Santa Maria Nuova e Careggi: chiusi gli ultimi reparti Covid

È stata allestita a Palazzo Strozzi Sacrati una mostra sui vaccini che ne ripercorre la grande storia

Hanno chiuso le porte i reparti Covid di Careggi e Santa Maria Nuova. Nello specifico, il Covid Center di Careggi era stato preparato nell’aprile del 2020 in previsione della seconda ondata pandemica e attivato dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani alla fine dello scorso ottobre. Da quel momento la struttura ha assistito 974 pazienti su un totale di 2913 pazienti Covid-19 ricoverati a Careggi dall’inizio della pandemia, nel marzo del 2020. «Nella seconda e terza ondata – ha dichiarato Rocco Damone, direttore generale di Careggi – dallo scorso settembre a oggi, sono stati complessivamente ricoverati 2305 pazienti a Careggi e  oltre il 40% di questi  è stato assistito nel Covid Center. La struttura dotata di livello assistenziale ordinario e intensivo, ha accolto 167 ricoverati all’interno del Padiglione nei 16 letti di terapia intensiva e oltre 800 pazienti nei 57 posti letto ordinari, per un totale di circa 10mila giornate di ricovero complessive. Gli esiti del Covid Center di Careggi segnano una percentuale di guarigione di circa l’85% – precisa – in linea rispetto alla gravità della Pandemia con una mortalità del 16%. Grazie alla lungimiranza del Presidente Giani che ha creduto fin dai primi momenti in questa strategia organizzativa il Covid Center – conclude Damone – ha consentito di preservare oltre alle attività oncologiche e alle urgenze anche molte altre prestazioni ad alta complessità e di garantire il necessario supporto all’Area Vasta, nei momenti di maggiore diffusione del virus».

«Abbiamo costruito una grande squadra – ha ricordato il dottor Giovanni Cianchi che è stato responsabile clinico della Terapia intensiva del Covid Center diretta dal dottor Adriano Peris – 12 anestesisti supportati dagli specializzandi che è riuscita a fronteggiare una malattia molto grave, diventata sempre più pericolosa con il passare del tempo e aggressiva verso pazienti sempre più giovani, siamo professionalmente rafforzati da questa esperienza, ma resta il dolore per le persone che non abbiamo potuto salvare».

«Come infermieri – ha aggiunto Lara Giuntini, coordinatrice infermieristica della Terapia intensiva del Covid Center – ci siamo confrontati con colleghi provenienti da esperienze professionali diverse e questo ci ha arricchito dal punto di vista professionale e umano. Di fronte ad una malattia molto grave che ha fatto tante vittime i successi che siamo riusciti a ottenere ci hanno ripagato della fatica fisica ed emotiva in questi lunghi mesi di lotta al Covid in terapia intensiva».

Orgoglioso del lavoro fatto anche Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus «Abbiamo tenuto un’alta qualità di cure sia in degenza ordinaria che in terapia intensiva – ha detto – . A gennaio-febbraio metà ospedale era dedicato alla cura del covid: 55 posti letto su 110. Ricordo a tutti che abbiamo affrontato tre ondate successive. Ora si volta pagina, ci sono tutte le premesse. Dovremo convivere col virus, ma possiamo smettere di temerlo. I vaccini fanno ben sperare: sono tutti validi e sicuri, e ci stanno aiutando ad archiviare una stagione che ha messo a dura prova la tenuta anche sociale della comunità umana. Ora l’impegno di tutti deve essere quello di vaccinarsi e di far vaccinare. I vaccini hanno debellato molte malattie, ci sono tutte le premesse affinché mettano fine anche al Covid. Senza considerare – ha proseguito – che abbiamo ora un patrimonio di conoscenze, professionalità e strumentazioni che non deve andare disperso. È ora il momento di mettere tutto questo a frutto per sconfiggere altre malattie. Le sfide continuano ma noi siamo pronti ad affrontarle. Un ringraziamneto poi Giancarlo Landini lo rivolge a chi ha aiutato anche con le donazioni «Un grazie particolare – ha concluso – va alla popolazione, che abbiamo sempre sentito al nostro fianco. Tutto quello che ci era necessario per affrontare l’emergenza ci è stato messo a disposizione. Nella ricorrenza della fondazione dell’ospedale, il 23 giugno, quando la struttura compirà 733 anni, avremo modo di ringraziare tutti e di dare il giusto riconoscimento ai nostri operatori – medici, infermieri, operatori sanitari e amministrativi – che hanno fatto squadra».

La fondazione Santa Maria Nuova ha allestito una mostra sui vaccini, che ne ripercorre la grande storia. È già stata esposta a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana. Poi, da Firenze andrà in tour a Prato e Pistoia.

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