Firenze: nel Quartiere 4 nasce Casa Parkinson

Innovativa partnership Asl e Fresco Parkinson Institute

Un centro di riferimento multidisciplinare a Firenze. Nei giorni scorsi c’è stato il taglio del nastro di Casa Parkinson. Al taglio del nastro erano presenti le istituzioni che, in questi mesi, hanno condiviso il progetto pilota di presa in carico multidisciplinare e di continuità di cura sul territorio dei pazienti con malattia di Parkinson e parkinsonismi, ideato e concretizzato grazie alla partnershippubblico/privato tra Asl Toscana centro e Fresco Parkinson Institute Italia OnlusUn progetto che è testimonianza di come, fuori dall’ospedale, sul territorio si possa lavorare con soluzioni integrate per consentire progetti di vita ai pazienti. A questo progetto che per l’innovativo modello di cura integrato rappresenta un’eccellenza non solo per la Toscana centro ma per tutta la regione Toscana, hanno dato il loro apporto la Regione, il Comune e la Società della Salute di Firenze, con l’importante contributo della Fondazione CR Firenze e la collaborazione della Fondazione Santa Maria Nuova. Casa Parkinson da progetto è diventata realtà, una Casa a tutti gli effetti, dove i pazienti con malattia di Parkinson o parkinsonismo sanno di trovare tutti i professionisti necessari per la cura oltreché per un miglioramento globale, grazie anche a soluzioni integrate, della qualità della loro vita e di quella del loro nucleo familiare.

«Questa struttura arricchisce l’assistenza sul territorio – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Il nostro obiettivo è potenziare i servizi sanitari a disposizione dei cittadini, con approcci multidisciplinari e diffusi, e lo stiamo facendo in più ambiti. Lo facciamo, come in questo caso, con interventi a volte che non si limitano all’aspetto sanitario, con equipe di eccellenza, ma che si fanno carico di un concetto più ampio di benessere e qualità della vita. A Casa Parkinson ci saranno infatti spazi anche per laboratori artistici e teatrali e luoghi di socializzazione. Un esempio anche di lavoro di squadra».

Ad oggi ben oltre 5000 sono i pazienti con malattia di Parkinson presenti nel territorio fiorentino secondo recenti studi internazionali (J Park 2018) sui dati epidemiologici che vedono in netto aumento il numero dei casi in tutto il mondo. Il numero risulta ben più grande dei 3200 che erano stati censiti nel 2000 grazie allo studio ILSA effettuato sul nostro territorio nazionale. E stante l’andamento esponenziale previsto, i casi potrebbero raddoppiare nel 2040.

«Dalla dolorosa perdita di mia moglie Marlène – dice Paolo Fresco, Presidente del Fresco Parkinson Institute Italia Onlus – nasce il mio impegno personale nella lotta contro il Parkinson. Ho fortemente voluto questa partnership tra pubblico e privato per promuovere nel territorio fiorentino un punto di riferimento per tutti i parkinsoniani, con l’obiettivo di migliorarne la qualità di vita».

A Casa Parkinson i riferimenti professionali sono rappresentati da un team con il neurologo, il geriatra ed il fisiatra, da un neuropsicologo, da fisioterapisti e infermieri appositamente formati per supportare i pazienti nelle cure in integrazione con gli infermieri di famiglia e di comunità in un continuo lavoro assistenziale di scambio e relazione con gli altri medici specialisti e con i medici di medicina generale. Entreranno a far parte della rete nei prossimi mesi anche le figure del logopedista e del terapista occupazionale. La rete di professionisti di Casa Parkinson può contare sulla collaborazione degli assistenti sociali e dei nutrizionisti provenienti da altre parti dell’Azienda per un vero approccio multidimensionale, interprofessionale e interdisciplinare anche con il supporto dell’Associazione italiana parkinsoniani (AIP) sezione di Firenzepresente da oltre 30 anni nel nostro territorio.

