NUE 112: oggi la Giornata Europea del numero unico dell’Emergenza

La CUR Centrale unica di Risposta toscana

di Alessandro Pini

Sono 12 le regioni italiane in cui il Nue 112, numero unico dell’Emergenza 112, è già attivo con un modello europeo di risposta alle richieste di intervento che unifica tutti i numeri di emergenza (112, 113, 115 e 118). Il sistema è in costante espansione per raggiungere la totalità del territorio nazionale. Ha dato prova di stabilità ed efficienza in ogni regione in cui è in funzione con risultati che, fin dall’avvio del servizio, mostrano l’efficacia del sistema unificato di risposta per centrale unica e la validità della strategia di filtro per le centrali deputate alle specifiche emergenze.

Ad oggi le CUR centrali uniche di risposta, con una copertura maggiore del 60% del territorio nazionale, servono una popolazione di oltre 40 milioni di utenti.

Otto le regioni in fase di completamento della migrazione del servizio di soccorso, con le sedi strutturali pronte a partire per ricevere le chiamate di emergenza da tutto il territorio regionale entro il 2023: il Molise sarà gestito dalla centrale del Lazio, così come Puglia e Basilicata in unica sala operativa e poi Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania e Calabria.

La struttura del Nue 112 e il modello toscano

Alla risposta la CUR – PSAP1 (Public Safety Answer Point) riceve in tempo reale il numero telefonico del richiedente soccorso, visualizzato anche nel caso sul telefono sia attiva l’opzione anonimo con numero privato, localizzando in tempi rapidissimi il luogo da cui proviene la chiamata. I dati così raccolti compongono una scheda digitale che viene velocemente trasmessa alla centrale di secondo livello PSAP2 (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Emergenza sanitaria).

In Toscana la centrale fiorentina, la più grande d’Italia, è attiva dal Dicembre 2020 e gestisce le 80 centrali operative di tutto il territorio regionale filtrando le chiamate destinate all’Emergenza sanitaria (ex 118), a Carabinieri e Polizia e ai Vigili del Fuoco delle 10 province toscane su una  popolazione che conta quasi 4 milioni di abitanti.

Tecnologia e sviluppo al servizio del cittadino

Il più grande punto di forza della centrale toscana, come spiega il Dott. Lubrani direttore del NUE 112, è l’assetto integrato tra le centrali di Toscana e Marche-Umbria che ha creato una vera e propria strategia di intervento di emergenza tecnica, unificando di fatto tutto il centro Italia e ponendolo al sicuro da qualsiasi sorta di rischio di inattività. L’allineamento strategico delle tre centrali garantisce, in caso di disfunzioni al sistema, il trasferimento automatico delle chiamate di emergenza da una centrale all’altra senza alcun ritardo per l’attivazione dei soccorsi.

L’infrastruttura tecnologica di reciproco supporto, denominata “Disaster recovery” è un elemento di grandissima novità nella gestione dell’emergenza territoriale e proietta direttamente nel futuro lo schema di attivazione del soccorso.

Un solo numero da ricordare, un unico numero da comporre

Ma il numero unico 112 ha davanti a sé ancora molta strada per far conoscere a tutti gli utenti la grande novità che porta nel sistema di emergenza l’attivazione delle richieste di soccorso attraverso un numero unificato, da far comporre a tutta la cittadinanza che ne abbia bisogno. In futuro la sfida più grande sarà il raggiungimento di un sistema di soccorso unificato a livello europeo destinato a una cittadinanza informata, che faccia un uso consapevole dei servizi di emergenza e che vi faccia ricorso nei modi corretti.

Secondo i sondaggi qualitativi e di opinione pubblica condotti per conto della Commissione europea, pubblicati  sul bollettino  “Eurobarometer”, nel 2021 soltanto il 19% della popolazione italiana componeva consapevolmente il numero 112 per chiedere soccorso, nel 2022 lo stesso dato sale al 22% in aumento grazie alle campagne informative a livello regionale che spiegano come tutti i vecchi numeri di emergenza siano confluiti nel numero unico. E’ auspicabile nel prossimo futuro, in concomitanza col raggiungimento del 100% della copertura nazionale del numero di emergenza 112, una massiccia inversione di abitudine nelle attivazioni del soccorso per mezzo dei numeri dell’emergenza in disuso. Determinante, per questo scopo, l’informazione capillare alla cittadinanza, la presenza attiva sul territorio del numero simbolo dell’emergenza unico per tutta Europa, 112.

Giornata del NUe 112: un’’occasione per far conoscere il numero unico a tutta la cittadinanza

In Europa le giornate del NUE 112 sono già da molti anni un momento di sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche del soccorso per la diffusione di un pensiero consapevole sull’opportunità di ricorso al servizio di emergenza: si parte dalla più giovane età con campagne di istruzione nelle scuole primarie dove i bambini incontrano i tecnici dell’emergenza, fino agli eventi formativi aziendali con simulazioni delle richieste di soccorso.

L’11 Febbraio, 11/2, è l’occasione per far conoscere il numero unico per le emergenze a tutta la cittadinanza, di tutte le età e di tutte le Regioni.

In Trentino la centrale unica di risposta ha organizzato un evento a porte aperte alla cittadinanza con visite guidate alla centrale e incontri formativi con tecnici e operatori, così come avviene già in Valle d’Aosta capillarmente attiva nelle informazioni alla comunità.

Nella CUR fiorentina, lo scorso 30 Gennaio si è svolto un seminario organizzato dalla AST Associazione Stampa Toscana, alla presenza del Questore, del Viceprefetto e del Presidente della Corte di Appello di Firenze. Tema centrale dell’incontro la necessità di favorire quanto più possibile la conoscenza del 112 da parte della Cittadinanza.

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