Giornata internazionale dell’Infermiere, Armentano (Pd): “Valorizzare questi professionisti della salute”

Favorire integrazione tra ordini professionali, rafforzare assistenza territoriale dando loro ancora più centralità”
“Una professione che ha assunto sempre più un ruolo chiave all’interno dell’organizzazione degli ospedali ed oggi sta dimostrando la necessità delle sue specifiche competenze nello sviluppo ed il potenziamento dei servizi territoriali”. Ha commentato così Nicola Armentano, capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Firenze, la giornata internazionale dell’Infermiere.

“Nella Giornata internazionale dell’Infermiere, ricordiamo Florence Nightingale, a cui si deve la nascita dell’infermieristica come la conosciamo oggi e rendiamo omaggio di nuovo a professionisti della salute che rappresentano figure essenziali del sistema – ha aggiunto –

La pandemia ci ha dimostrato il loro ruolo cruciale, che hanno rivestito con spirito di sacrificio ed abnegazioni, spesso con costi altissimi. E per onorare questo sacrificio e questo grande impegno ora dobbiamo far sì che si concretizzi sempre di più l’integrazione tra ordini professionali con lo scopo di valorizzare ancora meglio infermiere ed infermieri. Un lavoro che si sta concretizzando e che deve andare avanti, quello che già sta facendo la consulta metropolitana è una testimonianza importante della necessità di collegialità della visione di rispondere ai bisogni di salute.”.

Armentano ha sottolineato quanto il ruolo dell’infermiere sia importante.

“Con la sanità post covid è giusto che gli infermieri abbiano un ruolo ancora più determinante e prosegua in modo più forte la sinergia con i comuni in particolare per l’assistenza a cittadini anziani e fragili ha evidenziato il capogruppo del Pd – Già in campo ci sono esperienze importanti, come il nuovo progetto sperimentale del Dipartimento infermieristico, diretto dal dottor Paolo Zoppi, l’Infermiere“A.I.U.T.I.” (Assistenza Infermieristica Urgente Territoriale Integrata) a supporto dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, una prima risposta importante che può arrivare in tempi adeguati ai bisogni di assistenza territoriale.

Rafforzare questo tipo di esperienze, sperimentarne altre, tenendo sempre bene a mente l’esigenza di tutelare chi ricopre questa professione: una strada da seguire per la sanità del futuro”.

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