L’ampliamento collocherà la struttura ospedaliera a livello internazionale
Proseguono spediti all’ospedale Meyer i lavori di Family Center Anna Meyer, Meyer Health Campus e del Parco della Salute. Entro il 2022 l’azienda ospedaliero universitaria di Firenze ultimerà la sua importante trasformazione con tre grandi nuove opere, proiettandosi sempre più su una scena internazionale.
Nello specifico, si tratta della struttura posta all’ingresso dell’ospedale, deputata all’accoglienza e all’orientamento dei bambini e delle loro famiglie, ma anche della maxi cittadella dedicata a formazione e didattica e del Parco della Salute, che ospiterà tutta l’attività ambulatoriale dell’ospedale, immerso in un grande parco, sede di attività salutogeniche.
Il cronoprogramma prevede l’inaugurazione del Family Center entro la fine del 2021, quella del Campus nei primi mesi del 2022 e quella del Parco della Salute entro fine 2022.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, si è recato sul posto per fare il punto sull’andamento dei lavori insieme al direttore generale dell’ospedale pediatrico Alberto Zanobini.
«Sarà un modello di accoglienza rivoluzionario. La grande trasformazione del Meyer è in atto e l’andamento dei lavori lascia già intravedere quello che diventerà – ha spiegato Giani durante la visita del cantiere -. Il Family Center ha un’importanza strategica nel piano di sviluppo del Meyer, già punto di riferimento a livello nazionale per l’eccellenza delle sue cure in ambito pediatrico. I lavori interessano la nuova struttura destinata all’accoglienza delle famiglie con bambini in attesa del ricovero presso l’ospedale fiorentino – ha aggiunto- e consentiranno di realizzare un modello all’avanguardia, paragonabile alle migliori esperienze attualmente esistenti a livello internazionale».
«Il Meyer è una cittadella in grande trasformazione – ha commentato il direttore generale del Meyer Alberto Zanobini -: entro i prossimi 2 anni compiremo l’enorme ampliamento, al quale stiamo lavorando da tempo e che collocherà sempre più il Meyer a livelli internazionali».