Torna a salire il numero dei contagi da Coronavirus in Toscana. Anche se, come spiega la nota giornaliera diffusa dalla Regione Toscana, il dato va confrontato con l’incremento dei tamponi. Cresce però anche il numero dei morti. Positivo invece, il quadro dei ricoveri e delle guarigioni.
Intanto, arrivano le prime ricerche anche a livello toscano su un tema già emerso da studi italiani e internazionali. Il Covid-19 non colpisce allo stesso modo le donne e gli uomini. L’Ars, Agenzia regionale della Sanità ha diffuso un approfondimento che ne spiega le possibili cause.
Contagi di nuovo in salita ma restano positivi i dati su ricoveri e guarigioni
Sono 277 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Toscana nelle ultime 24 ore. Un numero non incoraggiante se si pensa ai 139 di ieri, ma che va confrontato anche con i 4.716 tamponi analizzati oggi contro i 2.537 di ieri. Sono quindi 7.943 i casi positivi in Toscana dall’inizio dell’emergenza. Buoni invece i dati relativi a ricoveri e guarigioni. Calano ancora le persone ricoverate nei reparti Covid: sono in tutto 1.153 (40 in meno di ieri), di cui 213 in terapia intensiva (-3). Salgono le guarigioni, che raggiungono quota 745 (52 in più rispetto a ieri).
Salgono a 5.460 gli isolamenti domiciliari (236 in più ieri). Ben 17.588 (+256) sono invece le persone isolate e sottoposte a sorveglianza attiva in casa dopo aver avuto contatti con persone contagiate. Negativo invece il dato relativo ai decessi. Sono 29 le persone che hanno perso la vita (16 uomini e 13 donne), undici in più rispetto al dato di ieri. Avevano un’età media di 85 anni e tutti hanno evidenziato la presenza di patologie pregresse. Si tratta di persone residenti nelle province di Massa (8), Firenze (7), Lucca (4), Pisa (3), Livorno (2), Arezzo (2), Prato (2) e Pistoia (1).
Le donne meno colpite degli uomini dal Coronavirus. Ars spiega le possibili cause
Arrivano le prime ricerche toscane su un dato già evidente a livello internazionale: il Coronavirus non colpisce allo stesso modo le donne e gli uomini. L’Agenzia regionale della Sanità ha diffuso un approfondimento che ne spiega le possibili cause. Secondo lo studio, anche in Toscana esiste una forte differenza di genere tra uomini e donne a proposito del rischio di infezione e di mortalità da Covid-19. Anche se il numero dei casi è abbastanza equilibrato, gli uomini necessitano più spessp delle donne del ricovero, con un tasso di ospedalizzazione del 54,3 su 100.000 abitanti contro il 33,7. Lo stesso vale per la terapia intensiva con un tasso del 6,3 contro 1,6. I casi con un quadro clinico severo/critico sono il 28% tra gli uomini e il 18,1% tra le donne. La letalità è il 7,6% tra gli uomini e il 3,8% tra le donne.
«Tutti questi dati confermano come anche in Toscana si propenda per delle conseguenze di salute del Covid-19 fortemente sbilanciate per genere – commenta Fabio Voller cordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’Ars -. Ricordiamo preliminarmente come le donne abbiano in Toscana e in Italia un’aspettativa di vita più lunga degli uomini, ma vivano più spesso gli ultimi anni di vita in una condizione di disabilità maggiore, e come invece le comorbidità come le patologie cardiovascolari affliggano maggiormente il genere maschile, un fattore spesso concorrente al Covid-19».
A entrare in gioco sembrano essere le diverse abitudini legate al fumo (negli uomini esiste una prevalenza di fumatori maggiore rispetto alle donne) ma anche l’attenzione all’igiene personale (le donne sono più attente). Ma uomini e donne differiscono anche nella risposta immunitaria. E tra uomo e donna, vi sono delle differenze nei meccanismi che stanno alla base della generazione dell’infezione. Differenze che possono essere sia di tipo ormonale che genetico. Infine, la differenza legata ai cromosomi sessuali, che sembra avere in ipotesi una maggiore espressione di quella proteina che può avere effetti protettivi nei polmoni per le donne rispetto agli uomini.
