Rsa toscane: la Regione destina nuovi fondi ma per i gestori non sono sufficienti

Nel giro di 24 ore due provvedimenti per destinare fondi alle Rsa. Ma secondo le strutture i fondi non bastano. Annunciati aumenti delle rette

Poco più di 2,6 milioni di euro a cui se ne sono aggiunti, nel giro di 24 ore, altri 4,7. Circa 7,3 milioni di euro è quanto prevede di investire la Regione per le Rsa toscane. Ma gestori e associazioni di categoria non esultano affatto e annunciano già un aumento delle quote sociali a carico delle famiglie per far fronte alle spese crescenti.

68 centesimi al giorno in più per i degenti non autosufficienti 

Dopo l’aumento di 68 centesimi al giorno per la quota sanitaria a favore dei degenti non autosufficienti ospiti nelle Rsa toscane (per un totale di 2,63 milioni di euro, risorse messe a disposizione delle tre Asl territoriali della Toscana), la Regione ha varato un nuovo stanziamento per le Rsa. Lo hanno annunciato ieri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alle politiche sociali Serena Spinelli.

Fino al 30 giugno, altri 2,5 euro per le spese Covid nelle Rsa toscane

Almeno fino al 30 giugno ci saranno altri 2,5 euro al giorno per ogni posto letto convenzionato. Serviranno a coprire le spese sostenute per l’emergenza sanitaria da Covid 19. Un totale di 4,7 milioni di euro, finanziati con fondi del bilancio regionale, destinati a sostenere i costi necessari per sanificazione degli ambienti, acquisto dei dispositivi di protezione individuali, messa in sicurezza di ospiti e operatori. I 4,7 milioni verranno assegnati alle tre Asl territoriali: in particolare, alla Nord-Ovest andranno 1,18 milioni, alla Centro 2,32 e alla Sud-Est 1,20.

«Con questo provvedimento interveniamo ancora – ha detto il presidente Giani – , dopo l’aumento della quota sanitaria per i non autosufficienti, a sostegno di un settore che ha sofferto molto negli ultimi anni, che è stato in prima linea nella battaglia contro la pandemia e che adesso sta subendo oltre all’aumento generalizzato dei costi, anche i pesanti effetti del caro energia».

Per gestori e associazioni i fondi non bastano. In arrivo aumenti per le famiglie

Tiepida la reazione dei rappresentanti delle Rsa toscane che hanno espresso le proprie perplessità su più fronti. In sostanza, secondo gestori e associazioni di categoria, lo stanziamento non risolve affatto i problemi a cui le residenze devono far fronte. Non solo a causa dei costi dovuti ai dispostivi e ai provvedimenti Covid, ancora in atto, ma anche per l’aumento dei costi energetici e dell’inflazione che inevitabilmente grava anche su queste realtà. Sembra quindi alle porte un aumento della quota sociale di almeno il 10% che dovrà essere sostenuta dalle famiglie.

Spinelli: «dal Governo nessuna risorsa, nonostante le richieste»

«Per le Rsa la Regione ha erogato, nel 2020-22, ristori straordinari per oltre 55 milioni, in aggiunta ai 206 milioni annui per le quote sanitarie – ha ricordato Spinelli -. Ora riattiviamo i contributi fino a giugno, con risorse regionali. È bene ribadire come dal livello nazionale, con gli ultimi ‘decreti aiuti’, non siano arrivate risorse per le strutture residenziali sociosanitarie, nonostante le richieste di Regioni e associazioni dei gestori».

 

 

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