Coronavirus, tutte le novità dalle aziende sanitarie toscane

Mascherine: garantite agli studenti fuori sede in Toscana

Vengono consegnate direttamente a casa, dalla settimana prossima sarà obbligatorio indossarle per ogni spostamento esterno e ieri è arrivata inoltre la notizia che le mascherine saranno garantite anche agli studenti universitari fuori sede.

«Con l’Azienda per il diritto allo studio – afferma la vicepresidente Monica Barni – abbiamo deciso di chiedere ai Comuni di consegnare i dispositivi di protezione anche agli studenti presenti nelle residenze universitarie. Una misura importante a tutela dei giovani che sono rimasti in Toscana». Per quanto riguarda i fuorisede e i borsisti che sono rimasti in Toscana ma che non alloggiano nelle case dello studente, la vice presidente Barni ha sentito i Rettori degli Atenei toscani, condividendo con loro le modalità di individuazione degli studenti presenti.

Aziende Usl nord ovest e Sud est: arriva il tampone in auto alle donne in gravidanza a termine

Tampone in auto a Lucca anche per le donne in gravidanza a termine. La misura punta a scoprire l’eventuale presenza di infezione da Coronavirus. È un’iniziativa resa possibile dalla collaborazione tra il reparto di Ostetricia e Ginecologia diretto da Gian Luca Bracco, le ostetriche lucchesi di cui è responsabile Maria Paola Belluomini e la Zona Distretto della Piana di Lucca diretta da Luigi Rossi.L’attività, autorizzata dalla direzione sanitaria di presidio, è stata predisposta per venire incontro alle esigenze delle donne e ovviamente per ridurre il numero delle pazienti ricoverate in Ostetricia senza tampone. Le ostetriche segnalano alla Zona Distretto i nominativi e i recapiti telefonici delle donne a termine di gravidanza, che vengono richiamate direttamente dal personale infermieristico territoriale che si occupa ogni giorno del “drive thru” (o “drive through”) alla Cittadella della Salute “Campo di Marte”.  Possibilmente il tampone viene fissato già per il giorno successivo e viene eseguito direttamente alla persona che può restare a bordo della propria auto. E’ infatti una modalità di effettuazione del test che velocizza l’attività e rende possibile l’esecuzione di più tamponi, in sicurezza, senza la necessità di andare a domicilio e, appunto, prima del ricovero ospedaliero nel caso delle donne in gravidanza. È stato anche stabilito che le pazienti in programma per induzioni vengano inviate ad eseguire il tampone in sede di preospedalizzazione. In caso di urgenza e se non è stato possibile effettuare il tampone né con il “drive thru” né in preospedalizzazione, il test può comunque essere eseguito in Pronto Soccorso. Tamponi drive-thru per le donne a termine di gravidanza anche per l’area dell’Azienda Usl Sud Est. Il servizio è partito al Misericordia, ideato dal gruppo delle Ostetriche e rivolto alle pazienti dalla 39° settimana di gravidanza e con intervento programmato, seguite dal reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal dottor Fabrizio Signore. Le ostetriche hanno già iniziato da una settimana a fare i tamponi presso l’ambulatorio al Misericordia (42 in 7 giorni), ma alla luce delle esigenze di maggiore tutela richiesta dal momento, è stato poi deciso di modificare e agevolare la procedura facendo affidamento al drive-thru che già per i tamponi sul territorio si è dimostrato una scelta ottimale. Nell’area ospedaliera dedicata alla donna, nel periodo di emergenza Covid-19, tutto è stato ripensato per facilitare i percorsi di cura e l’accesso ai servizi e nel caso specifico si è voluto mettere in condizione le pazienti di poter eseguire il tampone senza doversi recare in reparto, sebbene in zona no covid, facendolo in breve tempo, in tutta comodità e sicurezza, anche venendo accompagnate. Per lo screening sono state già contattate 35 donne e la pianificazione continuerà nelle settimane successive in base alle esigenze.

