I familiari dei sanitari deceduti da Covid saranno risarciti da Inail

Le domande devono essere presentate entro il 4 marzo

I familiari dei sanitari che sono rimaste vittime del Covid potranno chiedere a Inail un risarcimento. A partire dallo scorso 3 gennaio, infatti, è possibile presentare le istanze per il riconoscimento dell’erogazione.

Si tratta di una sorta di provvidenza economica che sarà elargita una tantum a carattere indennitario e spetta al coniuge o alla persona unita civilmente, ai figli legittimi, naturali o adottivi. In mancanza di coniuge o persona unita civilmente e figli, il risarcimento va ai genitori.

Come detto, la misura è rivolta agli operatori sanitari che nel periodo dello stato emergenziale – deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 dicembre 2022 e prorogato al 31 marzo 2022 – abbiano contratto, in conseguenza dell’attività, una patologia alla quale sia conseguita la morte come causa o concausa del contagio da Covid-19. La misura riguarda chi ha svolto prestazioni di lavoro autonomo o subordinato nelle professioni sanitarie, di assistente sociale o di operatore socio – sanitario.

Per presentare domanda a Inail c’è tempo fino al 4 marzo, esclusivamente mediante il servizio “Speciali elargizioni familiari vittime Covid-19” disponibile sul portale Inail al seguente percorso: Servizi per te> Lavoratore. Per l’accesso al servizio è necessario essere in possesso di Spid, Cns o Cie.

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