Coronavirus, ecco il suo andamento nell’ultimo mese

Il punto sulla circolazione del virus dalla riapertura

A un mese pieno dall’apertura integrale del 18 maggio è possibile fare il punto sulla circolazione del virus in Toscana.  La regione si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 274 casi per 100mila abitanti (media italiana circa 395 x100mila). Dal 18 maggio, sono state 8 in media le nuove diagnosi giornaliere in Toscana, poco più di 5 in media negli ultimi 15 giorni. Il numero così limitato di nuove diagnosi permette ai servizi territoriali di intervenire prontamente per il trattamento del nuovo caso e per la tracciatura e la diagnosi dei contatti. La situazione positiva della Toscana è comune a molte regioni. In Toscana la provenienza delle nuove infezioni è caratterizzata da un’emersione sporadica di nuove diagnosi dal territorio, spesso legata a contesti familiari (il 70% delle diagnosi delle ultime due settimane), o attraverso tamponi eseguiti su persone che si erano rivolte alle cure del pronto soccorso per un evento acuto od in fase di pre-ospedalizzazione per un intervento programmato. La gravità clinica dei casi è nettamente in diminuzione: lo stato clinico al momento dell’effettuazione del tampone continua a vedere la stragrande maggioranza di stati clinici asintomatici e pauci sintomatici, più dell’80% di tutte le nuove diagnosi dell’ultimo mese in Toscana. La minor gravità delle diagnosi si riflette sul dato dei soggetti ricoverati. Il numero dei ricoverati è crollato negli ultimi mesi.

Coronavirus, follow up dei pazienti clinicamente guariti

La Regione ha approvato le Linee di indirizzo operative, che disciplinano l’attivazione di percorsi gratuiti di follow-up relativi alla presa in carico dei pazienti clinicamente guariti dall’infezione da Covid-19. Con una delibera regionale viene definita l’assegnazione di 500 mila euro alle aziende sanitarie per il biennio 2020-2021, mirate alla realizzazione del programma di sorveglianza dei pazienti. La delibera disciplina, inoltre, l’attivazione di specifiche azioni formative, dando mandato al settore “Sanità digitale e Innovazione” di realizzare un database unico per la raccolta dei dati clinici e strumentali, raccolti con i percorsi di follow-up, in quanto ritenuti di fondamentale rilevanza per la programmazione regionale. La Regione ha stabilito che le prestazioni di follow-up non saranno soggette a compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini che si sono ammalati, ampliando così al massimo l’ambito dei soggetti, che potranno godere gratuitamente di queste prestazioni.

Coronavirus, la Regione raccomanda di non utilizzare i guanti

Meglio lavarsi spesso le mani. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato l’ordinanza 67 del 16 giugno 2020 con la quale raccomanda di non usare più i guanti ma di rispettare un lavaggio minuzioso e frequente delle mani con acqua e sapone o con i gel disinfettanti. La raccomandazione non si applica naturalmente agli ambienti di lavoro socio-sanitari e agli ambienti di lavoro in cui i guanti costituiscono dispositivo di protezione individuale.

«Si può fare a meno dei guanti, almeno quando non si maneggiano generi alimentari, purché la pulizia e l’igiene delle mani sia rigorosamente rispettato – dice Enrico Rossi – Lo abbiamo deciso anche in conseguenza a come si è espressa l’OMS che non raccomanda di indossare guanti in quanto non servono per proteggersi dall’infezione, ma anzi potrebbero essere dannosi, dando un falso senso di protezione e sicurezza. Permane invece l’obbligo di usare la mascherina all’aperto in presenza di assembramenti, quando non è possibile stare distanti circa due metri. So che è noioso – prosegue Rossi – e con il caldo persino faticoso per la respirazione, ma sarebbe un errore smettere ora. È bene invece continuare con le doverose precauzioni e i corretti comportamenti. I dati sui nuovi casi, per quanto in calo, dimostrano che il virus persiste e che nessuno può dare la sicurezza che tutto sia solo un brutto ricordo. Infine, una raccomandazione banale ma necessaria: disperdere nell’ambiente mascherine e guanti è veramente da incivili e deve essere evitato per rispetto di noi stessi e degli altri».

