Trasporto sanitario: la ricetta è elettronica

L’obbligo non interessa i servizi di ambulanza per il trasporto di emergenza ed urgenza

La ricetta per il trasporto sanitario è diventata elettronica. Da settimane ormai, come le ricette rosse per farmaci ed esami e quelle bianche, in Toscana anche le richieste per servizi di trasporto sanitario a carico del servizio sanitario regionale si dematerializzano. Non cambiano regole e requisiti per accedere al servizio. L’obbligo non interessa i servizi di ambulanza per il trasporto di emergenza ed urgenza.

Le prescrizioni possono essere fatte da medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per il primo accesso, da specialisti pubblici per trasporti singoli o legati a cicli di trattamento terapeutico o da specialisti di strutture private accreditate convenzionate in caso di dimissioni o trasferimenti. La destinazione del trasporto deve essere una struttura sanitaria pubblica o una struttura sanitaria privata convenzionata, ma solo in questo caso per gli utenti a cui è garantita l’assistenza nell’ambito del regime di convenzione.

Nella ricetta elettronica, così come era già oggi per quella cartacea, devono essere indicate condizioni cliniche (ovvero barellati, non deambulanti o soggetti in trattamento dialitico) e motivo del trasporto: ricovero da domicilio, dimissioni, trasferimento tra strutture sanitarie, visite specialistiche, esami diagnostici, cicli di trattamento terapeutici, trattamenti dialitici, radioterapicie chiemoterapici oppure cicli di trattamenti riabilitativi per patologie moto-beuropatiche in fase post-acuta, che non può però protarsi oltre sei mesi.

 

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