Anziani nelle Rsa: una canzone in radio per gli auguri di Natale

Opi Firenze – Pistoia e Radio Toscana lanciano l’iniziativa “Una canzone per te”

Dedicare una canzone in radio agli anziani ricoverati nelle Rsa, regalando loro un’emozione in questo momento in cui le distanze sono obbligate. L’idea dell’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche Firenze – Pistoia sta per diventare realtà grazie alla collaborazione di Radio Toscana.  Il progetto, che durerà un mese, prevede che i parenti delle persone ricoverate nelle Rsa delle province di Firenze e Pistoia, tramite Radio Toscana, possano dedicare loro un messaggio attraverso una canzone, contattando la radio tramite Whatsapp al numero 335.6063737. Nel messaggio occorre specificare il nome del parente a cui si intende fare la dedica e l’Rsa in cui è ricoverato.

L’appuntamento andrà in onda due volte a settimana, il lunedì e il mercoledì (dalle 10.45 alle 11), nell’ambito del programma “Masti Sciò”, condotto da Alessandro Masti.

L’Ordine interprovinciale delle professioni infermieristiche Firenze-Pistoia, situazione emergenziali permettendo, si attiverà per collaborare con la radio e comunicare la dedica ricevuta, provando a farla ricambiare dal paziente, in diretta o in modalità registrata, a seconda della possibilità.

«L’assistenza infermieristica racchiude l’aspetto professionale ma anche quello umano – spiega il presidente di Opi Firenze-Pistoia Danilo Massai –. Questo progetto è stato pensato in quest’ottica, oltre che per contribuire ad accorciare virtualmente le distanze che ci sono in questa fase tra pazienti e famigliari. L’infermiere deve saper entrare in empatia con i pazienti e i loro familiari, essere in grado con il suo lavoro di dare un sostegno sanitario ma anche umano».

«In questi mesi così difficili e strani – commenta Sabina Ferioli, direttore di Radio Toscana – ci siamo ulteriormente resi conto dell’importanza del contatto umano, della forza di uno sguardo e di un abbraccio. Ma soprattutto ci siamo resi conto dell’importanza di superare visioni egoistiche e di capire che ognuno di noi è costretto a fare sacrifici: quelli di chi è ricoverato, di chi non può vedere i familiari, di chi deve affrontare questi giorni in una struttura sanitaria però ci sembrano ancora più pesanti degli altri. E proprio in questa ottica il ruolo degli operatori sanitari ci sembra incredibile: non è solo un ruolo medico ma è quello di tramiti verso l’esterno e le famiglie. Un ruolo di straordinaria umanità. Poter fare, come radio, da portavoce ci emoziona. E sarà anche il nostro modo per ringraziare gli infermieri per quello che fanno ogni giorno da sempre, non solo nel 2020».

Per chiarimenti o informazioni scrivere ad alessandra.ricco@opifipt.org

 

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