Giornata Mondiale della Vista: i controlli da non saltare

La campagna promossa da Iapb raccomanda visite periodiche, anche se si vede bene

“Non servono immagini per descrivere il buio”. È il claim della campagna di prevenzione lanciata da lapb Italia (agenzia internazionale per la prevenzione della cecità) in occasione della Giornata Mondiale della Vista. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo almeno un miliardo di persone ha problemi di vista che potrebbero essere prevenuti o che devono ancora essere diagnosticati e curati.

Per questo è importante fare prevenzione. Controlli periodici sono raccomandabili durante tutta la vita ma ci sono alcune età critiche in cui la visita oculistica è fortemente raccomandata: la prima alla nascita, la seconda entro i 3 anni, la terza e la quarta rispettivamente prima dei 6 e dei 13 anni. Dopo i 40 anni è raccomandata una visita ogni due anni e dopo i 60 una volta all’anno.

Sì, va fatta anche se si vede bene. In alcune malattie dell’occhio infatti la perdita della vista è lenta, graduale e senza sintomi: quando ci si accorge del problema, il danno è ormai avanzato e irreversibile. Durante le campagne di prevenzione delle malattie della vista realizzate da IAPB Italia, circa il 40% delle persone visitate erano a rischio o avevano già problemi agli occhi, senza saperlo.

Per questo, il 12 e il 13 ottobre scorsi, sono state promosse in tutta la Toscana così come nel resto d’Italia, controlli oculistici gratuiti ma anche incontri divulgativi, campagne di comunicazione, tavole rotonde e, grazie anche all’impegno delle strutture territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, punti di informazione con distribuzione di opuscoli per facilitare l’accesso della popolazione a una corretta cultura scientifica.

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