Una circolare Inps detta le istruzioni per accedere alla nuova misura del riscatto della laurea agevolato inserito nel Decreto Legge n. 4/2019. Il provvedimento riguarda tutti i soggetti con meno di 45 anni, professionisti inclusi. In attesa di sapere se il limite di età sarà eliminato, la misura può essere attivata solamente per periodi di studio collocati in anni di competenza del metodo contributivo, dunque a partire dal 1996 in avanti. L’opzione “under 45” vale anche per gli iscritti agli enti di categoria purché abbiano almeno un contributo Inps.
Chi può beneficiare del riscatto Possono presentare domanda di riscatto contributivo gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti, comprese le forme sostitutive ed esclusive della stessa; alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi; alla gestione separata (art. 2, co. 26, legge n. 335/1995), che non hanno l’anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non sono titolari di pensione.
Durata del riscatto Il periodo scoperto da contribuzione riscattabile è previsto nella misura massima di 5 anni, anche non continuativi, purché successivi al 31 dicembre 1995 e compresi tra la data del primo e dell’ultimo contributo accreditato, sia esso obbligatorio, figurativo o da riscatto. I calcoli sono quindi effettuati obbligatoriamente con il metodo contributivo. Possono essere ammessi al riscatto solo i periodi anteriori al 29/01/2019, data di entrata in vigore del decreto.
Pagamento del riscatto I contributi possono essere versati alla gestione previdenziale a cui il lavoratore è iscritto in una soluzione unica o in 60 rate mensili, dell’importo di 30 euro ciascuna, senza interessi. Versamento rateale che non è ammesso se i contributi devono essere impiegati per liquidare immediatamente una pensione diretta o indiretta o se i contributi sono necessari per l’accoglimento dell’autorizzazione ai versamenti volontari. Il riscatto contributivo può essere posto anche a carico dei datori di lavoro, che destinano a tal fine i premi di produzione del lavoratore. In questo caso il costo è deducibile dai redditi di impresa o derivanti dallo svolgimento di lavoro autonomo e non concorre alla formazione del reddito del lavoratore.
Chi e come può presentare la domanda La domanda per il riscatto contributivo può essere presentata dal 29/01/2019 fino al 31/12/2021, poiché tale misura è stata introdotta in via sperimentale. Legittimati alla presentazione sono il diretto interessato, il suo superstite, i parenti o affini entro il secondo grado e il datore di lavoro durante lo svolgimento del rapporto lavorativo. In questi ultimi due casi occorre però il consenso del soggetto interessato.
La domanda di riscatto può essere presentata attraverso i servizi web dedicati, a cui il cittadino può accedere se in possesso del pin dispositivo; tramite Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di Livello 2 o Cns (Carta Nazionale dei Servizi), dal sito dell’Istituto con le procedure descritte nel dettaglio dalla circolare n. 36/2019: “per i riscatti da esercitarsi nelle gestioni dei dipendenti privati:”Prestazioni e servizi” > “Tutti i servizi” > “Riscatto di periodi contributivi”; “per i riscatti da esercitarsi nelle gestioni dei dipendenti pubblici: “Prestazioni e servizi” >”Tutti i servizi” > “Gestione dipendenti pubblici: servizi per Lavoratori e Pensionati”. contattando il Contact Center multicanale, da telefono fisso numero verde gratuito 803164, o cellulare il numero 06 164164, a pagamento in base al piano tariffario del gestore purché in possesso di pin; rivolgendosi ai Patronati e altri intermediari dell’Istituto, che mettono a disposizione i loro servizi telematici a prescindere dal possesso o meno del pin. Si possono riscattare il diploma universitario della durata di due o tre anni, la laurea triennale e quadriennale, il diploma post laurea di specializzazione e il dottorato di ricerca (se sono stati versati i contributi nella gestione sperata).