L’obiettivo è rendere il meno traumatico possibile l’ospedalizzazione
Programmi ad hoc, maggiore di aree per il gioco, camere o reparti di degenza, in sintonia con i bisogni emotivi e affettivi dei bambini e degli adolescenti. Sono solo alcuni punti del protocollo d’intesa firmato qualche giorno fa da Fnopi (Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche) e Fondazione Abio Italia.
Al centro ci sono i bambini e gli adolescenti che si rivolgono ai servizi sociosanitari. L’obiettivo dell’accordo è quello di rendere il meno traumatico possibile l’arrivo e la degenza negli ospedali.
Secondo le ultime rilevazioni lo stress e il trauma dell’ospedalizzazione riguardano circa un milione di minori ogni anno e con degenze superiori alla media, simili a quelle degli over 75.
Tre i punti principali dell’accordo:
Contribuire alla realizzazione di programmi, progetti e iniziative per accrescere il benessere di neonati, bambini, adolescenti e giovani adulti, e delle loro famiglie, che si rivolgono ai servizi sociosanitari, attraverso un’assistenza centrata sulla loro persona e sui loro bisogni, nel pieno rispetto della loro integrità fisica, psicologica e morale.
E poi ancora: definire e promuovere programmi e interventi per accrescere l’attività di volontariato nell’ambito delle cure a persone nell’età evolutiva e alle loro famiglie e a formare i volontari, attraverso campagne di informazione e comunicazione, realizzazione di materiale didattico e strumenti divulgativi, sensibilizzazione dei media, partecipazione a programmi tv e convegni.
Infine, sviluppare specifiche azioni, mettendo in rete sistemi, competenze e responsabilità diverse, con l’obiettivo di promuovere il pieno rispetto dell’integrità fisica, psicologica e morale dei minori che si rivolgono ai servizi sociosanitari.
Non solo, ma il protocollo prevede anche la promozione nei confronti dell’opinione pubblica e delle istituzioni sanitarie della “Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale”, messa a punto da ABIO-SIP.