La protesta degli infermieri a Firenze e Pistoia

La manifestazione del Movimento Nazionale Infermieri si è svolta oggi

Il Movimento Nazionale Infermieri porta la protesta anche nelle piazze di Firenze e Pistoia. Oggi gli infermieri hanno risposto alla chiamata del Movimento Nazionale Infermieri, gruppo apartitico e a-sindacalista, manifestando anche nelle due province toscane. Dopo l’emergenza Covid-19, per affrontare un’altra emergenza. Si tratta del riconoscimento dei diritti degli infermieri e delle infermiere. Vengono richiesti anche profonda riforma della struttura della Scienza Infermieristica e riallineamento del sistema sanitario nazionale ai bisogni del cittadino. A manifestare in più di trenta piazze d’Italia sono scesi oltre 36 mila infermieri in oltre 30 piazze d’Italia.

 

A mancare è stato il riconoscimento economico per gli operatori sanitari. Ma ancor di più è mancato e manca un pensiero riformatore per l’ammodernamento culturale di un sistema immobile da decenni. In occasione dell’apertura degli Stati Generali dove si progetterà la ripresa dell’economia italiana, molti attori istituzionali, sindacati e associazioni verranno ascoltati e verrà stilato il programma per la ripartenza. A gran voce il Movimento Nazionale Infermieri chiede che vengano inclusi le professioni infermieristiche nello strumento “Cura Italia”.

«Si attende che oltre alle parole ci siano i fatti – si legge nella nota del Movimento Nazionale Infermieri -, si aspetta che vengano mantenute le promesse e venga seguita la linea di coerenza e coraggio che finora ha contraddistinto questo Governo come nelle drastiche scelte durante la pandemia. Auspichiamo che la sanità italiana, i cittadini italiani e gli infermieri non vengano nuovamente traditi e dimenticati».

Il Movimento Nazionale Infermieri propone una profonda e necessaria riforma sia contrattuale che della Scienza Infermieristica. I punti chiave sono l’uscita dal Comparto e stipula del primo contratto esclusivo per l’Infermiere. Il quale comprenderà altri fondamentali punti chiave come superamento del vincolo di esclusività, adeguamento dei salari e delle indennità, riconoscimento delle competenze specialistiche, valorizzazione dei percorsi di studi post laurea intrapresi con conseguente lotta al demansionamento, come avviene già in molti paesi dell’Europa. E ancora, l’adeguamento delle dotazioni organiche attraverso lo scorrimento delle graduatorie in essere, l’abbattimento del precariato e l’agevolazione delle mobilità. Senza dimenticare equiparazione e omogeneità dei diversi contratti in essere del pubblico e privato: stesso salario, stessi diritti e stessi doveri per tutti.

La soluzione di questi tre punti è imprescindibile per il riconoscimento dell’abnegazione e l’impegno costante del corpo infermieri nelle situazioni più disparate che pongono in prima linea la loro vita per il bene del Paese e dei cittadini tutti.

«Rinnoviamo la nostra proposta di dialogo con il Governo, con la XII Commissione Permanente di Camera e Senato, con l’intenzione concreta di illustrare le nostre proposte al fine di contribuire con il processo di un cambiamento necessario per il futuro del nostro Paese – si legge ancora nella nota -. Chiediamo ufficialmente, tramite questo comunicato stampa, che il Movimento Nazionale Infermieri, attraverso i suoi referenti e portavoce, venga convocato dalle Commissioni sopracitate per esporre le proprie istanze durante la fase dei lavori. Ci attendiamo che tale richiesta venga accolta in rispetto della professione infermieristica.

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