“Insieme per la salute di tutti”: il 18 novembre flash-mob e un convegno sulla sanità pubblica

L’appuntamento è prima in Santissima Annunziata, poi prosegue con l’incontro in Palazzo Medici Riccardi

Sabato 18 novembre 2023, alle 9.30, un Flash-mob aprirà una giornata dedicata al servizio sanitario nazionale con la mobilitazione “SOS – salviamo il servizio sanitario nazionale” che vede protagonisti gli ordini professionali della sanità, in piazza SS Annunziata.

L’obiettivo è sensibilizzare la popolazione sui temi della salute, a partire dal fatto che la tutela dei diritti dei cittadini in ambito sanitario e sociosanitario si fonda anche sul rispetto e la tutela del lavoro delle professioni sanitarie e sociosanitarie.

Dalle 9.45 l’evento proseguirà a Palazzo Medici Riccardi in Sala Luca Giordano (ingresso da via dei Ginori 10), con “Insieme per la salute di tutti” per la condivisione con i cittadini del documento “Patto per la salute” che verrà presentato e sottoscritto durante l’incontro.

La proposta viene dall’organismo del Consiglio Metropolitano “Consulta permanente delle professioni sanitarie e sociosanitarie” che riunisce gli ordini professionali dei lavoratori della sanità, con l’appoggio anche di alcune associazioni del Consiglio dei Cittadini per la Salute che condividono il documento: Avo Firenze Adv, Cittadinanzattiva Toscana APS, Working Class Hero Odv.

Sono previsti gli interventi dei componenti della Consulta, tra cui il Presidente delegato Nicola Armentano, degli assessori regionali Serena Spinelli e Simone Bezzini, della Rettrice dell’Università di Firenze e di rappresentanti di associazioni in seno al Consiglio regionale dei cittadini per la salute.

“Abbiamo iniziato questo percorso durante la pandemia, per raccogliere le istanze degli ordini professionali della sanità – ha dichiarato Nicola Armentano, delegato alla presidenza della Consulta –  Ora la Consulta raccoglie ben dodici soggetti e ha prodotto un documento collettivo con dichiarazione d’intenti e aspirazioni, nell’ottica di dare sempre più valore e tutela alla salute di ogni cittadino.

La giornata di oggi è importante perché una riflessione comune tra operatori può provare a colmare le problematiche emerse durante l’esperienza della pandemia nel sistema sanitario. Va difesa la sanità pubblica e garantita a tutti cittadini, e anche portata a livelli più alti di efficacia, non vanno tagliati i fondi”.

Fanno parte della Consulta permanente delle professioni sanitarie e sociosanitarie, un organismo del Consiglio della Città Metropolitana di Firenze:
Ordine degli Assistenti Sociali Regione Toscana, Ordine dei Biologi Regione Toscana e Regione Umbria, Ordine dei Chimici e dei Fisici Regione Toscana, Ordine dei Farmacisti di Firenze, Ordine dei Fisioterapisti Fi-Ar-Lu-Ms-Pt-Po, Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Firenze, Ordine dei Medici Veterinari di Firenze e Prato, Ordine degli Psicologi Regione Toscana, Ordine delle Professioni Infermieristiche di Firenze e Pistoia, Ordine della Professione di Ostetrica Interprovinciale di Firenze, Prato, Arezzo, Grosseto, Siena, Lucca, Pistoia, Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e Prevenzione di Firenze, Università Degli Studi Di Firenze – Scuola di Scienze della Salute Umana.

Assistenti sociali, un ruolo importante

Per Rosa Barone, presidente degli assistenti sociali della Toscana, “uno dei tratti più significativi del Patto per la salute è rappresentato dall’impegno ad attuare una vera ed effettiva integrazione sociosanitaria riconoscendo che sulla salute incidono importanti determinanti sociali quali il livello culturale, la condizione economica e fattori di vulnerabilità. Da sempre gli assistenti sociali si battono per il superamento di servizi settoriali che separano gli interventi medico sanitari da quelli di carattere sociale.
Una separazione che, di fatto, ostacola il diritto dei cittadini ad una lettura globale dei loro bisogni e delle relative risposte di cura e accompagnamento”.

“Un obiettivo – dice ancora Barone – che a tratti implicherà una rivoluzione copernicana che dovrà trovare piena attuazione nel nuovo sistema di salute in costruzione con i fondi del PNRR: servizi prossimi ai cittadini con punti unici di accesso ed equipes integrate per l’erogazione delle prestazioni sociosanitarie e sociali.