«Come direttore del Dipartimento delle specialistiche mediche dell’Azienda Usl Toscana Centro – afferma Giancarlo Landini – sono estremamente soddisfatto dei risultati raggiunti grazie a un grande lavoro di squadra. Vi è stata una convergenza di competenze, investimento su personale e apparecchiature che ha coinvolto insieme soggetti pubblici e soggetti privati. Il risultato è che abbiamo creato un centro di eccellenza sul territorio, unico nel suo genere perché altri centri simili sono solo in strutture Universitarie di II livello. In Casa Parkinson – spiega Landini – il paziente è preso in carico in maniera multidisciplinare (neurologo, geriatria, fisiatria) e interprofessionale (fisioterapista, infermiere, neuropsicologo) e inoltre può usufruire di una serie di attività complementari. Una presa in carico globale che può ottenere dei risultati molto buoni con una attività di prossimità al malato senza dover ricorrere a spostamenti sanitari in diversi centri. Casa Parkinson – conclude Landini – è una finestra sul futuro della nostra sanità territoriale. Un esperimento che se avrà successo, come credo, dovrà essere replicato in altri territori mettendo a frutto in maniera costruttiva i fondi del PNRR».

Il Fresco Parkinson Institute ha sostenuto e continua a sostenere economicamente la formazione dei professionisti coinvolti nelle varie discipline siano esse sanitarie che non, con corsi ad hoc organizzati dalla Fresco Academy ed ha finanziato, oltre al personale dedicato alla neuropsicologia e all’attività di segreteria, la possibilità di effettuare innovativi approcci fisioterapici attraverso la donazione di strumenti tecnologici quali una pedana stabilometrica ed un gate trainer.

Gli interventi complementari: boxe, danza e laboratori di arte

La Fondazione CR Firenze, in particolare, sostiene parte dei costi del personale di Casa Parkinson, nello specifico delle figure professionali del neuropsicologo, del terapista occupazionale e del logopedista. Inoltre, grazie al suo progetto “Welfare Culturale” e grazie ai locali messi a disposizione dal Comune di Firenze, sono stati organizzati una serie di interventi complementari per il benessere dei pazienti con malattia di Parkinson lanciati e coordinati dal Fresco Parkinson Institute. Si tratta di interventi complementari a quelli farmacologici, interventi cioè, quali la boxe, la danza e i laboratori di arte che vanno a migliorare i sintomi motori e non motori della malattia. Nella Sala auditorium Sonoria messa a disposizione dal Comune, si svolgono classi di danza che coinvolgono anche familiari e caregivers, favorendo la continuità della presa in carico, fattore fondamentale in una malattia cronica;  nella vicina BiblioteCaNova si tengono laboratori artistici che uniscono alla componente più strettamente artistica quella psicologica ed emozionale nonché l’attivazione di funzioni cognitive-esecutive come accade nella palestra del Quartiere 4, anch’essa resa disponibile dal Comune di Firenze, dove si svolgono lezioni di boxe che stimolano la muscolatura del corpo e l’equilibrio. Gli interventi complementari sono stati condivisi e messi in opera, oltre che con il Comune grazie alla Società della Salute di Firenze che ha costituito un anello di congiunzione fondamentale tra il Comune e la Asl. Grazie inoltre alla Fondazione Santa Maria Nuova sono state rese disponibili e potranno giungere a breve altre donazioni dedicate alle necessità degli operatori sanitari presenti nel presidio per il progetto. Una parte delle attrezzature della palestra saranno acquistate con il contributo di un gruppo di privati tramite la Fondazione Santa Maria Nuova che ha gestito la donazione.

 

Open chat
Hai bisogno di informazioni?
Scan the code
Powered by weopera.it
Ciao
Come posso aiutarti?

Se non hai WhatsApp Web sul tuo PC, puoi scansionare il codice dal tuo Smartphone per metterti in contatto con noi.