Ospedale “Santa Maria Annunziata”: inaugurato il nuovo pronto soccorso

Tremila metri quadrati per rispondere a oltre 40mila accessi l’anno

Nuovo Dea (Dipartimento emergenza accoglienza) al “Santa Maria Annunziata”, con numeri e novità strutturali importanti. Tremila metri quadrati per rispondere a oltre 40mila accessi l’anno, ambienti progettati secondo l’intensità delle cure, dotati delle più recenti tecnologie per la sorveglianza sanitaria dei pazienti e con percorsi razionalizzati sugli spostamenti del personale di cura e di assistenza. E anche green perché il nuovo edificio si colloca in classe energetica “B”. In tutta la sua forza innovativa, sia sul piano funzionale che organizzativo, il nuovo Pronto Soccorso di Santa Maria Annunziata è attivo già da sabato 18 luglio. Con un bacino di utenza che va dal Quartiere 2 di Firenze a tutta l’area del Chianti, della Val di Pesa e del Valdarno, anche il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria Annunziata continuerà necessariamente a essere integrato sul piano organizzativo con l’ospedale Serristori di Figline. L’investimento del nuovo DEA comprensivo delle opere accessorie e non è di 23milioni di euro. L’importo per il solo edificio è di 10.700.000 euro.

L’inaugurazione è avvenuta lo scorso 31 luglio a Bagno a Ripoli, alla presenza del presidente della Regione Enrico Rossi e dell’assessore al diritto alla Salute Stefania Saccardi. Erano presenti, fra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini e per la direzione dell’Azienda sanitari il direttore generale, Paolo Morello Marchese, il direttore dello staff sanitario, Roberto Biagini, il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, il direttore Staff Direzione Generale, Valerio Mari, oltre al direttore del presidio ospedaliero, Andrea Bassetti, al direttore Dipartimento Emergenza ed Area Critica, Simone Magazzini, al direttore Area Medicina D’Urgenza, Gianfranco Giannasi, al direttore Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, Germana Ruggiano, al direttore Dipartimento Infermieristico e Ostetrico, Paolo Zoppi e al direttore Area Manutenzione e Gestione Investimenti Area Firenze, ingegner Luca Meucci.

«Con questa inaugurazione la sanità pubblica toscana dimostra ancora una volta di essere ben organizzata e di distinguersi per la modernità delle sue strutture, la qualità delle prestazioni erogate, la competenza dei suoi professionisti e per dotazione di tecnologie altamente avanzate – ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi -. Negli ultimi vent’anni abbiamo investito in sanità oltre 3 miliardi e mezzo di euro. E se abbiamo resistito all’ondata d’urto di un’epidemia come quella determinata dal Covid, lo dobbiamo proprio a questi investimenti, all’attuale organizzazione del servizio sanitario regionale, alle competenze dei nostri operatori, all’impegno e alla passione di tutti gli attori del nostro sistema sanitario, volontariato compreso. Abbiamo lavorato con l’obiettivo di mettere gli operatori sanitari nelle migliori condizioni per agire e di garantire ai cittadini, tutti, un sistema sanitario regionale universalistico efficiente e di qualità. Ritengo che si debba proseguire su questa strada – ha continuato Rossi – sull’organizzare al meglio tutte le nostre risorse disponibili, senza mai smettere di investire in una sanità che deve rimanere pubblica e accessibile a tutti. Se nel 2010 il tetto massimo di spesa per il personale era stato bloccato dal Governo alla cifra del 2004, tolto l’1,4%, inaugurando una stagione di tagli devastanti per la nostra sanità, oggi assistiamo a qualcosa di diverso. La stessa Unione Europea, in seguito all’esperienza del Covid, ha messo a disposizione finanziamenti, invitandoci a spenderli in ambito sanitario. Per la sanità toscana ci sono 2 miliardi e 800 milioni di euro, pronti per essere utilizzati. Sta a noi rispondere adeguatamente e in tempi rapidi».

«La realizzazione del nuovo pronto soccorso del Santa Maria Annunziata, dotato delle migliori tecnologie messe al servizio dei cittadini, è un risultato molto importante per l’intera comunità e per il nostro stesso servizio sanitario e va ad aggiungersi a quello che realizzeremo a Torregalli, ampliando l’offerta e la qualità dei servizi – ha aggiunto l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. Il pronto soccorso è la porta d’ingresso dell’ospedale, svolge un ruolo fondamentale quanto strategico all’interno dell’organizzazione sanitaria. Le migliorie apportate non solo a livello strutturale e tecnologico, ma anche in termini di spazi confortevoli e accoglienti per i cittadini bisognosi di cure, sono sotto gli occhi di tutti. Sono interventi concreti con attività e percorsi specifici, su cui la Regione ha investito milioni di euro, favorendo il reclutamento delle migliori professionalità, qui come in altre realtà aziendali della Toscana. Rinnovo il mio grazie di cuore a tutti, dal primo all’ultimo. Oggi in sanità non si vince da soli, ma solo mettendoci insieme».