Ancora nell’area dell’Azienda Usl Toscana Nord ovest è partita l’attività della struttura di riabilitazione di Campiglia Marittima nella nuova veste di centro di riferimento dell’Area Sud dell’Azienda USL Toscana nord ovest per i pazienti in uscita dai reparti per acuti dedicati ai pazienti Covid-19. «Sono 6 i pazienti già in trattamento – dice Cristina Laddaga, direttore Area Sud del Dipartimento di Riabilitazione – dimessi dai reparti per acuti dei presidi ospedalieri. Si tratta di persone che, seppur guarite clinicamente, avranno bisogno di un periodo di riabilitazione. Tutto il personale è stato dotato di adeguati dispositivi di protezione individuale come mascherine, visiere e camici monouso, ma soprattutto abbiamo rivisto l’organizzazione della struttura seguendo le indicazioni e ricevendo il via libera del servizio aziendale di prevenzione e protezione dai rischi». La struttura è passata così da 20 a 24 posti letto, ed è fornita di specifiche dotazioni che andranno dai semplici saturimetri o spirometri incentivanti ai cicloergometri e soprattutto potrà contare su un pre-allertamento del 118 per eventuali trasferimenti in urgenza. All’interno del centro è stata rafforzata la presenza di personale medico, infermieristico e della riabilitazione.

ASL nord ovest: in Toscana nasce la rete di telemedicina pediatrica più grande d’Italia

12 pronto soccorso dell’ASL nord ovest collegati con l’ospedale Meyer di Firenze per il teleconsulto pediatrico. Un progetto utile per affrontare l’emergenza Coronavirus. L’ Ospedale pediatrico Meyer e Azienda USL Toscana nord ovest hanno costituito la rete di telemedicina dedicata all’urgenza pediatrica più grande d’Italia. Grazie alla telemedicina, infatti, potranno esser gestiti anche i casi probabili o accertati di Covid-19, riducendo così gli spostamenti dei pazienti e di conseguenza i possibili contatti con operatori sanitari e altri pazienti. I pronto soccorso di Livorno, Lucca, Massa, Lido di Camaiore, ma anche quelli di Cecina, Piombino, Pontedera e fino a quelli di Volterra, Castelnuovo Garfagnana, Fivizzano, Pontremoli e Portoferraio, potranno consultarsi in tempo reale con i colleghi del Meyer per un teleconsulto pediatrico, condividendo in tempo reale esami e referti radiodiagnostici. L’ospedale Meyer di Firenze farà così da punto di riferimento per le emergenze pediatriche per i pronto soccorso del territorio della USL Toscana nord ovest: in particolare il professionista della struttura territoriale potrà chiedere la consulenza ai professionisti del Meyer corredando la richiesta con immagini radiologiche e dati sanitari relative alle condizioni cliniche del paziente. I professionisti dell’ospedale fiorentino potranno valutare, anche sulla scorta delle immagini radiologiche, il quadro clinico dei piccoli pazienti e quindi completare la diagnosi, sarà possibile inoltre stabilire la gravità del caso e valutare la necessità del trasporto al Meyer oppure se continuare i trattamenti nell’ospedale che ha chiesto la consulenza. L’ospedale Meyer potrà prendere in carico i casi più complessi legati all’emergenza pediatrica che accederanno al territorio della USL Toscana Nord Ovest. Attraverso il sistema di telemedicina sarà quindi possibile migliorare l’accessibilità e la tempestività a consulenze specialistiche pediatriche e garantire una migliore qualità ed omogeneità delle cure. Ma non solo. Ogni singolo pronto soccorso dell’Asl Toscana nord ovest adesso è collegato in rete con gli altri. Ciò significa che sarà possibile far lavorare a distanza più professionalità su un singolo caso senza necessariamente spostare il paziente. Ogni pronto soccorso potrà chiedere una consulenza ad un altro pronto soccorso, ogni struttura potrà avere sia il ruolo di chiamante che di chiamato per la gestione delle emergenze. Potranno essere condivise immagini radiologiche, esami a corredo e altra documentazione. E a breve saranno coinvolte anche altre specialistiche. I professionisti sanitari dell’ASL Toscana nord ovest hanno inoltre a disposizione la nuova app “Medclick” con la quale potranno fotografare, con il proprio smartphone, in modo sicuro e protetto, lesioni cutanee dei pazienti per condividerle con i colleghi degli altri pronto soccorso in caso di trasferimento dei pazienti. La app funziona secondo i principi del ben noto Whatsapp, cui si aggiungono sistemi di sicurezza certificati e criptazione massima oltre alla caratteristica di essere uno strumento proprio dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Tutte le teleconsulenze sono archiviate in piena sicurezza, per consentire la loro successiva consultazione qualora ve ne fosse la necessità clinica. Lo stesso progetto è già attivo da tempo con la Asl Toscana Centro.

