Elisoccorso, oltre 18 milioni finanziati dalla Regione Toscana per il 2021

Diciotto milioni e 600mila euro. A tanto ammonta il finanziamento complessivo assegnato dalla Regione Toscana alle tre Asl (nord ovest, sud est e centro) per lo svolgimento del servizio di elisoccorso per l’anno 2021. Un servizio importantissimo per interventi e trasporti di emergenza/urgenza, attività di soccorso in ambiente ostile, ricognizioni e sopralluoghi. Il finanziamento sarà così ripartito: 7 milioni di euro all’Asl nord ovest, per il servizio diurno e notturno; 7.500.000 euro alla Sud Est, per il servizio diurno e notturno; 4.100.000 euro alla Centro, per il servizio diurno.

Bezzini: “abbiamo stanziato 300mila euro in più rispetto al totale del 2020”

“Negli anni, la Regione ha investito molto in questo tipo di assistenza, continuando a perfezionarla e a renderla sempre più efficiente in qualunque tipo di ambiente, urbano, marittimo e montano – ha detto l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. Per il 2021 abbiamo stanziato 300mila euro in più rispetto al totale del 2020. Grazie a professionalità altamente qualificate e a strumentazioni all’avanguardia, l’elisoccorso sanitario è in grado di garantire un’assistenza di elevato livello e una veloce ospedalizzazione. E’ un servizio molto importante, che consente di soccorrere chi è in pericolo di vita in tempi rapidi e in luoghi non facilmente accessibili alle ambulanze”.

Nel 2020 sono state 2.406 le missioni hems degli elicotteri Pegaso

Nel 2020 gli elicotteri Pegaso (in tutto 3) hanno effettuato 2.406 missioni hems (helicopter emergency medical service) che hanno garantito il trasporto del paziente dal luogo dell’evento all’ospedale più idoneo, nei tempi più rapidi possibili. Il protocollo segue le indicazioni internazionali, secondo le quali la tempestività di intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e di disabilità residua. Nel 2019 le missioni hems sono state 2.763; nel 2018, invece, 2.541, nel 2017 sono state 2.170 e nel 2016 in tutto 2.056.

Ogni anno gli elicotteri Pegaso sono sempre più utilizzati per ottimizzare i percorsi di centralizzazione delle patologie tempo-dipendenti (trauma, arresto cardiocircolatorio, insufficienza respiratoria acuta, infarto, ictus). Effettuano, dunque, attività sia di trasporto sanitario, che di elisoccorso con l’utilizzo di tecniche che prevedono l’impiego di metodiche particolari, come l’uso del verricello grazie a una specifica convenzione con il Soccorso alpino e speleologico toscano. Gli elicotteri Pegaso sono utilizzati anche per il trasporto di farmaci, di organi, persone, materiali in caso di calamità e maxiemergenze.

L’elisoccorso in Toscana

In Toscana il servizio di elisoccorso, attivato dal luglio 1999, è organizzato su tre basi operative, una per ogni Area vasta. L’elicottero Pegaso 1 fa base all’ospedale Santa Maria Annunziata (Ponte a Niccheri), nella Asl centro (Firenze), con competenza operativa prevalente nell’Area vasta centro. A lui si aggiungono Pegaso 2, con base all’ospedale Misericordia (Grosseto) della Asl sud est, con competenza operativa prevalente nell’Area sud e isole dell’arcipelago e il Pegaso 3, con base all’aeroporto del Cinquale (Massa Carrara), con competenza operativa prevalente nell’rea nord e isole dell’arcipelago.

L’elicottero Pegaso 1 opera in orario diurno, mentre sia Pegaso 2 che Pegaso 3 sono in grado di volare anche di notte, garantendo 22 ore di operatività al giorno (con turni di 11 ore intervallati da un’ora di fermo tecnico). Sono inoltre abilitati al sorvolo del mare per il soccorso anche nelle isole dell’arcipelago toscano. Dal novembre 2017 sul Pegaso 2, che vola da Grosseto, è in funzione la tecnologia nvg (night vision googles), che consente ai piloti una visione migliore durante il volo notturno grazie alla presenza di visori a infrarossi.

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