laurea magistrale e un successivo periodo di tre anni di dirigente facente funzione (senza struttura), a cui segue il ruolo di dirigente di struttura semplice. A seguito di un bando interno, poi, vengono individuati gli idonei tra cui verrà nominato il direttore di struttura complessa.
La programmazione, la formazione e la gestione delle risorse umane sono temi di stretta attualità. Con l’incombere dell’estate, infatti, uno dei ruolo del direttore di struttura complessa è quella di garantire al personale infermieristico la fruizione delle ferie e ai pazienti la stessa garanzia di assistenza e cura. «Il mio ruolo consiste nel fare una ricognizione delle possibili chiusure decise dal dipartimento, ipotizzare eventuali richieste di aspettative, essere pronti a coprire qualsiasi emergenza, insomma». E per l’area pistoiese, Cellini rassicura: «In vista dell’estate e anche dopo siamo numericamente a posto. Ora si tratta solo di gestire le risorse che abbiamo a disposizione in base alle necessità»