In Versilia parto in casa guidato dalla Centrale 118

È avvenuto il 7 aprile scorso il parto in casa a Pozzi in Versilia. «La richiesta di soccorso – spiega il direttore della Centrale Operativa “Alta Toscana” Andrea Nicolini – era per una donna con forti dolori addominali. L’infermiera della Centrale si è resa subito conto, dall’intervista telefonica, che qualcosa non andava e, mentre l’operatore tecnico di centrale inviava sull’obiettivo automedica e ambulanza, ha deciso di approfondire. Poco è bastato per capire la situazione e sempre dalla Centrale si è iniziato a guidare telefonicamente il marito nell’assistenza al parto: il nostro personale è rimasto collegato ed ha dato istruzioni fino alla nascita del bimbo e all’arrivo dei mezzi di soccorso». Il personale dell’ambulanza della Croce Bianca di Querceta e dell’automedica nord hanno proseguito in maniera adeguata l’assistenza alla mamma ed al neonato, entrambi poi trasportati all’ospedale Versilia, dove sono stati presi in carico dagli operatori dell’area materno-infantile e stanno bene.

Solidarietà toscana, da nord a sud

Il Direttore Generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani ringrazia, unitamente a tutti i professionisti sanitari impegnati in prima linea, per il contributo offerto dalle comunità a del territorio aziendale a favore dell’emergenza Covid-19. «Sono davvero tanti – evidenzia la dottoressa Casani – i singoli cittadini, gli enti, le imprese, le associazioni che in questi giorni hanno scelto di versare la propria donazione sul conto corrente bancario». Questo generoso contributo in denaro già al 31 marzo scorso aveva raggiunto la cifra di un milione di euro, escludendo le donazioni di chi ha acquistato direttamente attrezzature sanitarie (con le quali si è superata quota 2 milioni di euro). Rispettando le indicazioni volute dai donatori, l’ambito territoriale di Massa Carrara ha raggiunto la cifra di 51mila euro, la Versilia 278mila euro, Lucca 353mila euro, 44mila euro l’ambito territoriale Pisano e 229mila euro quello livornese. Alcuni donatori, per un totale di oltre 140mila euro, non hanno invece specificato l’ambito territoriale preferito. E ancora, l’armadio solidale della biancheria allestito dalla comunità di “San Donato” di Santa Maria a Monte (Pisa) ha donato all’ospedale di Livorno pigiami, biancheria intima, ciabatte e molti altri indumenti destinati ai pazienti affetti da Covid-19. «Questi beni – spiega Luca Carneglia, direttore dell’ospedale di Livorno – sono un dono molto utile e gradito che abbiamo messo a disposizione dei nostri ricoverati. Purtroppo questi malati devono rimanere anche settimane senza poter vedere alcun parente con le conseguenti difficoltà ad avere ricambi di biancheria o altro. Il nostro personale ovviamente si prodiga per mantenere un rapporto, ma spesso anche i parenti dei degenti si trovano in quarantena e hanno difficoltà a mandare oggetti in ospedale. Si tratta ovviamente di materiale nuovo e poter avere a disposizione questo tipo di beni facilita notevolmente la gestione dei pazienti e migliora la qualità della loro permanenza. Per questo salutiamo con favore l’idea e il pensiero che la comunità ha avuto nei confronti nostri e soprattutto dei nostri degenti».

L’Agroittica Toscana ha donato 5mila mascherine chirurgiche da destinare all’ospedale di Piombino (3.500) e alla Società della salute Valli Etrusche (1.500). Altre 1.500 sono state messe a disposizione da parte di 1500 di JSW Steel Italy e GSI Lucchini spa del personale sanitario locale.

