Coronavirus, 154 nuovi casi: trend in discesa. Scatta l’obbligo di mascherine

È in calo il numero quotidiano dei nuovi contagi da Coronavirus. Oggi sono stati 154 (contro i 175 di ieri e i 173 di sabato). A oggi, dall’inizio dell’emergenza, le guarigioni (virali e cliniche) sono uguali al numero di decessi: 350. Per contenere la diffusione del virus oggi è iniziata la distribuzione  ‘porta a porta’ di mascherine in tutta la Toscana. I sindaci dei vari Comuni dovranno distribuirle e comunicare alla Regione l’avvenuta consegna. A quel punto scatterà l’obbligo di indossarle in tutti i casi in cui la distanza sociale non è sufficiente alla protezione primaria delle persone.

Intanto, a Firenze sono iniziati i primi trasferimenti di pazienti Covid-19 al Centro tecnico della Fgci di Coverciano. I primi ospiti dell’albergo dei calciatori saranno 14 anziani della residenza per anziani Il Bobolino, di Firenze. Ma ci si muove anche anche sul fronte della ricerca. Nell’Azienda Ospedaliera Università Pisana è iniziato uno studio sperimentale per tilizzare il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19. L’obbiettivo è arrivare ad usarlo a scopo terapeutico sui malati critici con polmonite in ventilazione assistita.

Coronavirus, 154 nuovi casi. Trend in discesa

Sono 154 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Toscana nelle ultime 24 ore. Discendente, dunque il trend dei positivi: ieri erano stati 175 e sabato 173. Sale invece il numero di decessi: 25, rispetto ai 18 di ieri e di sabato. Resta contenuto l’aumento di ricoveri: ne risultano 5 in più rispetto a ieri; 3 in terapia intensiva. Ad oggi, le guarigioni sono uguali al numero di decessi, ovvero 350: 106 sono le virali (persone risultate negative al test); 244 quelle cliniche (persone senza più sintomi).

I casi attualmente positivi in cura rimangono dunque 5.301. Sono 1395 le persone ricoverate, di cui 279 in terapia intensiva. Dal monitoraggio giornaliero sono invece 15.400 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana. Di 6.001 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione: 1.769 Firenze, 888 Lucca, 698 Massa-Carrara, 560 Pisa, 400 Pistoia, 387 Arezzo, 350 Siena, 342 Prato, 323 Livorno, 284 Grosseto.

In distribuzione 8,5 milioni di mascherine. Scatta l’obbligo di indossarle

Sono arrivate nella notte fra sabato e domenica dalla Cina e la Regione vuol farle arrivare, casa per casa, ai cittadini. La distribuzione delle mascherine è iniziata stamani ad opera della Protezione civile. Saranno i sindaci a distribuirle e a comunicare l’avvenuta consegna. A quel punto, come da ordinanza, scatterà l’obbligo di indossarle in tutti i casi in cui, in spazi chiusi e aperti, è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale. E via così, Comune per Comune, fino a coprire tutta la Toscana. Sette giorni è il tempo massimo che la Regione ha dato ai sindaci per terminare la distribuzione.

«È in corso la consegna a tutti i cittadini della Toscana di 8 milioni e mezzo di mascherine monouso FFp1, equivalenti a quelle chirurgiche – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi in un videomessaggio Facebook -. Le abbiamo inviate questa mattina ai Comuni e ai sindaci affinché le distribuiscano casa per casa, direttamente ai cittadini, evitando assembramenti e dispersioni». Avere la mascherina, ha puntualizzato Rossi, non autorizza a uscire se non, come di consueto, per motivi di necessità: «in questo senso il numero che stiamo distribuendo è sufficiente per poter garantire un periodo di autosufficienza». Si tratta di tre mascherine a testa, tolti i bambini più piccoli.

Andranno indossate in «tutti gli ambienti pubblici o privati in cui per l’Oms è necessaria la distanza sociale di almeno 1,8 metri»

Ma successivamente ne saranno consegnate altre. Già ieri la Regione aveva annunciato di aver ordinato altri 20 milioni di mascherine. «Con il Coronavirus dovremo vivere per un certo periodo di tempo, quindi l’uso della mascherina tenderà ad imporsi – ha aggiunto Rossi -. Quindi stiamo cercando di strutturare attraverso nuovi acquisti e con la filiera toscana, un rifornimento costante per tutti i cittadini». Le indicazioni seguite dalla Regione su quando e dove indossarle sono quelle dell’Organizzazione mondiale per la sanità: «tutti quegli ambienti pubblici o privati in cui per l’Oms è necessaria la distanza sociale di almeno 1,8 metri».

