Coronavirus, il punto sulle ultime misure regionali

Nuove ‘forze’ per potenziare le fila del sistema di tracciamento delle persone risultate positive al Covid 19 e i loro contatti. Ma anche più Usca e nuovi posti Covid (allo studio). Sono le misure più recenti messe a punto dalla Regione Toscana provare a rallentare la diffusione del Coronavirus, che anche oggi fa registrare 1.823 nuovi positivi sul nostro territorio. Sul fronte dei trasporti, grazie a 200 mezzi privati e all’implementazione della didattica a distanza, ci si avvia verso la riduzione al 50% dell’uso della capienza dei bus. Per gestire al meglio il coordinamento riconfermata e messa a punto anche l’organizzazione della struttura regionale per la gestione dell’emergenza sanitaria.

Delle 1.823 persone risultate positive al Coronavirus, 1.515 sono state identificate in corso di tracciamento e 308 da attività di screening. Dei 13.502 i tamponi effettuati sono 8.439 i soggetti testati (escludendo quindi i tamponi di controllo), di cui il 21,6% è risultato positivo. A questi si aggiungono 1.399 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. I nuovi casi sono quindi il 5,4% in più rispetto al totale del giorno precedente con un’età media di 44 anni circa. I guariti crescono dell’1,1% e raggiungono quota 12.954 (36,7% dei casi totali). I ricoverati sono 923 (34 in più rispetto a ieri), di cui 119 in terapia intensiva (9 in più). Oggi si registrano 15 nuovi decessi: 6 uomini e 9 donne con un’età media di 83,9 anni.

Toscana prima in Italia verso la riduzione al 50% dell’uso della capienza dei bus

Con l’obbiettivo di garantire maggiore sicurezza a studenti e lavoratori la Regione Toscana ha annunciato di avviarsi verso la riduzione al 50% della capienza dei bus. È la prima regione in Italia ad aver annunciato la misura che prevede, grazie a uno stanziamento di 4 milioni di euro, di continuare a potenziare con servizi aggiuntivi il trasporto pubblico scolastico. Garantendo così un maggiore distanziamento tra gli studenti. Lo stanziamento si va a sommare ai 3 milioni giù destinati allo stesso scopo a fine agosto.

«Grazie a questo investimento nei 200 bus aggiuntivi ed a un corretto e impiego della didattica a distanza prevista dal nuovo Dpcm possiamo raggiungere l’obiettivo della riduzione ad un effettivo 50% della capienza dei bus in Toscana – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli -. Grazie ai 3 milioni stanziati con delibera a fine agosto abbiamo finanziato fino ad oggi il lavoro di circa 200 mezzi, tra bus privati ed Ncc, per un totale di oltre 600 corse aggiuntive al giorno. I 4 milioni aggiuntivi serviranno per sostenere questo stesso livello di servizio aggiuntivo nel prossimi mesi».

500 nuovi operatori per il tracciamento dei positivi al Coronavirus e dei loro contatti

In arrivo 500 nuovi operatori per potenziare la filiera della tracciabilità dei contatti dei casi positivi al Coronavirus. Le figure supporteranno chi è già in prima linea nel tracciare le persone risultate positive al Covid 19 e i loro contatti. Di questi, 150 saranno assegnati alla Asl Nord Ovest, altrettante alla Sud Est e 200 alla Centro. In particolare, saranno reclutati studenti degli ultimi anni di medicina e infermieristica grazie a un’intesa tra Regione e Università della Toscana. Ma si terrà conto anche di quelli che metterà a disposizione la Protezione Civile nazionale.

Contemporaneamente, fanno sapere dalla Regione, si stanno cercando gli spazi dove allestire le postazioni delle centrali di tracciamento per l’arrivo dei rinforzi. È stato fatto il nome dei centri fieristici di Arezzo, Massa Carrara e della Fortezza da Basso di Firenze. Per migliorare l’organizzazione del sistema sanitario sono stati inoltre costituiti i centri di coordinamento per ciascuna Asl di Area vasta e si punta al rafforzamento delle attuali 60 Usca con la costituzione di altre 30. Allo studio anche la creazione di altri 1500 posti letto Covid negli alberghi sanitari.

Definite le strutture per la gestione dell’emergenza

Riconfermata e messa a punto anche l’organizzazione della struttura regionale per la gestione dell’emergenza sanitaria. Al centro del sistema, che assicurerà il costante rapporto con i livelli nazionale e locali, funzionerà l’Unità di crisi regionale, convocata e presieduta dal presidente della Regione Toscana. L’Unità si avvarrà di una Task force sanitaria (Tfs) ed opererà in stretto raccordo con la Sala operativa regionale della Protezione civile.

«Si tratta di una organizzazione – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – che ha funzionato già nella prima fase dell’emergenza e che adesso riattiviamo anche alla luce delle indicazioni contenute delle indicazioni della circolare del Dipartimento nazionale della Protezione civile. Abbiamo la necessità di rispondere con la massima celerità e appropriatezza ad una situazione che si sta facendo sempre più complessa e che impone di dare le opportune risposte per garantire la salute dei cittadini e condizioni per lo svolgimento in sicurezza delle attività sociali, soprattutto lavorative e scolastiche».

 

 

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