Gli assistenti sociali della Toscana ritengono che un ruolo importante a supporto del nuovo modello di salute sia assegnato alla formazione degli operatori che dovrà caratterizzarsi da modalità nuove e in grado di essere realmente multidisciplinare. Il Patto siglato oggi segna davvero un punto di svolta anche con l’impegno a rafforzare la formazione congiunta tra le varie professioni. In questo obiettivo gli Ordini professionali attraverso una loro stabile collaborazione possono svolgere un ruolo importante nel qualificare le competenze degli operatori su modelli di cura integrati e capaci di garantire la continuitá assistenziale”, conclude Barone.

Fare rete con un approccio multiprofessionale

Non ha dubbi su come operare, Maria Antonietta Gulino, residente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, tra i firmatari del Patto per la salute.

“Dobbiamo passare dalla cultura della sanità a quella della Salute, in cui al centro di ogni presa in carico c’è il benessere fisico, psichico, sociale e ambientale. Per fare questo tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie devono poter operare in rete e con un approccio multiprofessionale.

Il bisogno di ‘star bene’ di ogni persona necessita di risposte territoriali e di prossimità in sinergia e confronto – ha aggiunto Gulino – . Solo così possiamo agire precocemente e fare prevenzione sia verso il cittadino che a sostegno di ogni professionista sanitario. Con la pandemia abbiamo riscoperto la necessità di lavorare insieme sul territorio.

Da soli come professionisti della Salute non solo siamo sovraesposti sul campo ma rischiamo di non essere efficaci nella presa in carico e nella valutazione preliminare e differenziale – ha detto ancora –  Questo patto è un evento storico, perché vedrà tutti i professionisti coinvolti nell’implementazione di risorse e competenze per intervenire in maniera multidisciplinare. Un traguardo e un punto di partenza: ora dobbiamo applicare questa nuova visione del sistema Salute, soprattutto nelle Case di Comunità.

Come Ordine, siamo in attesa anche dell’applicazione della Legge per lo psicologo di base in Toscana, affinché assieme ai medici di famiglia, pediatri e tutti gli altri professionisti si possano unire anche le nostre competenze di psicologi a favore di tutta la popolazione e questo nelle case di comunità è un esempio concreto di multiprofessionalità. Dobbiamo avere più coraggio rispetto al passato: la Salute di ogni cittadino è la priorità. Oggi più che mai”, ha concluso.

Nucci: “In futuro avremo tanti pensionamenti e sempre meno iscritti”

«A nostro avviso – commenta David Nucci presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze Pistoia – si tratta di un’iniziativa molto importante anche perché la prospettiva futura dal punto di vista della copertura del servizio infermieristico è tutt’altro che rosea: avremo tanti pensionamenti e sempre meno iscritti.

E questo è evidentemente un problema sia perché il sistema sanitario pubblico si ritroverà sguarnito sia perché ci troveremo davanti una professione sempre meno appetibile. Nell’ottica di un sistema coeso si deve tenere conto questi aspetti fondamentali; per questo avere a disposizione uno strumento di confronto fra le professioni sanitarie rappresenta un beneficio per la professione e quindi per il cittadino, che è la base dell’agire infermieristico».

Cinotti: “I temi della prevenzione sono importanti in ogni fase della vita”

“Gli ordini delle professioni sanitarie aderenti alla consulta Metropolitana delle Professioni Socio Sanitarie, si sono messi in movimento costruendo un sistema coeso confluito nella stesura del patto della salute per tutti – ha detto Antonella Cinotti, presidente dell’Ordine della professione di ostetrica interprovinciale di FI PO AR GR SI LU PT –

L’iniziativa del 18 novembre 2023 punta all’avvio di un importante processo di comunicazione e confronto con gli organismi politici le istituzioni e la cittadinanza .

Gli obiettivi sono molteplici e tutti volti ad innovare il sistema SocioSanitario per renderlo adeguato ai bisogni di salute emergenti per affrontare i bisogni di salute attuali , per investire sulla prevenzione e per essere pronti ad affrontare le esigenze del futuro .
Tutto questo in un’ottica di One Health che si avvale dell’ integrazione di discipline diverse perché la salute umana, la salute animale e la salute ambientale sono indissolubilmente connesse e interdipendenti.