Liste di attesa, attività aggiuntive per l’abbattimento entro il 15 luglio

Via libera ai criteri per acquisire prestazioni libero professionali ambulatoriali per la riduzione straordinaria delle liste di attesa. Approvati gli indirizzi che consentiranno alle aziende e agli enti del sistema sanitario regionale di integrare l’attività istituzionale e quella aggiuntiva, per smaltire le liste di attesa entro il 15 luglio, salvo eventuale proroga, indicata dalla Regione. Stando ai nuovi indirizzi, le aziende dovranno predisporre uno o più progetti con il proprio personale dirigente in regime di esclusività per erogare prestazioni aggiuntive, prevedendo un premio di accelerazione. Potranno anche sfruttare pienamente le potenzialità offerte in questo settore dalla televisita, utilizzando anche fasce orarie ulteriori indicate dai Cup, per ampliare le agende di prenotazione in regime istituzionale. Si potrà, inoltre, contrattare con le équipe anche l’acquisto di orario di guardia notturna e festiva per i dipendenti in regime di esclusività, in modo da liberare ore da dedicare alle attività ambulatoriali diurne aggiuntive di attività istituzionale.

Per lo smaltimento delle liste di attesa le aziende potranno anche ricorrere alle figure professionali necessarie (infermieri, tecnici di radiologia e, dove occorra, personale amministrativo) prevedendo una remunerazione, in stretta analogia con quanto predisposto per il personale medico.

Invalidità e handicap, riavvio in sicurezza delle attività della medicina legale

Specifiche linee di indirizzo approvate dalla regione per la ripresa in sicurezza delle attività ambulatoriali di medicina legale. L’atto è stato deliberato su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. Si tratta di linee guida, finalizzate ad assicurare il massimo livello di sicurezza alle persone fragili, che generalmente accedono agli ambulatori delle Asl per l’erogazione di prestazioni medico legali (in particolare per gli accertamenti di invalidità civile ed handicap), oltre che agli stessi operatori sanitari. Le linee di indirizzo impegnano, dunque, le Asl sia ad adottare misure organizzative di prevenzione e protezione per l’abbattimento del rischio infettivo in tutti i contesti dove vengono erogate prestazioni medico legali ai cittadini; sia ad attuare un piano di potenziamento delle dotazioni informatiche, in modo che le strutture di medicina legale possano espletare efficacemente le attività di accertamento sanitario della disabilità. Questi indirizzi anti Covid sono stati elaborati nell’ambito del Tavolo permanente in materia di medicina legale, costituito dai rappresentanti dei servizi medico legali delle Asl toscane.

Da oggi riapre il Centro Integrato per l’educazione e la riabilitazione visiva “Carlo Monti”

Riaperto oggi il Centro Integrato per l’educazione e la riabilitazione visiva “Carlo Monti”, dopo il periodo di sospensione delle attività a causa della pandemia da Coronavirus. Il Centro regionale coordinato dal prof. Gianni Virgili nasce da una convenzione tra Azienda ospedaliero – universitaria  Careggi, I.Ri.Fo.R. Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione Regionale Toscano Onlus e l’Agenzia internazionale per la Prevenzione della Cecità – Comitato regionale toscano, presieduto da Giorgio Ricci. Le attività assistenziali e di supporto sono dedicate ai bisogni delle persone cieche, ipovedenti, con disabilità visiva e minorazione associata o aggiuntiva, senza limiti di età. Nel 2019 sono stati seguiti 660 pazienti con 96 nuovi accessi: 33 pazienti nella fascia 0 -18 anni, 21 pazienti nella fascia 19 – 65 anni e 142 pazienti con età superiore ai 50 anni.
«Oggi più che mai – dichiara il prof. Antonio Quatraro, presidente dell’IRIFOR Toscano – è fondamentale trasformare una calamità in una sfida. Perdere la vista è sicuramente una tragedia per l’individuo e per la sua famiglia. Ma anche senza la vista – prosegue Quatraro – la vita può continuare, con i suoi fardelli e con le sue soddisfazioni. È un viaggio in una terra ostile e sconosciuta, che siamo chiamati a compiere nostro malgrado. Però troviamo i primi compagni di viaggio – conclude Quatraro – che ci aiutano a riprendere in mano il timone e a tornare a riveder le stelle, con altri occhi».

 

Open chat
Hai bisogno di informazioni?
Scan the code
Powered by weopera.it
Ciao
Come posso aiutarti?

Se non hai WhatsApp Web sul tuo PC, puoi scansionare il codice dal tuo Smartphone per metterti in contatto con noi.