Sarà obbligatorio indossarle: sui mezzi pubblici, sui taxi e mezzi a noleggio con conducente, nei negozi e a fare la spesa, negli uffici e luoghi chiusi ma anche negli spazi all’aperto frequentati da più persone e dove è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale di sicurezza.

Il plasma dei guariti per curare malati critici. Aoup capofila dello studio

Si chiama “Tsunami Study” lo studio sperimentale che prenderà il via nell’Azienda Ospedaliera Università Pisana. L’obbiettivo è utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19 sui malati critici con polmonite in ventilazione assistita. Lo studio ha ottenuto il via libera dal Cnt-Centro nazionale sangue, che ha autorizzato protocolli di selezione dei donatori in ogni regione ed è ora sottoposto all’approvazione del Comitato etico locale per il via libera.

Lo studio è stato reso possibile grazie alla sinergia con il Crs-Centro regionale del sangue diretto da Simona Carli, l’Officina trasfusionale dell’Area vasta nord-ovest diretta da Maria Lanza, l’Unità operativa di Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti dell’Aoup diretta da Alessandro Mazzoni, che ha ideato lo studio e lo staff delle Malattie infettive che l’ha messo a punto.

«A Pisa si stanno sperimentando ben 2 farmaci dei 7 protocolli Aifa e il fatto che Pisa guidi questa sperimentazione, che potrebbe partire già la prossima settimana, significa che aumentano le possibilità di cura – ha dichiarato il presidente della Regione Enrico Rossi -. Noi abbiamo deciso di tentare ogni strada. In questo senso si inserisce anche la decisione degli screening sierologici che, pur nei limiti dello strumento, abbiamo intrapreso innanzitutto per tracciare un quadro plausibile sulla diffusione del contagio».

«Il plasma di un donatore potrà essere utilizzato su tre pazienti, e questa è sicuramente una prospettiva terapeutica interessante»

Ad oggi non esiste un trattamento specifico per Sars-CoV2 (il virus responsabile del Covid 19). Ma come accaduto per altre precedenti epidemie virali (Ebola, MERS, H1N1) l’uso di plasma da soggetti convalescenti, sopravvissuti all’infezione, ha dimostrato di avere un ruolo terapeutico soprattutto perché fattibile e poco rischioso.

«L’utilizzo del plasma iperimmune da pazienti guariti su pazienti critici esiste già in letteratura e crediamo che questo possa influenzare positivamente la prognosi – ha dichiarato il professor Francesco Menichetti direttore di Malattie infettive e coordinatore dello studio multicentrico -. Pisa sarà capofila per la Regione Toscana ma anche per Lazio, Campania, Molise, Marche e le Forze armate. Questo significa essere agganciati ai protocolli nazionali Aifa e ritengo che fare ricerca, capirne di più, sia nostro dovere e il nostro preciso impegno. Oltretutto il plasma di un donatore potrà essere utilizzato su tre pazienti, e questa è sicuramente una prospettiva terapeutica interessante».

Al via i primi trasferimenti di pazienti nel centro tecnico Fgci di Coverciano

Sono iniziati questa mattina i primi trasferimenti di pazienti Covid-19 al Centro tecnico della Fgci di Coverciano, messo a disposizione dal presidente Gabriele Gravina. I primi ospiti dell’albergo che abitualmente accoglie i calciatori saranno 14 anziani della Ra (Residenza per anziani) Il Bobolino, di Firenze: 4 verranno trasferiti stamani, gli altri 10 tra domani e mercoledì. Successivamente le 54 camere disponibili nella struttura accoglieranno gli altri ospiti.

I 14 anziani che tra oggi e mercoledì arriveranno dal Bobolino sono tutti asintomatici, ma positivi al Covid-19. Sono totalmente autonomi. Le camere sono in fase di allestimento, sono già stati attivati tutti i servizi. Così il Centro tecnico di Coverciano diventerà un albergo sanitario, che verrà preso in carico dalla Asl Toscana centro.

«L’iniziativa, proposta dal presidente Gravina, è frutto di un accordo tra Federcalcio e Asl – chiarisce Marco Nerattini, direttore di zona-distretto e della Società della Salute di Firenze, che sta seguendo i trasferimenti degli ospiti -. A Coverciano trasferiremo i pazienti provenienti dal territorio, come gli anziani che stanno arrivando dal Bobolino, e anche pazienti Covid dimessi dagli ospedali, in via di negativizzazione. Dando la precedenza in base alla residenza delle persone».

 

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