L’obiettivo principale è il raggiungimento di un’organizzazione delle cure territoriali/ domiciliari rispondente ai bisogni sociali e sanitari della persona nelle rispettive aree assistenziali”.

Per Antonella Cinotti, presidente dell’ordine interprovinciale della professione ostetrica dì Firenze , Prato Arezzo,Grosseto Siena, Lucca e Pistoia  “i temi della prevenzione in ogni fase della vita donna e nei primi 1000 giorni vita dovranno essere declinati nell’organizzazione delle cure primarie territoriali al fine di implementare le azioni e le strategie dei progetti promossi in questi ambiti a livello nazionale dal ministero della salute”.

Capaccioli: “Sinergia volta a garantire la salute e il benessere della cittadinanza”

“Con l’adesione all’importante iniziativa e con la sottoscrizione del Patto per la Salute elaborato nell’ambito della Consulta delle professioni sanitarie della Città Metropolitana di Firenze, le 18 professioni sanitarie che afferiscono al nostro Ordine hanno inteso esprimere il senso di preoccupazione che la contingenza economica può operare nelle scelte di politica sanitaria sia a livello nazionale ma soprattutto a livello regionale – ha spiegato Leonardo Capaccioli, presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione delle province di FI AR PO PT LU MS – .

La sinergia di intenti ed interessi volta a tutelare e a garantire la salute e il benessere della cittadinanza, condivisa a tutto tondo tra i vari stakeholders (tutte le professioni sanitarie e sociosanitarie interessate, l’Università, e le Associazioni di rappresentanza dei Cittadini) conferisce al Patto per la salute la massima espressione etica e deontologica, volta a mantenere immutato il principio della universalità delle cure e della equità di accesso per tutti i cittadini secondo una nuova vision, in ottica multiprofessionale, che consenta di realizzare concretamente l’obiettivo della territorializzazione delle cure”.

Fani: “Garantiamo la salute dell’ambiente che ci circonda”

“Un’Unica Salute, questo è il significato di “One Health”, termine inglese che meglio descrive l’obiettivo primario che caratterizza la Sanità oggi – ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei Biologi Della Toscana e dell’Umbria (OBToU), Prof. Renato Fani –  La nostra Salute, infatti, può essere garantita solo salvaguardando la “salute” dell’ambiente che ci circonda e in cui ci troviamo a crescere, vivere e operare tutti i giorni.

One Health significa prendersi cura di tutto ciò che costituisce e popola il nostro ambiente di vita, compresi animali, piante e microrganismi, in un’ottica di prevenzione sempre più efficace. Da sempre i biologi si sono occupati di questo, data la multidisciplinarietà della loro formazione, ma oggi testimoniamo con piacere che questa visione rappresenta l’obiettivo comune di tutti i professionisti sanitari firmatari di questo importante patto, a riprova della necessità di uno sforzo congiunto come unica vera prospettiva di successo nel garantire la salute pubblica”, ha commentato commenta il Prof. Renato Fani, Presidente dell’Ordine dei Biologi Della Toscana e dell’Umbria (OBToU).

Ordine regionale dei Chimici e dei Fisici della Toscana: “Preserviamo la salute”

“L’Ordine regionale dei Chimici e dei Fisici della Toscana ritiene la salute di tutti i cittadini un valore fondamentale e imprescindibile. Il Patto per la salute della Consulta permanente delle professioni sanitarie e sociosanitarie della Città Metropolitana di Firenze nasce da una forte condivisione di questo valore.

Con questo Patto, tutti gli Ordini dei professionisti che operano nella sanità rappresentano in modo corale il loro impegno sinergico nella garanzia della salute, evidenziando le sfide e i principali obiettivi per continuare a preservare questo valore”.

Pata: “Patto importante”

“Il nostro Servizio Sanitario Nazionale, bene essenziale e a lungo vanto per tutto il Paese, è oggi messo fortemente a rischio – ha concluso Antonia Pata, consigliere Ordine dei Medici Firenze e Coordinatore Commissione rapporti con gli ordini delle altre professioni sanitarie – Bisogna smettere di considerarlo un costo e riconoscere invece che si tratta di un investimento fondamentale per il benessere della popolazione e il progresso stesso della società. Una sanità capace di fare prevenzione è una sanità che risparmia notevoli costi di cura e di assistenza. Questo Patto è importante per ribadire e avviare allora un nuovo paradigma di salute di cui abbiamo oggi urgente necessità”.

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