Prosegue il nostro viaggio tra i sindacati del sistema sanitario. «In termini ideologici si lascia intendere di poter rafforzare la garanzia contrattuale, l’allineamento ai colleghi delle altre nazioni e l’equilibrio delle competenze specialistiche nelle diverse regioni, ma nella realtà non ci sono risorse adeguate». A dirlo Saverio Andreula, segretario provinciale Fials di Bari e Bat in merito al CCNL comparto sanità firmato in maggio.
«La nostra professione è stata tradita nelle sue aspettative – prosegue Andreula -. L’aspetto salariale è fermo da anni ma a questo si aggiungono tanti altri aspetti relativi a carriera, autonomia e formazione che non sono ben definiti. La formazione, per esempio, ancora oggi si basa su un protocollo d’intesa, non su una struttura organizzata». Di fronte a questo scenario «stiamo stimolando la ripresa del tavolo negoziale – spiega il segretario provinciale Fials di Bari e Bat – perché siamo disponibili a contestualizzare i cambiamenti della professione che danno a noi infermieri molte più responsabilità ma lo strumento contrattuale non si allinea a questo. Per questo abbiamo formalizzato la richiesta per la riapertura del tavolo».
Una professione, quella infermieristica, che secondo Andreula «ci chiede oggi di avere disponibilità piena nel prendersi carico delle persone e accompagnarle nel percorso per la soddisfazione dei propri bisogni. Oggi noi infermieri siamo care giver, formatori, ci occupiamo dell’health care: troppe competenze per un mestiere che non vede adeguatamente riconosciuti i suoi aspetti salariali» conclude Andreula.