Mille mascherine per l’ospedale Santa Maria Annunziata sono arrivate dall’Associazione generale dei cinesi a Firenze tramite la sinologa italiana Maria Beatrice Castronovo. L’iniziativa vede la partecipazione delle Associazioni di Firenze e cioè l’Associazione imprenditori cinesi a Firenze, l’Associazione donne cinesi a Firenze, Associazione Culturale Italo Cinese, Associazione di Ricerca Culturale Italo-Cinese Yan Huang, Associazione Wencheng del Centro Italia, Unione Giovani Italo Cinesi. Una donazione di circa 2000 mascherine FFP2 è arrivata da parte dei gruppi della Curva Fiesole all’ospedale Palagi. Le mascherine sono state consegnate nei giorni scorsi al direttore del presidio ospedaliero, Elisabetta Cocchi, con destinazione immediata per il reparto Covid dell’ospedale Palagi. Il pacco di cartone contenente le mascherine riportava scritto: “Dalla Curva Fiesole con tutto il cuore”. Saranno utilizzate nelle azioni di contrasto alla grave emergenza Covid-19. Proprio in questi giorni il Rugby Lucca ha terminato una prima raccolta fondi riuscendo in pochi giorni a versare nelle casse dell’Azienda USL Toscana nord ovest oltre 1.800 euro.

Toscana centro: nuova organizzazione infermieristica territoriale e amministrativa nei distretti della Zona Mugello

Nuova modalità organizzativa per tutta la durata dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per l’attività infermieristica territoriale e amministrativa nei distretti della Zona Mugello. Presso l’ambulatorio polivalente di Borgo San Lorenzo e nei presidi di Vicchio, Barberino, Dicomano, Scarperia, Marradi, Palazzuolo, Firenzuola, l’attività amministrativa di anagrafe sanitaria sarà svolta prioritariamente per posta elettronica. Allo sportello sarà effettuata secondo gli orari esistenti con un utente alla volta con mantenimento di distanza di sicurezza. Nelle stesse strutture l’attività specialistica ambulatoriale sarà svolta con accessi distanziati nei limiti delle norme indicate sulle distanze a l’affollamento. Al Centro Polivalente di Borgo San Lorenzo per l’ECG l’accesso è dilazionato su prescrizione del medico di medicina generale con massimo 6 utenti al giorno. Quanto alle medicazioni e alla terapia per via intramuscolare, per il primo accesso è necessario presentarsi nell’orario stabilito, mentre le medicazioni e le terapie successive saranno effettuate su appuntamento. Prosegue ad accesso diretto la consegna di materiali come ausili mentre sono sospese fino al termine dell’emergenza le misurazioni valori glicemici DM1 e pressione arteriosa. Attivi anche i servizi della Salute Mentale Adulti e Infanzia con accessi su prenotazione e distanziati nei limiti delle norme indicate sulle distanze a l’affollamento. Nei presidi di Vicchio, Barberino, Dicomano, Londa, San Godenzo, Scarperia, San Piero, Marradi, Palazzuolo, Firenzuola, proseguono i prelievi ematici su prenotazione solo per il trattamento anticoagulante orale, gravidanze, consegna campioni biologici (urine, feci, tamponi) e prelievi pediatrici urgenti, per oncologici e disabili. Le urgenze devono essere specificatamente indicate sulla ricetta dal medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta. Per medicazioni e terapia intramuscolare per il primo accesso è necessario presentarsi nell’orario stabilito, mentre le medicazioni e le terapie successive saranno effettuate su appuntamento. Proseguono ad accesso diretto la consegna di materiali come ausili mentre sono sospese fino al termine dell’emergenza le misurazioni valori glicemici DM1 e pressione arteriosa. L’ECG viene fatto su prescrizione del medico di medina generale con prenotazione telefonica al presidio di appartenenza. Il referto viene consegnato su appuntamento programmato al momento dell’esame nei presidi di Marradi, Palazzuolo, Firenzuola.

Azienda Usl Toscana Sud est: firmata la convenzione per l’acquisto di tamponi da effettuare sui cittadini

40 mila test per tampone rinofaringeo per il periodo 12 aprile–31 maggio in tutta la Sud Est. Si tratta di 1000 al giorno, con possibilità di raddoppiare la cifra. È il frutto di una convenzione firmata dal direttore generale Antonio D’Urso con la quale si acquistano i tamponi da effettuare sui cittadini, da aggiungere a quelli già in essere nei Laboratori dell’Azienda. I tamponi saranno forniti da un’azienda di Calenzano che ha partecipato ad apposita gara per l’affidamento del servizio. L’investimento è di 2 milioni di euro. «E’ il modo che abbiamo individuato per avere a disposizione un numero più alto di tamponi per i cittadini – spiega D’Urso  -.Si tratta di una risposta importante ad una situazione che richiede un impegno forte e noi stiamo lavorando intensamente per questo».

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