Coronavirus, casi giornalieri quasi dimezzati rispetto a ieri

La Regione stabilisce chi avrà diritto ai test sierologici rapidi. Saranno riservati alle categorie con maggior rischio. No ai test privati

È di nuovo in discesa il numero di casi positivi al nuovo Coronavirus in Toscana. Sono 226 quelli registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino. Quasi la metà dei 406 resi noti ieri. Un dato positivo anche e soprattutto se confrontato con la quantità di tamponi effettuati: ieri ne erano stati registrati 4.149 e oggi 3.736. Questo significa che a fronte di quelli effettuati, oggi è risultato positivo il 6% dei tamponi contro il 9,8% di ieri.

Continua invece a salire il numero di decessi: 22, rispetto ai 15 di ieri e ai 9 del 1 aprile. Contenuto l’aumento di ricoveri: +7 rispetto a ieri, con un -7 nelle terapie intensive. Aumentate invece le guarigioni cliniche (da 166 a 216), e quelle virali (da 50 a 84). A oggi i contagiati dall’inizio dell’emergenza sono quindi 5.499, e i casi attualmente positivi in cura rimangono 4.909. Sono 14.785 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana.

Test sierologico a personale sanitario, socio-assistenziale, volontariato. No ai test privati

Test sierologici rapidi a chi appartiene alle categorie con maggior rischio espositivo, anche a tutela della salute pubblica. O, su richiesta del medico o pediatra di famiglia, ai singoli cittadini che manifestino sintomi di infezione da Covid-19. I test sierologici fatti dai privati, invece non avranno nessun valore. La Regione è disposta a convenzionarsi con i privati che lo vorranno ma se invece questi procederanno a fare i test in autonomia, la Regione li denuncerà alla Protezione civile nazionale, chiedendo la requisizione dei kit per i test sierologici.

La nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Enrico Rossi stabilisce le categorie di gruppi e individui che hanno diritto ai test. La limitazione, si legge nell’ordinanza, è motivata anche dalla scarsità dei test sierologici rapidi a disposizione. Nell’ordinanza si precisa anche che il test sierologico rapido da solo non ha valenza diagnostica; a seguito di esito positivo o dubbio del test, si dovrà procedere al test diagnostico molecolare (tampone orofaringeo).

Rossi: «disponibili a collaborare con il privato, ma no allo spreco di risorse»

«Faremo il test sierologico secondo un ordine di priorità che in futuro potrà anche allargarsi – ha detto Rossi in un videomessaggio Facebook -. Prima di tutto agli operatori sanitari, a quelli di Rsa, Rsd, strutture socio-sanitarie e di accoglienza. E poi al volontariato, alle farmacie, alle forze dell’ordine e al personale penitenziario. Anche ai singoli cittadini, se il medico o pediatra di famiglia lo riterranno necessario».

Al di fuori di queste categorie non si potranno fare i test rapidi. «I privati che vorranno farli – ha aggiunto Rossi -, dovranno convenzionarsi con noi. Se il test viene effettuato al di fuori della sanità pubblica, dove viene fatto gratuitamente, per noi non ha nessun valore. Noi siamo disponibili a collaborare con il privato, ma non possiamo permettere che i cittadini vengano turlupinati, né che ci sia spreco di risorse al di fuori di un quadro di priorità stabilito dalla sanità pubblica».

Psicologia clinica per operatori sanitari, pazienti Covid-19 e familiari

È attivo il servizio di Psicologia clinica dell’Azienda sanitaria Toscana Centro, diretto da Silvia Lapini. Si rivolge sia al personale sanitario ospedaliero in prima linea, sia ai pazienti ricoverati con Covid-19 e ai loro familiari.

Per gli operatori è disponibile lo sportello psicologico, prevalentemente telefonico, aperto tutti i giorni in ogni presidio ospedaliero aziendale. Il contatto con l’operatore, successivamente, è sempre telefonico. A seguito del triage telefonico, lo psicologo concorderà con l’operatore un eventuale colloquio finalizzato ad allentare tensione e ansia.

Anche i pazienti ricoverati per Covid, quando le condizioni cliniche lo consentono, possono essere contattati telefonicamente. Il servizio verrà implementato e rimodulato tenendo conto delle nuove esigenze e del contesto in continuo mutamento.

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