Covid, aggiornati in Toscana gli atti d’indirizzo per le strutture santarie

Aggiornati, dalla Regione Toscana, gli atti di indirizzo per le strutture della rete ospedaliera e della rete territoriale in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le nuove misure sono già in vigore dallo scorso primo aprile. Con un decreto firmato dal direttore Federico Gelli, la Direzione sanità, welfare e coesione sociale ha comunicato le nuove procedure in tema di test da effettuare ai pazienti, accesso dei visitatori e protocolli di trasferimento tra strutture sanitarie.

 

Indicazioni per il personale sanitario

Oltre a richiamare l’obbligo vaccinale, la circolare comunica che per il personale sanitario, gli operatori di interesse sanitario e i tirocinanti che svolgono attività a contatto con i soggetti “fragili” è indicato un test antigenico con programmazione mensile. Per tutto il restante personale, anche in tirocinio, si rimanda all’applicazione dei routinari protocolli di sorveglianza sanitaria. È richiesta a ogni operatore autosorveglianza dei sintomi. Per il personale che opera in aree/reparti Covid, resta fermo l’uso dei dispositivi di protezione individuale.

 

Test antigenico in pronto soccorso: quando serve

In Pronto Soccorso il test antigenico sarà eseguito agli utenti che non necessitano di ricovero che presentano però una sintomatologia riferibile a infezione da virus SarS-Cov-2 oppure ai pazienti che proseguono con un ricovero ospedaliero (anche in assenza di sintomi). In caso di test positivo è necessaria la conferma con tampone molecolare prima del ricovero in reparto/area Covid. Per le strutture, sarà necessario prevedere aree isolate, anche funzionalmente, per i pazienti positivi in attesa di definizione del quadro clinico.

 

Nessun test per i day hospital, serve invece per il ricovero ordinario

Per le attività in regime ambulatoriale o di ricovero a ciclo diurno (prestazioni ambulatoriali, diagnostica per immagini, day hospital, day service, prestazioni endoscopiche, chirurgia ambulatoriale, prestazioni odontoiatriche) non è necessario il test antigenico. Il test è previsto invece, per tutti i pazienti al momento dell’ingresso nel reparto o nelle 48 ore precedenti in caso di ricovero ordinario e day surgery ospedaliero programmato. Se il test è negativo ed in assenza di sintomatologia, durante il ricovero non è necessario attuare ulteriori misure.

 

Il protocollo in caso di trasferimenti interni all’ospedale

In fase di trasferimento interno alla struttura o per trasferimenti tra strutture esterne per acuti, in assenza di sintomatologia, non è necessario attuare ulteriori misure. Per trasferimenti verso reparti ospitanti soggetti “fragili” è indicato eseguire prima un test. In caso invece di trasferimenti verso strutture per sub-acuti, post-acuti, riabilitative, Rsa, Rsa, cure intermedie, hospice, altri servizi residenziali: è indicata l’esecuzione di test antigenico entro le 48 ore antecedenti al trasferimento. Se positivo, in paziente proveniente da una Rsa senza indicazione alla prosecuzione del ricovero in ospedale per acuti, lo stesso dovrà essere riammesso presso la struttura socio-sanitaria di provenienza, se al suo interno c’è un nucleo Covid, o in una struttura intermedia Covid qualora ci siano le indicazioni cliniche.

 

Ingressi/trasferimenti dei pazienti nelle strutture Residenziali Sanitarie Territoriali

Se un paziente presente in struttura risulta positivo al Covid può rimanere nella struttura residenziale di appartenenza a patto che siano assicurate le necessarie misure per trascorrere il periodo di isolamento e prevenire la diffusione dell’infezione; i trasferimenti verso una struttura ospedaliera dovranno avvenire solo a seguito del peggioramento del quadro clinico. Per il trasferimento fra strutture sanitarie è indicato un test antigenico, effettuato dalla struttura inviante. In caso di test positivo il trasferimento potrà comunque aver luogo nel caso in cui la struttura che riceve il paziente sia in grado di assicurare le misure necessarie a prevenire la diffusione dell’infezione. Ai pazienti che provengono dal proprio domicilio sarà eseguito un tampone antigenico in ingresso; se positivo potrà comunque essere ricoverato se la struttura dispone di una “bolla” Covid.

 

Le regole per accompagnatori e visitatori

Accompagnatori familiari e visitatori, possono accedere alle strutture ospedaliere e a quelle sanitarie territoriali se in possesso di Certificazione Verde Covid-19 “rafforzata”, ovvero rilasciata a seguito della somministrazione della dose “booster”, oppure se in possesso di Green Pass base e certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso. Lo stesso vale per tutti i soggetti esterni, inclusi fornitori, tecnici, informatori scientifici, operatori di ditte convenzionate o appaltatrici, volontari che prestano attività presso le strutture sanitarie. A tutti si richiede di utilizzare idonei dispositivi di protezione.

 

Monitoraggio della rete ospedaliera

Tramite il flusso informatico verrà monitorata dalla Direzione Generale Welfare la presenza di pazienti ricoverati in area intensiva e non intensiva e la percentuale di test per la ricerca del virus SarS-CoV-2 positivi.

 

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