Fibromi uterini, il centro del Palagi unico in Italia per il modello di gestione delle pazienti

È il primo in Italia a offrire diagnosi e terapia in un unico percorso

Un unico percorso diagnostico-terapeutico per la gestione delle pazienti con fibromatosi uterina, la patologia di tumore benigno più frequente in assoluto in circa il 70% delle donne di 45 anni, capace di ottimizzare tempi e procedure. Si trova in Toscana il primo e unico centro a livello nazionale ad avere questo tipo di approccio: si tratta del recente “Centro Terapeutico Fibromi Palagi” con sede al terzo piano del presidio di via Michelangiolo a Firenze.

I fibromi uterini e la nascita del centro

I fibromi uterini causano frequentemente un anomalo sanguinamento uterino, dolore e tensione pelvico, sintomi urinari e complicanze in corso di gravidanza. L’idea di un centro dedicato a questa patologia di cui sono portatrici più frequenti le donne di età tra i 40 e 50 anni, è nato dalla collaborazione fra il dipartimento della rete territoriale di cui è responsabile Valeria Dubini e il dipartimento materno infantile diretto da Alberto Mattei. Ne è referente aziendale la dottoressa Karin Louise Andersson in collaborazione con la dottoressa Claudia Consoli che cura la parte ecografica.

Il modello del Palagi ottimizza la gestione delle pazienti

Un modello unico in Italia con queste caratteristiche tanto che i medici del Centro hanno già ricevuto richiesta dai colleghi di altri ospedali italiani, di fare formazione a livello organizzativo-ambulatoriale. Il percorso innovativo attuato al Piero Palagi prevede che le pazienti, dopo un’attenta anamnesi e compilazione di un questionario, procedano a visita ginecologica e a ecografia transvaginale con mappatura dei fibromi Sono poi indirizzate a un trattamento terapeutico personalizzato e appropriato alla loro condizione. Una procedura che ottimizza in un unico percorso diagnostico terapeutico la gestione delle pazienti, comprese quelle in percorso PMA con richiesta di terapia chirurgica.

«Nel nostro centro nessuna se ne va senza una risposta o un’indicazione del percorso da seguire»

«Può accadere che dopo una prima visita ginecologica, una donna con fibromatosi uterina venga invitata a un consulto con un altro medico, con un chirurgo per esempio, dovendo quindi iniziare da capo un nuovo percorso.  Nel nostro Centro – spiega Anderson – nessuna paziente se ne va senza una risposta o un’indicazione del percorso da seguire che può essere una pre ospedalizzazione per un intervento chirurgico o isteroscopico oppure una embolizzazione in collaborazione con la radiologia interventistica e che prenotiamo noi direttamente presso un altro presidio aziendale».

Ospiti al Palagi tre chirurghi ginecologi dalla Svezia

Il centro è stato individuato anche come Centro di formazione internazionale nel campo delle radiofrequenze, un modello interventistico che permette una riduzione dei fibromi e una risoluzione della sintomatologia nel 60-70% dei casi senza la necessità di intervento chirurgico e quindi con costi notevolmente minori. Nei giorni scorsi, nell’ambito di un progetto formativo internazionale, il Centro ha ospitato al Palagi i tre chirurghi ginecologi del Sahlgrenska University Hospital di Goteborg, in Svezia, membri del gruppo che nel 2012 ha effettuato il primo intervento di trapianto di utero nel mondo.

Il percorso di ablazione con radiofrequenza

Al Palagi è infatti attivo il percorso, offerto in regime di Day hospital, dell’ablazione con radiofrequenza. Una tecnica chirurgica mini-invasiva, in sostituzione di tecniche chirurgiche convenzionali come isteroscopia, laparoscopica e laparotomia, che permette di arrivare direttamente al fibroma attraverso un ago-elettrodo inserito per via trans-vaginale eco guidata.«Questo modello interventistico – spiegano dal Palagi – permette una riduzione dei fibromi e una risoluzione della sintomatologia nel 60-70% dei casi, a fronte di un rapido recupero per la paziente che può tornare tranquillamente alla propria attività dopo poche ore».

 

 

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