Pensieri ed emozioni condivise dagli operatori sanitari per affrontare e superare le emozioni portate dall’emergenza Coronavirus. Il progetto si chiama “Scriviamo la storia” ed è stato ideato dai coordinatori del “Progetto Intensiva 2.0”. «Siamo molto orgogliosi di come tutto il personale delle Terapie Intensive italiane sta rispondendo all’emergenza sanitaria in atto. Concretamente, vogliamo offrirvi una possibilità – spiega Giovanni Mistraletti, a nome di tutto il Progetto Intensiva 2.0 -. Vogliamo condividere i nostri pensieri e le nostre emozioni, per “liberarcene” e così magari stare un po’ meglio. Al tempo stesso, però, creare un archivio di testimonianze dei fatti storici di cui siamo protagonisti, perché in futuro nessuno possa negare l’accaduto o il nostro impegno, né il contesto lavorativo incredibile in cui ci troviamo ora. Crediamo sia necessario mantenere i nervi saldi, e continuare ad affrontare questa pandemia con professionalità e collaborazione».
Il progetto è dunque pensato come uno strumento, uno spazio di aiuto ma anche un’occasione per “scrivere la storia” di questo periodo terribile, su cui riflettere quando tutto sarà tornato alla normalità. «Desideriamo raccogliere dei “contributi liberi”- prosegue – racconti di due righe oppure di una pagina. Foto, video o file audio, schemi o pezzi (anonimi) di diaria, insomma tutto quello che credete sia utile agli altri operatori e a chi potrà leggerli in futuro. I contributi di tutti (rigorosamente anonimi) saranno filtrati e messi a disposizione di tutti, sempre nel massimo rispetto della privacy di chi scrive».
Come fare per partecipare a “Scriviamo la storia”
Per scrivere la propria storia occorre andare al seguente link: https://dati.intensiva.it/vissuto/ e compilare i campi richiesti.
