Non ratificato dalle organizzazioni datoriali l’accordo per adeguare i tabellari fra sanità pubblica e privata. Il punto con Lorenzo Mainetti (FP Cgil Firenze)
Quattordici anni di attesa ma al momento di concretizzare la firma non è arrivata. Sono partite in tutta la Toscana ma anche nel resto d’Italia le proteste sindacali contro la mancata ratifica, da parte delle organizzazioni datoriali Aris e Aiop del pre accordo che avrebbe finalmente messo un punto a una attesa estenuante per tutti i professionisti sanitari che lavorano nel privato, il cui contratto è scaduto nel 2006. «Si parla di un tema che coinvolge in tutta Italia circa 10mila persone – spiega Lorenzo Mainetti funzionario FP Cgil Firenze – per quanto riguarda gli infermieri, su Firenze e Pistoia, la stima è di 1000 persone».
Entro il 30 luglio doveva essere siglato l’accordo definitivo
Un segnale concreto di svolta era arrivato lo scorso 10 giugno quando Cgil, Cisl Uil e Aris e Aiop avevano sottoscritto una pre-intesa per il rinnovo del contratto della sanità privata, scaduto nel 2006. «Entro il 30 luglio doveva essere siglato l’accordo definitivo – spiega Mainetti -: un accordo storico che avrebbe portato all’equiparazione dei tabellari degli stipendi fra sanità pubblica e privata. In concreto, un aumento medio di 154 euro lorde oltre all’adeguamento alle normative che regolano il contratto di sanità pubblica».
Il Governo si era impegnato a contribuire per il 50%
Un accordo che aveva avuto l’ok anche dal Governo che si era impegnato a contribuire, per il 50%, agli adeguamenti di stipendio previsti. «La stima di spesa era di 500 milioni di euro; di questi 250 li avrebbe messi il Governo tramite le Regioni – aggiunge Mainetti -. Avevamo avuto garanzie sia dal Ministro Speranza che dal Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini. Nonostante questo non siamo riusciti ad arrivare alla sottoscrizione del contratto perché Aris e Aiop si sono tirati indietro chiedendo ulteriori garanzie».
Mainetti (CGIL): ‘assurdo dover ancora lottare per la disparità economica tra pubblico e privato’
«Sembra di essere tornati al punto di partenza. Dopo tante proclamazioni a tutti i livelli nei confronti di infermieri e professionisti sanitari diventati ‘eroi’ nel periodo Covid, il loro impegno è stato già dimenticato. È assurdo dover lottare per la disparità economica tra pubblico e privato, quando la formazione, la preparazione e l’impegno sono gli stessi – conclude Mainetti -. Stiamo organizzando iniziative di protesta in tutta la Toscana, in modo da sensibilizzare l’opinione pubblica su una situazione che non è più sostenibile».