Infermieri pediatrici: la survey di Opi Fi-Pt e la necessità di evolvere

I risultati dell’indagine condotta dall’Ordine di Firenze e Pistoia tra i propri iscritti a cura di Genoveva Alexa: la maggioranza ritiene la figura dell’infermiere pediatrico non valorizzata a sufficienza

Un questionario rivolto agli infermieri pediatrici impegnati nel mondo del lavoro. L’obiettivo? Valutare la percezione del proprio ruolo professionale di infermiere pediatrico nel contesto di una reale necessità di evoluzione della professione infermieristica. Si basa su questo l’indagine conoscitiva promossa dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, realizzata da Genoveva Alexa, dedicata a una delle 30 professioni sanitarie non mediche operanti nel SSN. La figura che il DM 70/1997 ha identificato come quella responsabile dell’assistenza infermieristica ai soggetti in età evolutiva.

Gli obiettivi della Fnopi: una revisione dell’assetto formativo infermieristico

Facendo riferimento a dati Fnopi, l’indagine spiega che nel documento finale della Consensus Conference pubblicato a febbraio 2023, la Federazione propone la revisione dell’assetto formativo infermieristico. Nello specifico sottolinea la “necessità di convertire il Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica in un percorso specialistico post base (infermiere con laurea magistrale in area pediatrico neonatologica)”. Per il futuro “lo sviluppo di competenze avanzate gestionali e cliniche, in ogni ambito, potrà influenzare significativamente l’identità e il senso di appartenenza alla comunità professionale, anche intervenendo sulla retribuzione economica di risultato” (stesso documento).

L’indagine tra gli infermieri pediatrici di Opi Fi-Pt conferma l’indirizzo della Fnopi

Un sentimento diffuso anche tra i professionisti. Dall’indagine, che fornisce indicazioni importanti per indirizzi futuri organizzativi, formativi e di ricerca in questo ambito assistenziale, è emerso che più della metà dei partecipanti all’indagine (61,8%) considera che la figura dell’infermiere pediatrico non venga valorizzata dalle istituzioni sanitarie di riferimento. Per poco più della metà degli intervistati, è necessaria la conversione del CdL in Infermieristica Pediatrica in percorso specialistico post base. Un risultato che porta a una sola conclusione: il cambiamento diventa una condizione necessaria per l’evoluzione della professione.

Infermieri pediatrici: i numeri in Italia e i percorsi di formazione

Secondo i dati Fnopi, a gennaio 2021 gli infermieri pediatrici in Italia erano 10.082, formati per mezzo di un corso di laurea specifico (raggruppamento SNT/1) nel quale l’intero percorso educativo è incentrato esclusivamente sul bambino e sull’età evolutiva. In Italia le università con attivo il corso in infermieristica pediatrica sono 8 su 9 sedi (Campania “L. Vanvitelli”, Genova, Messina, Milano, Napoli Federico II, Roma “La Sapienza”, Roma “Tor Vergata”, Torino). Per l’anno accademico 2023 i posti in infermieristica pediatrica nelle università pubbliche sono stati 288. Il fabbisogno formativo nazionale per l’anno accademico 2022/2023 è stato di 268, in linea, quindi con lo sviluppo dei percorsi formativi.

Qui è possibile consultare per intero lo studio condotto da Opi Firenze-Pistoia:

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