Inaugurata a Prato la mostra dedicata ai vaccini nella storia

Documenti storici, fotografie, illustrazioni e infografiche, per spiegare come la medicina abbia affrontato il tema delle epidemie, facendo scoprire anche che, dal vaiolo all’influenza, il tema dei vaccini ha sempre scatenato reazioni difformi. E’ stata inaugurata questa mattina nei locali del Centro Covid Pegaso (primo piano), in via Giuseppe Dossetti,  a Prato, la mostra itinerante “Con cura, con amore, con rigore. Viaggio nella storia dei vaccini”. Un percorso espositivo di ventisei pannelli che racconta, attraverso i secoli, la battaglia dell’uomo contro virus e malattie, ma anche l’impegno di scienziati e medici, che grazie alle loro scoperte hanno salvato migliaia di vite. Proprio come durante la pandemia da Sars-CoV-2.

Un capitolo della mostra è dedicato espressamente alla Toscana, una terra che è sempre stata all’avanguardia sul fronte delle vaccinazioni e della ricerca, con l’ottocentesco Istituto vaccinogeno fiorentino e con la Sclavo di Siena, dove nel 1950 venne prodotto il vaccino, che sconfisse la poliomelite. Chiude la mostra la storia dell’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della Beatrice di Dante, e ancora oggi attivo, anche sul fronte della lotta al Covid.

Il progetto  ha preso forma all’interno del Museo delle arti sanitarie dell’ospedale degli Incurabili di Napoli. Dopo le tappe di Napoli e Roma, grazie alla volontà di Regione Toscana e  Asl centro, in collaborazione con Fondazione Santa Maria Nuova onlus, ha iniziato, nel maggio scorso, il suo viaggio in Toscana, a Firenze.

 

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