L’iniziativa è per chi sta affrontando una malattia o un lutto, malati, familiari e operatori
Sono molte le persone che soffrono in questa emergenza Coronavirus. Ed è per questo che è nato #iorestovicinoate, un servizio di ascolto e accompagnamento spirituale. L’iniziativa è rivolta a chi sta affrontando l’esperienza dolorosa di una malattia o di un lutto, ai malati stessi, ma anche ai familiari, agli operatori. L’offerta di un conforto è rivolta a chi cerca un affiancamento di tipo religioso, interreligioso o anche non confessionale. Il servizio di ascolto è fornito da volontari formati da TuttoèVita onlus. Il numero 055.3951050 è attivo 7 giorni su 7 dalle 14 alle 20. Chi chiama ha la possibilità di “incontrare” telefonicamente un volontario della propria fede di riferimento o di TuttoèVita Onlus.
Il grazie dell’assessore Saccardi
«Un grazie a padre Bormolini e a tutti i volontari di #iorestovicinoate». Esordisce così l’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi per ringraziare i 140 volontari del servizio di ascolto e accompagnamento spirituale. Con loro ringrazia anche padre Guidalberto Bormolini, monaco della comunità I Ricostruttori della Preghiera, che dell’iniziativa è l’animatore. «Chi è in ospedale, chi soffre, non ha solo bisogni materiali, di cure mediche – prosegue -. L’aspetto spirituale è molto importante, ancora di più in questo momento, in cui in ospedale si sta da soli, senza neppure il conforto della visita di una persona cara. In tempi di Coronavirus, quindi, questo servizio è ancora più prezioso e apprezzato».
Il commento di padre Bormolini
«Dopo un lungo lavoro – spiega padre Bormolini – siamo riusciti ad avviare questo servizio di ascolto e supporto spirituale, coinvolgendo molti rappresentanti religiosi: partita come iniziativa regionale, si sta espandendo ora ben oltre i confini della Toscana. Il telefono fornisce un supporto spirituale, sia interreligioso che non confessionale, secondo le indicazioni dell’Oms e della Società di cure palliative. E’ bene che anche gli operatori sanitari, in questo contesto particolare legato all’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta attraversando, sappiano che possono indirizzare chi ne ha bisogno a questo servizio».