Coronavirus, 80 nuovi casi in Toscana: trend ancora in discesa

Continua il trend discendente per i nuovi casi di Coronavirus in Toscana. Per il terzo giorno consecutivo i nuovi casi sono meno di 100, il punto più basso a partire dal 13 marzo. Sono 80 in più rispetto a ieri le persone risultate positive nella regione, a fronte di 4.077 tamponi effettuati e 3.300 analizzati.  58 più di ieri le persone guarite, tutte negativizzate.

Si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto Covid: oggi sono nel complesso 959 (35 in meno di ieri), di cui 168 in terapia intensiva. Proprio per i pazienti ricoverati, per permettere loro di stare in contatto con i familiari, sono in arrivo cinquanta tablet destinati ai reparti ospedalieri. I primi tre li ha consegnati oggi nel reparto Covid-19 di Careggi l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi.

Coronavirus, 80 nuovi casi: continua il trend discendente

Continua il trend discendente per i nuovi casi di Coronavirus in Toscana. Per il terzo giorno consecutivo i nuovi casi sono meno di 100, il punto più basso a partire dal 13 marzo. Sono 80 in più rispetto a ieri le persone risultate positive nella regione, a fronte di 4.077 tamponi effettuati e 3.300 analizzati. Un dato ancora migliore dei giorni scorsi, quando se ne erano registrati 97 e 96 a fronte di 3.477 e 3.903 test analizzati.Con 8.780 positivi totali, la Toscana è decima in Italia per numerosità di casi, con circa 235 casi per 100.000 abitanti su una media italiana di 300.

58 più di ieri le persone guarite. Sono tutte persone guarite a tutti gli effetti perché risultate negative al tampone per due volte a distanza di 24 ore. Salgono quindi a 1.886 i guariti: 995 solo “clinicamente” e 891 i negativizzati. Stabile il dato relativo ai decessi. Sono 18 (ieri e martedì erano stati 19) quelli segnalati oggi: 12 uomini e 6 donne con un’età media di 81,9 anni. Sono quindi 723 le persone che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia. Il tasso di mortalità toscano è quindi di 19,4 x 100.000 residenti contro il 40 x 100.000 della media italiana.

Si riducono ancora le persone ricoverate nei posti letto Covid: oggi sono nel complesso 959 (35 in meno di ieri), di cui 168 in terapia intensiva (-6). È il punto più basso raggiunto dal 18 di marzo per le terapie intensive e dal 21 per i ricoveri totali. Complessivamente, 5.212 persone sono in isolamento a casa perché prive di sintomi o con manifestazioni lievi che non richiedono cure ospedaliere (39 in più rispetto a ieri). Sono invece 17.267  (6 in più rispetto a ieri) le persone in sorveglianza attiva dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

Cinquanta tablet nei reparti Covid-19: Saccardi consegna i primi a Careggi

Aiuteranno i pazienti a stare in contatto con i familiari i cinquanta tablet destinati ai reparti ospedalieri. I primi tre li ha consegnati oggi nel reparto Covid-19 di Careggi l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. I dispositivi sono stati acquistati da Estar grazie alla campagna di donazioni “Sostieni gli ospedali della Toscana”. Gli altri, due per reparto, li distribuirà da Estar nei prossimi giorni, in ciascun ospedale toscano. Sanificabili con prodotti attivi contro i virus, i tablet sono quindi utilizzabili in ambiente ospedaliero e nei reparti Covid.

«Per i pazienti ricoverati nei reparti Covid dei nostri ospedali, alla sofferenza e alla preoccupazione per la propria salute si aggiungono anche la solitudine, la lontananza dagli affetti più cari, l’impossibilità di ricevere una visita – ha detto Saccardi -. Questi tablet li aiuteranno a restare in rapporto con i parenti e renderanno meno dura la loro degenza. So bene che una videochiamata non è un abbraccio né una carezza, ma è comunque un contatto. Dobbiamo creare un ponte tra le persone ricoverate e i loro cari, perché l’umanità è parte della cura, di una cura dignitosa».

Sicurezza nei luoghi di lavoro, in arrivo il rappresentante dei lavoratori in ospedale

Approvato l’Accordo regionale per istituire i rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza di sito ospedaliero. L’atto è stato deliberato dalla Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi. Obiettivo principale è costituire un sistema integrato di rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza di sito ospedaliero (si-rlss) e sostenere i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (rls) aziendali. L’accordo, valido per gli ospedali con più di 500 lavoratori, è frutto di un’intesa tra Regione, Aziende sanitarie e Cgil, Cisl, Uil – Funzione pubblica della Toscana.

«La finalità dell’accordo è quella di realizzare un progetto sperimentale della durata di 5 anni in ambiente ospedaliero per elevare i livelli di sicurezza del lavoro e ridurre i rischi. L’istituzione di questa nuova figura, da individuare tra coloro che rivestono già l’incarico di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza aziendale – spiega Saccardi – è resa necessaria dalla complessa varietà delle attività che si svolgono in ospedale e dalla compresenza di più persone che interagiscono tra loro come professionisti, pazienti, operatori che gestiscono i servizi, personale di ditte in appalto».

L’Aou pisana capofila di uno dei tre studi clinici autorizzati da Aifa

L’Agenzia italiana del farmaco ha autorizzato tre nuovi studi clinici per il trattamento del Covid-19. Uno di questi è coordinato dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana. Si tratta di uno studio randomizzato per valutare efficacia, sicurezza e tollerabilità del Baricitinib in aggiunta al trattamento usuale nei pazienti con polmonite in Covid-19. Il farmaco è autorizzato in Italia per la cura dell’artrite reumatoide. Da domani sarà pienamente operativo il centro promotore di Pisa, che sarà rapidamente affiancato dal Niguarda a Milano e dagli Ospedali di Bergamo, Pavia e Brescia.

«È molto importante che assistenza, conoscenza e ricerca procedano di pari passo – è il commento del presidente della Regione Enrico Rossi -. In Toscana questo sta avvenendo, anche in occasione del Covid-19. Mentre il sistema sanitario toscano sta facendo del suo meglio per curare e far guarire tutti i pazienti Covid-19, contemporaneamente si conducono studi sull’efficacia e la siurezza di farmaci finora usati per altre patologie. Il fatto che Aifa abbia autorizzato lo studio coordinato dall’Aou pisana è per noi motivo di orgoglio».

«Nella Aou pisana -spiega il professor Francesco Menichetti, direttore UO Malattie infettive della Aoup – è già stato trattato un piccolo numero di pazienti (circa 20) con Covid-19 e polmonite severa con Baricitinib per via orale al dosaggio di 4 mg al di’ per 10-14 giorni. Abbiamo osservato un miglioramento dei parametri ventilatori molto rapido, nelle 96 ore successive al trattamento, e la maggior parte di questi pazienti non ha avuto necessità di ventilazione invasiva».

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