Usca, ecco i numeri un anno dopo dalla costituzione

13mila visite a Firenze a casa di malati Covid e tanta voglia di non mollare

Squadre attive 12 ore al giorno, 7 giorni su 7. A un anno dalla costituzione, dalla prima squadra attivata il 1° aprile 2020, ecco il punto sui numeri altissimi dell’attività sul territorio di Firenze delle Usca, Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Le 40 squadre Usca, ogni giorno sul territorio di Firenze, hanno effettuato in un anno di lavoro, oltre 13mila visite totali fra quelle a domicilio, negli alberghi sanitari e nelle Rsa, a cui si aggiungono più di 23mila contatti telefonici. Cinquemila i tamponi domiciliari. Con la formazione sanitaria specifica ricevuta, il personale medico e infermieristico, ha potuto attuare a domicilio più di 350 ecografie e più di 1000 emogasanalisi e da qualche mese può utilizzare anche l’elettrocardiografo, servizi che in precedenza erano svolti solo in strutture sanitarie. Ancora ad integrazione del servizio sono state garantite le sostituzioni di PEG e l’effettuazione delle radiografie domiciliari. L’attività di vaccinazione, inizialmente nelle strutture residenziale e di supporto nei presidi ospedalieri e territoriali e ora a domicilio, per i soggetti estremamente vulnerabili e anziani, conta ad oggi un totale di circa 6000 vaccini effettuati.

Usca si è rivelata un elemento di innovazione e di sperimentazione di modelli integrati di cure primarie attraverso pratiche innovative di relazione tra professionisti, discipline e servizi. «Abbiamo costruito un percorso multiprofessionale – sottolinea il direttore della Società della Salute Firenze, Marco Nerattini – per portare a casa del cittadino un servizio integrato. Un obiettivo su cui contiamo e a cui ci affidiamo anche per il futuro”. Aggiungono Gemma e Laura, infermiere e Oss Usca: “Le varie figure professionali si supportano, dandosi forza l’una con l’altra».

Le Usca, infatti, si interfacciano con tutte le figure sanitarie sul territorio: medici di medicina generale, infermieri di famiglia e di comunità, Servizio di riabilitazione, Servizio sociale e del Comune di Firenze, Servizi specialistici e con il Servizio di continuità ospedale territorio (Acot). Il supporto della Società della Salute di Firenze e del Coordinamento dei servizi sanitari territoriali dell’Ausl Toscana Centro ha permesso inoltre di definire bisogni e priorità all’interno di una rete di servizi.

«Ricordo le ansie e le preoccupazioni – dice dei primi giorni Irene, medico Usca – Qualcosa si stava muovendo, si stava creando, qualcosa di nuovo, sul territorio con una dinamicità a cui non si è abituati. E in parte ero grata di esserne parte». Oggi, a un anno da quel primo giorno, le richieste sono ancora tantissime, il telefono squilla in continuazione, nessuno dei pazienti viene lasciato solo.

«Qualche tempo fa abbiamo seguito a casa con visite quotidiane una signora anziana con una brutta polmonite – racconta Ruggero, referente medico Usca e iscritto al corso di formazione in medicina generale -. In una delle ultime visite mi ha accolto con un ‘dottore mi ha salvato la vita’. Questi momenti ci danno la carica per andare avanti».

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