La Toscana è una delle Regioni più avanti in questo senso, anche a livello di adesioni
La prevenzione svolge un ruolo fondamentale in campo oncologico. A quella primaria, che promuove stili di vita salutari, utili a limitare i fattori di rischio che possono causare l’insorgere della malattia, si affianca quella secondaria che si fa attraverso gli screening, in modo da diagnosticare eventuali malattie ad uno stadio iniziale. La Toscana è una delle regioni che ha sempre spinto molto su questo aspetto, registrando alti tassi di adesione: nel 2021, ha effettuato uno screening il 64% delle persone a cui è dedicato quello mammografico; stessa percentuale per quello relativo al tumore della cervice e il 46% per quello del colonretto. Contro, rispettivamente, il 46, 35 e 30 per cento della media italiana.
In Toscana infatti i cittadini vengono invitati a svolgere gratuitamente tre tipi di screening. Quello per il tumore della mammella, rivolto alle donne di età 45 – 74 anni, quello per il tumore della cervice uterina, per le donne di età compresa tra 25 – 64 anni, e quello per il tumore del colon-retto a cui sono invitati ad aderire uomini e donne di età 50 – 69/70 anni. I programmi di screening sono definiti con Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Toscana, un’eccellenza non solo regionale: lo scorso aprile è stato designato dal Ministero quale autorità competente per l’Italia nell’azione comune del programma europeo per il potenziamento dei programmi di screening sui tumori.
Proprio lo scorso maggio è stata annunciato un nuovo piano di sviluppo e innovazione delle attività degli screening oncologici: in previsione, una app e sistemi di prenotazione che consentiranno ai iscriversi autonomamente o di spostare, in modo più semplice rispetto ad oggi, la data dell’appuntamento, grazie anche alla possibilità fare più esami e screening in una solo seduta (i cosiddetti multiscreening). Allo studio un sistema per effettuare autoprelievi per quanto riguarda il papilloma virus o procedere alla riconsegna automatica dei campioni, ad esempio per quanto riguarda lo screening per il tumore al colon-retto, attraverso una sorta di contenitore frigorifero autotracciante.