«Questo è il risultato di un percorso che viene da lontano – ha esordito il direttore generale della Ausl Toscana centro, Paolo Morello Marchese – e che riguarda professionisti di grande profilo che hanno seminato bene. Le nuove mura erano la cosa che necessitava da tempo e che finalmente è arrivata. Un ospedale è proprio col Pronto Soccorso che si presenta al mondo esterno, è la struttura che più risente del rinnovo tecnologico e organizzativo. L’ospedale dell’Annunziata è un punto di riferimento fondamentale per il territorio di Firenze sud est ma anche all’interno della nostra Azienda. Qui sono presenti tanti professionisti di elevata qualità umana e professionale però non si raggiunge niente se non a livello di squadra. Solo per fare degli esempi, l’emodinamica, la chirurgia oncologica in questo ospedale sono una vittoria dei professionisti ancora prima che dell’Azienda. La percezione è che unendo le forze e conoscendo la casistica, si ottengono risultati da primo posto. E l’Annunziata esprime tutto questo».

Preceduti dagli interventi per gli spostamenti dei parcheggi e dalle predisposizioni impiantistiche, i lavori iniziati nel maggio 2017, si sono conclusi, quanto alla parte edilizia ed impiantistica nel dicembre 2019, sotto la direzione dell’Area Tecnica della Ausl Toscana centro, diretta dall’ingegner Luca Meucci.

«Un ringraziamento all’Ausl Toscana Centro e alla Regione – ha dichiarato il sindaco Francesco Casini – che con un investimento importantissimo hanno deciso di puntare concretamente nella crescita dell’Osma, realizzando una struttura all’avanguardia ed efficiente davvero all’altezza delle professionalità che accoglie. Professionalità su cui si è investito molto negli ultimi anni e che sono cresciute tantissimo. Dopo i mesi difficili dell’emergenza sanitaria, questo giorno di festa è dedicato a tutti gli operatori dell’ospedale, che hanno fornito cure e attenzioni ai pazienti in un momento drammatico senza mai tirarsi indietro. A tutti loro, ancora una volta grazie di cuore. Adesso avanti spediti anche con la realizzazione del nuovo parcheggio e della nuova viabilità, opere compensative spettanti ad Autostrade per l’ampliamento dell’A1, che per la nostra cittadinanza e per gli utenti dell’ospedale rappresentano una priorità».

L’assistenza del nuovo Dea in numeri

Il nuovo Pronto Soccorso è comprensivo di spazi per l’accettazione, per il triage e per la valutazione con 22 postazioni. E’ costituito da una shock room (o sala rossa) da 2 posti letto per il trattamento dei pazienti particolarmente critici con le caratteristiche della sala operatoria, da un reparto di Osservazione breve (OBI) da 13 posti letto, da una sub intensiva da 4 posti letto, da due radiodiagnostiche dedicate con TAC e due radiologici tradizionali, da una sala ecografica e dalla sala gessi, oltre a spazi direzionali e per il personale. In relazione all’emergenza Covid il nuovo Pronto Soccorso di Santa Maria Annunziata è stato parzialmente modificato nell’area dei codici minori per consentire che questi spazi rappresentino, nell’immediato futuro, il percorso Covid del Pronto Soccorso, munito di tutte le necessarie dotazioni impiantistiche finalizzate alla gestione e limitazione del contagio.

Le tre linee di attività e i percorsi specifici

Concepito secondo le più recenti impostazioni di organizzazione sanitaria e adeguato alla delibera regionale (806/2017) che supera il modello di triage focalizzato sulla gestione delle attese per diventare strumento di orientamento del paziente al giusto percorso, il nuovo DEA applica i protocolli See & treat (gestito dall’infermiere) e l’introduzione di percorsi Fast Track (invio diretto dal triage alla gestione specialistica). A questi protocolli che con i Codici minori rientrano nella linea a bassa complessità, sono correlati le altre due linee di attività a media e alta intensità. Per queste ultime due nel nuovo DEA sono previsti percorsi specifici quali pediatrico, ostetrico-ginecologico, per pazienti con agitazione psico-motoria, con disabilità complessa, vittime di violenza e malato infetto.

L’investimento

Le opere sono state realizzate mediante un appalto complessivo comprendente la realizzazione di un nuovo edificio per l’ingresso con l’accettazione ed il Cup unificato dell’intero ospedale con 9 postazioni, il nuovo bar e l’edicola, la predisposizione di una sala convegni da 180 posti, con una biblioteca, quindi i nuovi ambulatori ortopedici e la completa ristrutturazione della radiodiagnostica, per un importo complessivo di investimento di 23milioni di euro. Il progetto esecutivo, è stato realizzato dalla società ECF di Roma sotto la direzione dei lavori di Politecnica Scarl.

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